Ferrari tra una settimana si presenterà alla 15° tappa della F1 in Olanda, sul rinnovato circuito di Zandvoort, una pista che non ha mai portato grandi soddisfazioni al team di Maranello da quando è rientrata nel calendario. Il Cavallino Rampante è ora chiamato a invertire un trend parecchio negativo, iniziato subito dopo il momento più alto della stagione, ovvero il Gran Premio di Monaco, in cui Charles Leclerc, idolo di casa, è riuscito finalmente a trionfare. Sino a quel momento, la SF-24 aveva mostrato in pista il potenziale atteso e una Red Bull, decisamente meno “stratosferica” del recente passato, lasciava presagire una stagione molto combattuta.
Tuttavia, lo sviluppo del progetto 676 ha subito una battuta d’arresto significativa con il rilascio del secondo importante aggiornamento della stagione. Dalla Spagna fino all’Inghilterra, durante il “triple header“, il pacchetto introdotto in terra iberica è stato accantonato, poiché la ricerca di un maggior carico aerodinamico ha provocato il ritorno del fastidioso fenomeno del “bouncing“. Nonostante il passo indietro Ferrari sottolinea i miglioramenti rispetto alla stagione precedente, paragone inappropriato per le difficoltà che hanno accompagnato la progettazione della SF-23 e il suo successivo sviluppo.
Per i “due Carlo” il calo di prestazioni della SF-24 è stato un duro colpo, assorbito in modo diverso a seconda della loro indole e delle prospettive future. A spiegare la situazione è stato proprio il team principal del Cavallino Rampante. Secondo Vasseur, il declino prestazionale della rossa è stato un colpo duro non solo per i piloti, ma per tutta la squadra. Dopo il trionfo nel Principato di Monaco, le successive gare sono state molto deludenti. Probabilmente alcune circostanze avverse hanno peggiorato il livello di prestazione della F1 tutta rossa .
F1, Ferrari continua nella sua corsa su Red Bull
Il manager francese non nasconde la frustrazione sofferta da Charles Leclerc, il cui livello di aspettativa è aumentato dopo la prima vittoria in casa. Vasseur osserva che l’andamento del mondiale della Ferrari è tipico delle stagioni molto equilibrate, in cui ci sono più team in grado di vincere: “È la vita di una squadra, che ha alti e bassi“. Tuttavia, queste montagne russe possono disorientare tecnici e piloti, e Leclerc spera da tempo di poter sfruttare il suo talento con una macchina competitiva per tutta la stagione. La profonda conoscenza che Vasseur ha del campione monegasco aiuta a mantenere un rapporto proficuo:
“Abbiamo discussioni permanenti con Charles. Lui conosce la nostra situazione, cosa facciamo bene e cosa abbiamo sbagliato, e sa che a volte ha commesso degli errori. Ma non siamo nella posizione di cercare un colpevole. Lavoriamo insieme da anni, ci conosciamo perfettamente e sappiamo che dobbiamo solo sistemare le cose. Non siamo assolutamente nella situazione di puntare il dito. È anche qui che è bello avere un rapporto personale“. In queste parole di Vasseur si ritrova uno dei pilastri del suo pensiero: il rimbalzo delle responsabilità non è ammesso.
Tutti devono dare il massimo senza timore di essere accusati in caso di fallimento. Il discorso è piuttosto diverso per Carlos Sainz. Il pilota spagnolo lascerà la scuderia di Maranello al termine della stagione di F1, dopo quattro anni al volante delle rosse. Il modo in cui Sainz è stato sostanzialmente “scaricato” dalla rossa avrebbe potuto provocare una reazione emotiva differente, ma il pilota madrileno ha affrontato la stagione 2024 con estrema professionalità. La prima parte della stagione era per Sainz una vetrina per dimostrare le sue capacità e garantirsi un futuro nella massima categoria del motorsport.
L’approccio al 2024 da “separato in casa” ha impressionato il team principal della Ferrari, che ha sottolineato la capacità del pilota spagnolo di essere competitivo quanto il compagno di squadra, un fattore fondamentale per poter lottare per il campionato costruttori: “Una delle qualità di Carlos è la sua forte mentalità e la sua grande coerenza”, afferma Vasseur Ci sono solo due gare difficili che ho visto per lui nelle ultime 36. È estremamente costante, è sempre lì. È molto dedito, molto concentrato e ha una buona comprensione della macchina”.
Aldilà dell’elogio per il figlio del due volte campione del mondo Rally, al scolo Carlos Sainz (prossimo pilota della Williams), il numero uno della gestione sportiva lascia intendere che, almeno a parole, la Ferrari si sente ancora impegnata nella lotta per il mondiale costruttori. A breve sapremo se si tratta di una speranza basata su solide certezze, o di un semplice colpo di sole in questa torrida estate italiana.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari – T1Tv