Gran Premio di Monza, 16° round della F1 2024: la Ferrari si dimostra molto competitiva nella simulazione della qualifica, ma necessita ancora di qualche ritocco al setup per migliorare la gestione dell’usura delle gomme in vista della gara. Con alto quantitativo di carburante a bordo, i tempi dei “due Carlo” erano in linea con quelli degli avversari, ma è necessario perfezionare la gestione dell’usura nella parte conclusiva dello stint. Hamilton e Norris sono i più veloci, bravi a gestire il decadimento del pneumatico dopo diverse tornate.
Insolito, invece, l’aumento dei tempi registrato nella fase finale dello stint di Verstappen. Il tre volte campione del mondo di F1 ha subito un calo significativo delle prestazioni dopo, una solida prima parte di simulazione a bordo della sua Red Bull RB20. A margine di quanto detto va menzionato un fatto imporrante. Nelle Fp2 le prove high fuel hanno parato una riduzione del tempo utile sa causa dell’uscita di pista di Magnussen che si è schiantato alla Lesmo 2 con la sua Haas. L’obiettivo dei team era verificare il degrado, in quanto il nuovo asfalto di Monza è capace di generare molto grip adesivo e di innalzare le temperature delle mescole.
Russell è stato il più veloce sul ritmo gara. Ciononostante, come si nota sotto il suo nome, il giovane inglese ha percorso solamente 6 tornate con gomma media, meno rispetto agli avversari. La sessione di George è stata molto travagliata. L’inglese ha atteso metà delle Fp2 prima che la sua monoposto venisse riparata a seguito dell’incidente di Kimi Antonelli alla Parabolica. Per questo motivo ha dovuto accorciare la simulazione con tanto carburante, per effettuare più giri push con meno carburante a bordo. Discorso simile per Perez che ha preferito testare maggiormente il giro veloce.
Per quanto riguarda il resto del gruppo la prestazione appare molto incerta, simile e interessante allo stesso tempo. I due piloti della McLaren, con una media di 1’25”.51 sono i più veloci, ma guidano un gruppo di 6 piloti tutti racchiusi in 0,1 secondi. Tutti i top driver hanno scelto di svolgere la simulazione con le mescole a banda gialla, completando circa 10 tornate. Dal muretto non arrivavano grosse indicazioni, se non i riferimenti dei tempi sugli avversari. I tecnici prestavano costante attenzione ai dati che arrivavano dalle monoposto, poiché era importante raccogliere informazioni sul nuovo asfalto.
Uno dei problemi principali era legato al graining dovuto all’aumento della temperatura quando la gomma scivola sull’asfalto. Fenomeno che aggredisce gli pneumatici e limita la prestazione principalmente nella parte finale dello stint. Tornando ai tempi, Aston Martin si conferma ancora una volta più debole rispetto ai 4 team che attualmente dominano la scena. Alonso e Stroll, anch’essi con le coperture media, giravano oltre mezzo secondo più lenti e denotavano un’usura elevata nella parte conclusiva del loro stint, che di fatto hanno deciso di accorciare.
F1, GP Monza Fp2: Ferrari mostra più degrado della Mercedes di Lewis Hamilton
Il grafico relativo al degrado può essere utile per comprendere al meglio il dato medio appena descritto. Hamilton è il più consistente a bordo della sua Mercedes W15 e, osservando la tendenza degli altri piloti, forse è pure il migliore a gestire le Pirelli cerchiare di giallo. Come abbiamo visto anche nel Gran Premio d’Olanda della scorsa settimana, il sette volte campione del mondo di F1 adotta un’introduzione più graduale rispetto agli avversari. Il futuro pilota Ferrari porta le mescole in temperatura in modo progressivo, migliorando il tempo sul giro e senza creare uno “strappo” nocivo per le coperture.
Un andamento simile si osserva per Russell che migliora progressivamente il suo tempo iniziale. Lo fa mostrando un degrado delle gomme meno pronunciato, come il compagno di squadra. Tutti gli altri piloti analizzati, invece, subiscono un consume più marcato delle mescole, aspetto che sembra colpire maggiormente la Ferrari SF-24 di Leclerc. Il monegasco è partito più forte per esplorare il limite delle coperture, mentre Sainz ha optato per una simulazione più controllata. Charles ha affrontato due momenti di particolare difficoltà, dopo il 5° e l’8° passaggio.
Le gomme montate sulla vettura numero 16 hanno mostrato un forte graining, limitato anche dalla presenza di una Kick Sauber che ja rallento il suo passo sino a quando non la ha superata. L’andamento osservato su Leclerc è abbastanza simile a quello riscontrato su Verstappen. Dopo 7 giri i tempi del talento di Hasselt hanno subito un’insolita impennata. Parliamo di una situazione inusuale per la Red Bull RB20, legata ancora una volta alla gestione delle coperture. Il campione del mondo ha perso 3 secondi in 3 tornate, nonostante non fosse ostacolato dal traffico: altro campanello d’allarme?
Passiamo a McLaren. In sella alla sua MCL38, Norris ha fatto vedere un andamento decisamente più irregolare. Dopo un buon inizio di long run, Lando ha percorso ben 5 tornate alternando giri più lenti ad altri più veloci, principalmente a causa del traffico e per via di qualche errorino di troppo. Tuttavia, analizzando il comportamento dei suoi compound non si vede l’impennata nelle prestazioni che ha contraddistinto la simulazione di Verstappen e Leclerc. Questo elemento, penando alla gara delle domenica, pone le due vetture color papaya tra le favorite assieme alla Mercedes.
Il Gran Premio di casa mostra una Ferrari molto solida nel giro secco, questo sebbene, osservando l’analisi dei micro settori, la SF-24 non spicca in nessuna parte specifica dell’autodromo brianzolo. Come detto in apertura dell’articolo qualche piccola difficoltà si è vista con tanta benzina a bordo. Il lavoro notturno al simulatore, però, ha stabilito gli aggiustamenti alla messa a punto della rossa per contenere il consumo elevato degli pneumatici. Rendere meno rigido il posteriore potrebbe aiutare ad aumentare l’angolo di rollio e di riflesso limitare l’innalzamento delle temperature.
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv
Autore e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – : Zander Arcari – @berrageiz