Ne abbiamo discusso giorni fa. Wolff in F1 parla tanto ultimamente e spesso lo fa a sproposito. Per quanto riguarda il post gara di Silverstone però, starlo a sentire era quasi obbligo considerando il super weekend che la Mercedes ha messo assieme. Chapeau, insomma. Due mesi fa il team di Brackey era in forte difficoltà. Nonostante i continui upgrade le due W15 non riuscivano ad emergere, incastrate all’interno di un contesto tecnico deficitario. Sbloccare il rendimento delle vetture grigie e intarsiate di nero pareva impossibile. Poi la svolta, a Montecarlo, dove la comprensione sulla monoposto ha subito un’impennata.
Toto parte da lontano nella sua analisi. Menziona le ultime due annate del team, molto difficili, dove la scuderia pluripremiata di fatto non è stata capace di offrire al sette volte campione del mondo una vettura in grado di lottare al vertice e di riflesso per la conquista di una singola gara di F1. Per questo offrire a Lewis la possibilità di farlo per l’ultima volta, a bordo di una Mercedes e a casa sua é stato strepitoso. E il fatto che ci sia riuscito lo é ancora di piú… un po’ come un piccola favola che si avvera. L’austriaco ha vissuto in maniera molto positiva il trionfo di Hamilton, parlando peraltro della relazione speciale con il britannico.
Sí perché l’appoggio tra i due non è mai mancato è il fatto che il prossimo pilota della Ferrari abbia vinto a Silverstone é solo una grande soddisfazione per il co-proprietario della Mercedes. Non ha rimpianti Totò, perché nella vita le decisioni si prendono e vanno accettate. Questa é la cosa più importante. L’obiettivo resta quello di finire alla grande la stagione è cercare di fornire ai propri piloti una monoposto capace di bissare il successo inglese. Lottare per il campionato costruttori sembra parecchio complicato. Tuttavia il dovero di arrivare più in alto possibile impera.
D’altronde su tale questione c’è un discorso che Wolff ha già menzionato. Ci riferiamo al fatto che più in alto arriva Mercedes e più sarà appetibile per un pilota top. Inutile nascondere come lo spilungone ex pilota BMW voglia Verstappen. É un po’ come se sentisse la necessità di trovare un altro campione che possa sostituire Lewis. Senza dubbio il candidato perfetto é proprio l’olandese, un talento infinito e oramai non più soggetto ad errori di gioventù. Strapparlo alla Red Bull sarà molto complicato, tutto vero, ma con l’aria che attualmente tira nella squadra di Milton Keynes l’occasione potrebbe esserci.
F1, Mercedes ottimizza il weekend a Silverstone
Scendendo in dettagli tecnici possiamo dire qualcosa di più. L’ottima prestazione delle monoposto tedesche è dipesa principalmente delle condizioni della pista e dal modo in cui le varie scuderie riuscivano a sfruttare le gomme giro per giro. Oltre a questo va senz’altro detto che, la W15, tirando le somme, é stata mediamente la vettura di F1 migliore nell’arco della gara. Le temperature più fresche sono state determinanti per sbloccare tutta la performance che l’auto poteva offrire. A questo va aggiunto il fatto che Mercedes è in un periodo di forte ascesa.
La W15 è molto più prevedibile rispetto alle prime gare. C’è molta consistenza in termini di bilanciamento globale tra le alte e le basse velocità. Quest’ultimo era uno dei problemi principali sino a Miami, ma poi, in maniera progressiva, i tecnici sono riusciti a sistemare le cose e trovare un compromesso molto efficace come in quel di Silverstone. Osservando la telemetria nell’ultimo stint di gara, va detto che la W15 era ad un livello simile a quello Red Bull in termini di velocità massime (EOSS), non perdeva eccessivamente nelle zone lente come le curve 3, 4, 7, 8 e conteneva le perdite nel T2 dove la RB20 era la vettura da battere.
T1 e T3 dove Hamilton e Verstappen erano a pari livello, mentre Max faceva la differenza nel settore centrale, specialmente all’ultima delle Becketts riuscendo a guadagnare rispetto a tutti. Mercedes azzecca il setup, insomma. Anche in Austria lo aveva fatto, grazie a un buon bilanciamento high-to-low. Tale aspetto sommato alle temperature più fresche suddette, ha portato la W15 verso un rendimento ottimale. A livello di messa a punto il team é partito ancora una volta per ottimizzare i tratti più lenti per cercare poi un compromesso con quelli veloci. Impostazione contraria a quella McLaren che però sta pagando.
Resta da capire cosa succederà nelle prossime gare. Sotto questo aspetto il Gran Premio dell’Ungheria potrà rispondere a diversi quesiti. Le temperature dovrebbero essere ben diverse da quelle inglesi. Colonnina di mercurio che supererà i 30 gradi centigradi, scenario competitivo dove le due W15 potrebbero soffrire non poco nell’amministrazione delle coperture che, come sappiamo, specie al posteriore spesso hanno fatto patire le monoposto tedesche. Non ci resta che attendere per capire se Mercedes, al pari di McLaren, sarà capace di sfidare Red Bull ogni singola gara.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Mercedes AMG F1 Team – F1TV