Mercedes torna a vincere un Gran Premio di F1 dopo la doppietta di Interlagos 2022. Anche in quella circostanza fu Russell a trionfare. In Austria ha risposto presente quando la sorte gli ha offerto una grande chance su un piatto d’argento. Un risultato inatteso che compensa l’opportunità gettata alle ortiche in Canada, dopo aver conquistato la pole position al sabato. Occasione dove la W15 era matura per cogliere il successo se solo George avesse commesso meno sbavature. A bocce ferme Verstappen e le McLaren sono ancora avanti però.
E’ infatti doveroso ricordare che, quando i due piloti in testa se le sono suonate di santa ragione, il pilotato nativo di King’s Lynn correva nella terra di nessuno, distante circa sedici secondi dal leader della gara e con un vantaggio di quasi quattro secondi su Carlos Sainz che non ne aveva per andare ad acciuffarlo. Tuttavia la W15 numero 63 è riuscita a mettersi alle spalle la McLaren di Oscar Piastri e la Ferrari dello spagnolo. In sostanza team e pilota stavano già ottimizzando il risultato del weekend, quando il fato ha consentito a Mercedes di riassaporare la gioia del successo che rappresenta la migliore medicina per continuare a migliorare la monoposto.
Il team di Brackely è consapevole che in assenza di circostanze favorevoli la vittoria non era possibile. Ciononostante Mercedes si prepara alla gara che può essere considerata di casa con rinnovato ottimismo. Nel consueto race debrief lo stesso direttore tecnico delle frecce d’argento, al secolo l’ex ferrarista James Allison, ha ammesso di aver provato la gioia di un regalo inatteso a differenza di un successo ottenuto con pieno merito. Questo non vuol dire che il team non lo abbia meritato però. L’affermazione al Red Bull Ring rappresenta una ricompensa per la squadra che ha lavorato duramente per risalire la china.
F1, Mercedes: James Allison svela i retroscena dell’Austria e le prospettive di Silverstone
L’ingegnere inglese ha spiegato che tra la Sprint Race e la gara della domenica in Austria, il gruppo di lavoro in pista ha deciso di modificare minimamente il setup delle monoposto. Questo significa che è stato messo in atto un fine tuning limitandosi a cambiare l’incidenza dell’ala anteriore solamente per bilanciare ancora di più le due monoposto. In merito alla prestazione di Lewis Hamilton, Allison ha sottolineato che il rendimento del sette volte campione del mondo è stato fortemente penalizzato dai danni al pavimento della W15 e al sidepod destro.
Il danno è stato causato da una escursione sulla ghiaia, espulsa dallo penumatico anteriore diventando una sorta di proiettile verso la fiancata e i bordi del pavimento della monoposto numero 44. Gli ingegneri di Brackley hanno stimato in 0,2 secondi al giro il downgrade prestazionale della W15. Pertanto il team non è sorpreso del distacco rimediato da Hamilton nei confronti del suo compagno. Allison ha invece esaltato la performance dell’epta campione del mondo giunto comunque al traguardo in quarta posizione.
Volgendo lo sguardo verso la gara di Silverstone James ha confermato che, in occasione della tappa inglese di F1, tutti i membri della sede di Brackley saranno presenti sulle tribune dello storico tracciato inglese. Per il navigato ingegnere originario di Lincolnshire, il Gran Premio di Inghilterra sarà un contesto prestazionale dove il team capirà se la monoposto tedesca sarà in grado di continuare il progresso apprezzato nelle ultime gare, con l’obiettivo di avvicinarsi ulteriormente nei confronti di chi li precede in modo persistente: Verstappen e le McLaren.
Per dare seguito alla crescita ed effettuare un ulteriore step qualitativo, come lo stesso Toto Wolff in tempi non sospetti aveva annunciato settimane fa, Allison ribadisce che in occasione del Gran Premio di Inghilterra debutteranno piccoli update sulla W15, attraverso i quali sperano di proseguire il miglioramento dell’ultimo mese. Così come per il Montmelò, lo storico tracciato britannico ha sempre premiato il miglior progetto tecnico. Per questo i recenti progressi in F1 della Mercedes potranno essere certificati su una delle piste più probanti dal punto di vista aerodinamico.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat