Monza in F1 è storicamente il tracciato dove la Ferrari ha spesso superato le aspettative. Dall’inaspettata doppietta firmata da Berger e Alboreto nel 1988, pochi giorni dopo la morte del Drake, sino ai giorni nostri, l’aria di casa ha quasi sempre rivitalizzato le prestazioni delle rosse. Un fattore determinante è sicuramente il layout della pista unico nel suo genere: l’efficienza aerodinamica e un propulsore potente fanno la differenza. Nelle ultime due edizione la rossa ha fornito prove più che dignitose nel circuito italiano, conquistando la pole al sabato e salendo sul podio la domenica.
Questo sebbene la superiorità tecnica della Red Bull fosse evidente. Quest’anno lo scenario tecnico è completamente diverso. I campioni del mondo faticano a causa di una monoposto che sembra aver raggiunto il limite di sviluppo. Mentre la McLaren pare proprio abbia raccolto il testimone della superiorità tecnica. Queste sembrano essere le poche certezze di questa fase del mondiale, in cui Mercedes (Olanda) non ha mostrato la continuità di rendimento esibita prima della pausa estiva, e la SF-24 ha sorpreso tutti con un passo simile a quello di Verstappen, nonostante delle qualifiche deludenti.
Nel post gara, i “due Carlo” e Fred Vasseur, pur riconoscendo l’evoluzione positiva del fine settimana di gara, hanno sottolineato l’importanza di comprendere i motivi del netto miglioramento prestazionale nel corso del weekend a Zandvoort. Come da tradizione, Monza è anche il round in cui la Ferrari introduce un pacchetto aerodinamico specificamente studiato per il velocissimo tracciato lombardo. Il team principal della storica scuderia italiana ha confermato l’arrivo di alcuni aggiornamenti che dovrebbero ridurre il gap rispetto ai competitor.
I lavori di ammodernamento del circuito hanno riguardato non solo le infrastrutture dell’impianto, ma anche il completo rifacimento dell’asfalto e dei cordoli, che potrebbero rappresentare un’insidia rispetto a quanto sarà deliberato nel pre-evento. Senza contare il cambio del raggio delle curve nella prima chicane. Il livello di grip e le nuove traiettorie possibili, soprattutto alla Variante Ascari e alla Prima Variante, potrebbero riservare sorprese rispetto a quanto provato nel contesto virtuale. Senza dubbio la sedicesima prova del campionato di F1 si presenta parecchio interessante.
F1, Ferrari: l’ottimismo di Vasseur è fondato
Nonostante il successo in casa manchi dal 2019, vittoria firmata da Charles Leclerc al primo anno con la rossa, la storica scuderia Ferrari arriva al tempio della velocità con rinnovato ottimismo. Molto di più di quanto si poteva pensare. I fattori principali sono quelli già menzionati: un tracciato unico nel suo genere, l’introduzione di aggiornamenti specifici e non, il tutto sommato a una tradizione positiva anche in stagioni meno buone. Il responsabile francese della gestione sportiva appare del tutto convinto che la SF-24 possa giocarsi le proprie carte nel giardino di casa e contribuire all’obiettivo dichiarato a inizio stagione: lottare per il titolo costruttori.
Per il manager di Draveil, Monza segna l’inizio di un mini campionato in cui il team italiano deve riprendere il controllo dal punto di vista tecnico e tornare al successo. Per la tappa italiana del mondiale, la Ferrari punta sull’efficienza aerodinamica della SF-24 corretta con un pacchetto specifico e sulla solidità dell’unità turbo-ibrida 066/12. Tuttavia, l’obiettivo principale quest’anno sarà mantenere un buon ritmo in gara. Negli ultimi due anni, le pole position di Leclerc e Sainz sono state accolte con soddisfazione, ma con la consapevolezza che il setup della monoposto era estremizzato per ottimizzare la qualifica.
Un dubbio che si è trasformato in certezza durante le corse, quando Verstappen è riuscito a sopravanzare le Ferrari senza troppa difficoltà. Vasseur ha assicurato i tifosi del Cavallino Rampante che sarà fatto tutto il possibile per regalare una soddisfazione al pubblico di casa e che la preparazione al weekend di gara sta avvenendo in modo scrupoloso. A differenza del recente passato, infatti, non c’è un chiaro favorito per la vittoria del Gran Premio d’Italia. Questo poiché anche la Red Bull, scossa dalla sconfitta contro la McLaren a Zandvoort, potrebbe essere competitiva.
Stesso discorso per il team di Woking e per la rediviva Mercedes. In ultima istanza, quindi possiamo che, benché durante gli ultimi due anni la peggiore ipotesi era quella di finire dietro solo alla Red Bull, quest’anno tanti altri piccoli fattore potranno essere determinati per il risultato finale. Ferrari si è sbilanciata parecchio e non a caso ha scelto di giocarsi il tutto per tutto a Monza. Resta da capire se la squadra di Maranello sarà in grado di massimizzare il fine settimana, stare lontana dagli errori e raggiungere l’obiettivo prefissato: trionfare davanti al pubblico amico.
Autore e grafici: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv