La Mercedes in vista della qualifica numero 14 in F1 ha realizzato un netto passo indietro a livello tecnico. La teoria del tedesco per quanto riguarda il team aggiornamenti è stata spiegata ampiamente da Toto Wolff in tempi non sospetti. Dopo un avvio di stagione in sordina, dove si è temuto il peggio andando a ricalcare i due precedenti mondiale deficitari, gli sforzi profusi dalla scuderia di Brackley finalmente hanno portato i propri frutti. Per questo, dal Gran Premio di Monaco in poi, il gruppo di lavoro ha portato con costanza diversi upgrade per ottimizzare il rendimento dell’auto.
W15 che ha beneficiato non poco del nuovo fondo. Una macro componente davvero importante nell’attuale generazione di monoposto, capace di cambiare gli equilibri in pista se l’elemento in questione è performante. Mercedes è riuscita ad allargare la mappa aerodinamica della propria vettura e di riflesso i risultati si sono chiaramente visti in pista. Due vittorie tra Austria e Inghilterra, anche se la prima più fortunosa che di fatto hanno confermato lo step competitivo realizzato durante gli ultimi mesi. Ma come sappiamo la F1 è una cosa seria e ogni piccola distrazione si paga a caro prezzo.
Basti pensare ai problemi della Ferrari che, dopo un inizio in questa campagna agonistica targata 2024, propri quanto pareva che bastasse veramente poco per effettuare l’ultimo passo avanti e raggiungere le performance di McLaren e Red Bull, al contrario è caduta in un limbo prestazionale non indifferente. Idem per il team campione del mondo in carica. La squadra di Milton Keynes ha prodotto una serie di aggiornamenti durante questo campionato che di fatto non hanno mai convito sino in fondo. Ultimo il reshaping nella parte posteriore del cofano.
Tutto questo per sottolineare che anche Mercedes non è certo immune da questa situazione. Se da un parte l’attuale corpo normativo permette di balzare in alto più facilmente rispetto al recente passato, è altrettanto vero che gli aggiornamenti delle varie scuderie spesso hanno incontrato tante difficoltà. Validare in pista un update non è affatto facile, specie tenendo a mente l’assenza totale dei test e il poco tempo che le squadre hanno a disposizione durante le prove libere di un fine settimana di gara. Ieri Mercedes ha fatto un passo indietro.
F1, Mercedes non ottimizza la fase finale della Q3
Nei abbiamo parlato durante la giornata di venerdì tramite un articolo dedicato. Mercedes si è presentata al Gran Premio del Belgio con diverse novità. Upgrade per alzare il rendimento della vettura ma contestualmente adattare la W15 alle peculiari caratteristiche di Spa-Francorchamps, tracciato bellissimo ma ricco di insidie. Pista dove per andare forte serve trovare un compromesso aero-meccanico preciso e funzionale alla causa. Il pool di tecnici hanno deliberato un fondo modificato nella zona laterale con una modifica improntate sull’edge wing mirata all’aumento dell’estrazione.
Anche il diffusore ha subito alcuni cambio. Tramite informazioni racimolate dalla nostra redazione direttamente dal paddock del Belgio, sappiamo che il camber di questa componente ha subito una variazione dove l’incidenza dello scivolo risulta maggiore. Inoltre è stata abbinata una nuova versione della beam-wing, piccola componente che però è in grado di fare tanta differenza nella mera generazione del carico aerodinamico delle wing car. La nuova specifica presenza un’incidenza minore del flap superiore, orientato per ridurre la resistenza all’avanzamento pur generando carico.
Dopo le simulazioni condotte in fabbrica per il sabato è stata presa una secca decisione dal reparto tecnico della Mercedes. A malincuore, infatti, per il bene del team, James Allison ha deciso di mettere da parte le nuove versioni di fondo e diffusore in quanto ritenuti poco utili alla causa. Entrambe le vetture si sono presentate alle inutili Fp3 con le vecchie specifiche che di fatto offrivano una stabilità di marcia maggiore alle W15. L’aggiornamento pretendeva aumentare il carico, ma al momento non sono riusciti a fare lavorare a dovere le novità.
In qualifica Mercedes ha trovato un buon grip. Le condizioni erano favorevoli per loro e ci si aspettava una prestazione migliore con l’asfalto freddo. Sebbene la W15 riesca a centrate molto bene la finestra di utilizzo delle gomme in queste condizione, tuttavia non hanno trovato il ritmo ideale. Aspetto legato soprattutto all’utilizzo e alla gestione delle mescole durante l’outlap e di riflesso nel corso del giro lanciato. Inoltre non hanno ottimizzato il bilanciamento della monoposto, per cui lato setup non sono riusciti a trovare un compromesso soddisfacente.
Hamilton si è lamentato di patire sottosterzo in ingresso della 5 e sovrasterzo nella percorrenza di curva 8. Di fatto l’anteriore e il posteriore erano piuttosto scollegati, per cui il balance non era dei migliori. Tuttavia con Lewis potevano prendersi anche la seconda o terza piazza con qualche accorgimento in più, lo si evince osservando i migliori settori del britannico. Lewis ha mostrato performance simili a Leclerc nel T1 e nel settore centrale perdeva meno rispetto al monegasco. Nell’ultimo tratto era poi in linea con tempi di Max. E’ mancata quindi l’ottimizzazione del giro quando più serviva.
Autori e immagini: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Mercedes AMF F1 Team – F1Tv
