Stare a guardare? Non proprio… Questa la politica di Mercedes durante la stagione di F1 2024. Un crescendo competitivo che finalmente ha trovato conferma in pista con le due vittorie consecutive tra Austria e Gran Bretagna. Se diamo uno sguardo al recente passato, ci accorgiamo come la scuderia pluripremiata durante l’era ibrida era in grossa difficoltà. Lo era a tal punto che non riusciva nemmeno a lottare per il podio. Una situazione davvero difficile che se restava irrisolta avrebbe di fatto dato il via ad un’altra campagna agonistica avara di risultati. Al contrario la svolta è arrivata, grazie all’enorme sforzo profuso dal team.
Spendere l’ennesima annata intera a rincorrere gli avversai avrebbe dipinto uno scenario assai disdicevole. Non era cosa, insomma. Per fortuna qualcosa è cambiato anche per merito della grande leadership di James Allison. Il tecnico ex Ferrari ha portato entusiasmo e voglia di rivalsa. Non è stato certo semplice risalire e chiudere il gap accumulato ma appunto, un po’ all’improvviso e per stessa ammissione di Toto Wolff in maniera inaspettata, lo scatto di performance è arrivato. Step inseguito con frenesia e passione che dimostra come Mercedes in F1 non si accontenti di certo del ruolo di “mera presenza” all’interno del Circus.
La W15 in questo momento è una vettura onesta. I tecnici hanno lavorato parecchio sulla transizione tra curve lente e quelle d alta velocità di percorrenza. Il fattore chiave è stato donare bilanciamento alla monoposto tedesca. Una base sulla quale lavorare allargando la mappa aerodinamica del fondo. Problema in cui si trova impantano il Cavallino Rampante che nell’ultimi mese ci ha capito poco e niente sugli aggiornamenti tesativi al pavimento della SF-24. Mercedes, dicevamo, du trionfi consecutivi. Il primo caduto dal cielo, lo sappiamo, mentre il secondo nel Gran Premio di casa non è arrivato in maniera casuale.
Un fine settimana costruito molto bene dal team, anzi tutto centrando la “costruzione” del set-up. I piloti, poi, sono stati capaci di ottimizzare il rendimento dell’auto e se non fosse stato per il problema tecnico sofferto da Russell la doppietta a Silverstone poteva arrivare. Alla faccia di McLaren che ha tanto potenziale ma non riesce a sfruttarlo. L’obietto attuale mira a consolidare la posizione della scuderia di Brackley. L’interazione è quella di lottare per le prime posizione in ogni singola corsa ad iniziare dall’Ungheria. Il target è fissato, non ci resta che attendere…
F1, Mercedes punta sugli aggiornamenti per restare in corsa al top
Il caso Mercedes relativo agli sviluppi della vettura è molto interessante. La traiettoria concernete il rendimento della W15 è tutto tranne che lineare. I grossi problemi di inizio stagione specie nelle curve veloci sembrano essere risolti, così come confermano i trionfi recenti. Curiosamente, una delle “medicine” contro i problemi della W15 sembra l’ala anteriore di nuova concezione che ha debuttato al Gran Premio di Monaco. In molti avevano “decantato” la genialità di inizio anno con il quarto elemento sottilissimo, specifica che all’ottavo round è stata definitivamente accantonata.
La maggioranza degli upgrade sono stati introdotti tra Miami e Monaco, andando a rivisitare gli edge del fondo e soprattutto il suo peso dello stesso che è stato ridotto. Inoltre, come abbiamo visto per la RB20, la SIS, zona nevralgica per il controllo dei flussi, ha subito i maggiori cambiamenti e di riflesso ha permesso più generazione di carico, senza scendere a compromessi sulle altezze da terra. Le novità aerodinamiche sono parecchio mirate. Inoltre, una buona fetta della competitività acquisita riguarda il lavoro certosino svolto sulla sospensione posteriore di nuova concezione.
Il reparto dedicato alla dinamica del veicolo è riuscito a massimizzare l’assetto del nuovo scema push-rod, potendo così esplorare ed accedere ad assetti più estremi e redditizi. Lo stesso Allison ha confermato come Mercedes avesse la soluzione “sotto al naso” senza mai vederla. La piattaforma della F1 grigia intarsiata di nero ora si presenta stabile, competitiva e adatta a circuiti anche molto diversi tra loro. Un altro fattore chiave è stato quello di saper svolgere bene in compiti in fabbrica, per poi non avere sorprese spiacevoli in pista mostrando l’incapacità di centrare il fine settimana a livello tecnico.
Un po’ quello che sta mancando alla Ferrari che deve necessariamente migliorare su quest’aspetto. Hungaroring, tredicesima tappa del mondiale 2024. Toboga peculiare dove Mercedes ha la netta volontà di restare lassù. L’obiettivo è quello di lottare con McLaren e Red Bull per la vittoria, anche grazie ad ulteriori aggiornamenti che la scuderia tedesca farà debuttare nel venerdì magiaro. La nostra redazione sarà presente per fornire tutti i dettagli in tal senso, ansiosa di capire se il team tedesco di F1 sarà in grado di corroborare le attese. Il tutto ragionando all’interno di uno scenario positivo che a livello climatico, visto il caldo atteso, potrebbe mettere in difficoltà la gestione della vettura.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz – Andrea Mauri – howf1works
Immagini: Mercedes AMG F1 Team – F1Tv
