La storia tra la Red Bull e Sergio Perez sembra essere al capolinea. Il pilota messicano, fresco di rinnovo biennale, non ha rispettato le clausole sottolineate all’interno del contratto sottoscritto con la squadra di Milton Keynes, e a meno di clamorosi colpi di scena, non sarà più sulla RB20 nel prossimo Gp d’Olanda, tra un mese, quando la F1 tornerà in pista a Zandvoort al termine di questa pausa estiva tanto lunga quanto necessaria.
Ancora una volta, Perez non ha offerto una buona prestazione: nel Gp del Belgio di ieri, Checo scattava dalla prima fila al fianco di Charles Leclerc, ma ci ha messo davvero poco a farsi risucchiare da tutto il gruppo dei top team, e alla fine della gara è arrivato infatti ottavo (poi settimo con la squalifica di Russell, nda), ovvero l’ultimo posto tra le otto macchine più forti in questo mondiale 2024, passato anche da Sainz nell’ultimo stint.
C’è da dire che la Red Bull è stata tutto fuorché la migliore macchina in pista a Spa, anzi, guardando le prestazioni, potrebbe essere stata tranquillamente la quarta forza, anche alle spalle della Ferrari, considerando come Leclerc sia riuscito a difendersi da Verstappen negli ultimi giri. Questo però non giustifica l’ennesima prestazione tremenda del messicano, il quale sembra ormai più fuori che dentro la squadra di Milton Keynes.
Sembra che la clausola all’interno del suo contratto non sia stata rispettata, parliamo di quei famosi 100 punti e non uno in più di distacco da Verstappen entro il Gp del Belgio. Al momento siamo 277 per il campione olandese contro i 131 di Checo, ovvero 146 di differenza. Poi pare che avrebbe dovuto raccogliere un numero minimo di punti per il campionato costruttori, ma anche qui, il risultato è stato pessimo e adesso McLaren e Ferrari non sono per nulla distanti dalla squadra campione del mondo in carica, la quale ha corso di fatto con una sola vettura nelle ultime settimane.
Red Bull, Perez sembra arrivato al limite
Nelle interviste post gara, Perez non parla del suo futuro in Red Bull. O meglio, non sembra ci sia nulla di turbolento in vista nelle prossime settimane, tanto da dire come lo aspetti un lungo campionato dopo la pausa estiva. La realtà dei fatti però sembra ben diversa, e lo stesso Checo sta soffrendo e non poco una situazione surreale che si è venuta a creare negli ultimi dodici mesi, con un contratto rinnovato ma che di fatto vale meno di zero.
Christian Horner, team principal della squadra austriaca pare abbia perso la pazienza da qualche settimana, in fondo Perez ha sfasciato la sua RB20 in diverse occasioni nelle ultime gare, Silverstone e Budapest le più recenti, provocando dei danni seri in termini economici, e in epoca di budget cap, specialmente in un periodo nel quale la vettura ha bisogno di aggiornamenti per provare a tornare al top, non è proprio l’ideale ecco.
La sensazione quindi, molto netta, è che Perez sia arrivato al capolinea di questa corsa con la Red Bull. Le prestazioni dell’ultimo anno non sono mai state in linea con la forza della macchina, che adesso è sicuramente diminuita rispetto alla concorrenza, ma già l’anno scorso, quando Verstappen dominava in lungo e in largo, il messicano faticava terribilmente anche ad andare sul podio.
Red Bull, Ricciardo pronto per sostituire Perez
Per questo motivo dunque, la Red Bull nelle persone di Christian Horner e Helmut Marko, quasi amici ormai nelle ultime settimane, ha deciso di cambiare, come suo solito quando le cose non vanno bene, ne sa qualcosa Gasly e in altro modo anche Kvyat. Dal Gp d’Olanda sulla seconda RB20 ci sarà con ogni probabilità Daniel Ricciardo, pupillo del team principal britannico e pilota in cerca dell’ultimo acuto per provare a continuare ad alti livelli in F1.
L’australiano, in forza alla Racing Bulls sembrava destinato alla pensione anticipata già in questa stagione, ma l’amicizia con Horner sembra stia giocando un ruolo chiave. I due sono stati visti a colloquio nel dopo gara in Belgio insieme al team principal della Scuderia di Faenza, Laurent Mekies. Un meeting che sa tanto di accordo fatto. Lo stesso Daniel nel ring delle interviste non ha smentito il suo ritorno in Red Bull.
A mettere su il carico da undici ci ha pensato anche Helmut Marko, il quale ha detto di essere molto scontento del crollo avuto da Perez in gara, specialmente nell’ultimo stint, quando è stato passato anche da Sainz, decisamente più performante di lui sulle stesse gomme hard. Per il messicano si profila un addio alla F1, con Tsunoda e Lawson sulla VCARB da Zandvoort a fine stagione.
Per il 2025 invece, il futuro è ancora tutto da scrivere: se Ricciardo dovesse convincere, potrebbe anche rimanere, mentre il giapponese ha già fatto intendere la sua insofferenza per non essere stato preso in considerazione in queste ultime settimane per sostituire proprio Perez. Dal canto suo, Lawson vorrà dimostrare di essere stato fermo troppo a lungo ai box. Un bell’ambientino insomma tra i piloti di casa Red Bull, in quella che continua ad essere una vera e propria stagione caos.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Red Bull Content Pool
