Ferrari voleva la pole position al Gran Premio di Monza. Anzi, a dirla tutta il tentativo era quello di prendersi l‘intera prima fila. Il rendimento delle SF-24 pareva potesse offrire questa possibilità. Nelle Fp3 sono andate in onda gli ultimi ritocchi per ottimizzare la messa a punto. Set-up che come abbiamo spiegato, è stato costruito restando al di sotto del livello di carico ottimale. Mossa per alzare quando più possibile le top speed e combattere contro la resistenza all’avanzamento non ottimale della rossa. Sino ad ora questa impostazione ha funzionato, ma la prova del nove doveva ancora arrivare.
Gli avversari per la Ferrari di certo non mancavano. Mercedes su tutti era la vettura da tenere d’occhio. Molto il palla la W15, capace di sfruttare appieno velocità ottime sui rettifili e di ben figurare nei pochi tratti guidati. Anche McLaren era tra le favorite, vettura che in questo momento della stagione va considerata il punto di riferimento tecnico della categoria. Infine la Red Bull che sebbene abbiamo patito diverse difficoltà nell’arco delle tre sessioni di prove libere, come nel recente passato, con Max Verstappen al sabato spesso si trasforma trovando performance molto buone.
F1, GP Monza Q1: Ferrari passa in taglio facile. Sainz lungo non danneggia il fondo
Le due rosse abbandonano la pitlane. Per il primo run si parte subito con le mescole Pirelli a banda rossa, le Soft per intenderci. Durante l’outlap arrivano una marea di consigli per ottimizzare il ciclo di isteresi dello pneumatico. L’asfalto nuovo di Monza ha reso più complicata questa operazione che però, secondo quello che abbiamo osservato nelle sessioni di prove libere, non pare aver messo in difficoltà le due SF-24. Scaldate le gomme si parte con il tentativo lanciato, con le rivoluzione del propulsore 066/12 ancora basse. Idem per il sistema ibrida.
Sainz arriva lungo alla seconda curva di Lesmo. Lo spagnolo si apre in radio e si lamenta di se stesso. Inoltre chiede di controllare il fondo perché lo sente strano e potrebbe essere danneggiato. Charles al contrario chiude un giro pulito. I ferrasti tornano ai box. Durante l’inlap il monegasco chiede ed ottiene un cambio di carico all’avantreno: 4 click per caricare l’anteriore e bilanciare ulteriormente la vettura. Nel mentre arriva una bella notizia per l’iberico, in quanto i check del caso non hanno riscontrato nessun tipo di danno alla monoposto numero 55. Menomale…
Una breve sosta e le vetture di Maranello tornano a calcare l’asfalto lombardo. La track position pare buona per ambedue i piloti. Le gomme sono sempre Soft e dopo averle portate in temperatura, mode push inserita, i “due Carlo” tornano a spingere. Da sottolineare i vari cambi di mappature relativi al propulsore per massimizzare, in questo caso, le performance della parte ibrida. Le due rosse ottengono senza fatica du buoni riscontri cronometrici che in questo momento gli consento di essere tranquilli.
Tornati in pitlane Carlos vuole un punto in più di carico sull’anteriore e viene soddisfatto. Il madrileño deve fermarsi all’imbocco della pitlane per una verifica alle bilance. Poi, come il compagno si infila nel garage. L’handling delle rosse pare sempre buono. Nessun commento particolare in radio da parte dei piloti. La prima parte della qualifica scorre via liscia, in quanto le due Ferrari non devono più scendere in pista. I riscontri ottenuti sono più che sufficienti per passare il taglio. I ferraristi si prendono un leggero respiro, quindi, mantenendo però alta la concentrazione.
F1, GP Monza Q2: Ferrari passa il taglio ma l’handling non è perfetto
Nella seconda parte della qualifica solitamente si inizia a fare sul serio. Regola che ovviamente vale anche per il tempio della velocità. Ferrai ha iniziato molto bene la sedicesima sessione classificatoria della campagna agonistica 2024 e ha tutta l’intenzione di proseguire nella stessa maniera. L’attivazione delle gomme non ha recato alcun problema, ma la verifica di questo aspetto arriverà solamente tra poco. Il grip necessario alle due curve di Lesmo è importante. Così come l’aderenza all’Ascari e alla parabolica.
Le due Ferrari tornano a calcare l’asfalto di Monza. Lo fanno ancora una volta con un set di Pirelli cerchiato di rosso. Parliamo di due treni usati però. Mossa che mostra la fiducia del team italiano. L’outlap è abbastanza lento nel tentativo di non stressare eccessivamente dei compound già utilizzati in precedenza. Giunti all’ultima curva di passa alla modalità push per questo primo tentativo lanciato. Leclerc sbaglia in curva 1 ed è costretto ad una forte correzione per il posteriore scivola. Più lineare il suo compagno di squadra che conclude la tornata senza problemi.
Davvero un peccato per Charles, perché il suo giro è lo stesso buono, addirittura più rapido di quello di Leclerc. Il suo ingegnere di pista, Bryan Bozzi, chiede se la numero 16 debba subire una modifica all’avantreno. Il monegasco sostiene che va bene così anche “calzando” un treni di Soft nuovo prima di tornare in pista. Anche Sainz pare soddisfatto de l carico sull’anteriore. Cambiano alcune mappature prima di lanciarsi nuovamente, questa volta relative al motore endotermico. In questo momento notiamo del sovrasterzo in curva 1 che però pare possa essere gestito.
Il monegasco chiude il giro e ancora una volta non è perfetto. In questo caso la sbavatura arriva alla Variante della Roggia e di fatto, a differenza di prima, incide pesantemente sul passo della rossa. Meglio Carlos anche se pure nel suo caso il rendimento pare al di sotto delle aspettative con le mescole nuove. Per cercare di amministrare meglio l’eccesso di rotazione arriva un cambio di carico all’anteriore. Modifica che però chiedere solo Leclerc. All’interno nel garage gli viene suggerito di cambiare l’handling di alcune curve per massimizzare il rendimento.
Ferrari pare soffrire qualche problemino di troppo che forse non era previsto. Il gioco si fa difficile. Sainz resta ai box perché il suo crono al momento è sufficiente, mentre Leclerc decide di effettuare un ulteriore tentativo per capire meglio il comportamento della sua vettura. I consigli forniti al monegasco sembrano funzionare perché la rossa pare più stabile. Si passa quindi alla Q3, dove a questo punto, gareggiare con diretti avversari per fare la pole pare più difficile del previsto.
F1, GP Monza Q3: Ferrari
L’ultima parte della qualifica è arrivata. Di fatto è il momento di dare tutto quello che si ha. Come previsto anche la Red Bull si Max Verstappen si imbuca alla festa, mentre le McLaren e le Mercedes sembrano molto solide. I ferraristi dovranno superarsi per ottimizzare il giro. Si tratta di massimizzare la prestazione gestendo la rotazione della monposto che alla fine pare sia dando più problemi di quanto stimato. All’interno del box i piloti della rossa osservano attentamente la telemetria, nel tentativo di capire dove e come poter migliorare il rendimento al volante delle SF-24.
Semaforo verde. Le auto italiane attendono qualche istante e poi, una volta acceso il motore, si apprestano nuovamente ad abbandonare la corsia box. Nel T2 si notata una certa difficoltà. Resta da capire cosa succederà tra poco. Ferrari in pista con gomma nuova, ennesimo set di Pirelli a banda rossa nuovo di trinca. Questa volta pare che si cura maggiormente il warm-up delle mescole che, come sappiano, a seconda di come viene gestito permette di accedere ad un livello di grip ottimale. Mode race inserita si spinge ancora per questo primo tentativo della Q3.
Charles soffre ancora in curva 1 dove è costretto ad una piccola correzione. Nelle secondo settore si nota ancora una carenza di rotazione, in quanto le due SF-24 fanno fatica a prendere l’apice. Ma il realtà il settore dove la rossa sta soffrendo maggiormente è il terzo, in quanto il rendimento alla Variante Ascari e alla Parabolica non è ottimale. Per il prossimo e definitivo intento si ritocca ancora l’avantreno. Le due rosse sono attualmente in quinta e sesta posizione. Troppo poco a Monza. Breve sosta e si riparte, il momento di dare il massimo è arrivato.
Set di Soft nuovo per ambedue le Ferrari. Messo da parte il warm-up i ferrasti si lanciano ancora. Charles entra a cannone in curva 1 e corregge il sovrasterzo in uscita. In questo punto perde almeno 2 decimi secondo Bozzi. Per il resto della tornata l’handling è mediamente più pulito. Sainz ancora una volta più pulito del compagno ma comunque più lento. Alla fine sono 140 millesimi che dividono i ferraristi dalla prima fila. Peccato specie per Charles che l’ennesima sbavatura errore in curva 1 poteva centrare la pole.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv