Ferrari a parte, le premesse per la gara erano ottime, visto il pesante passivo infilato da Norris alla Red a Verstappen nelle qualifiche. Mi preoccupava il fatto che Piastri fosse dietro. Una prima fila tutta papaya avrebbe certamente aiutato. E le mie preoccupazioni erano più che fondate, perché conosco “i miei polli”. Appena partita la gara, il gran premio dei Paesi Bassi rischiava davvero di esserlo… dei paesi bassi. Nel senso che Lando dormiva come suo solito e nel mini rettilineo al via si faceva infilare da Verstappen come la lama nel burro.
Il numero 1, probabilmente incredulo e straordinariamente grato, si avviava dunque a guidare la corsa. A quel punto, il rischio che il sogno troppo bello per essere vero di una Red Bull perdente con costanza si interrompesse ha fatto capolino nella mia mente. Max, a casa sua, vuoi che non faccia il massimo per vincere… figurati se quello si fa passare, e poi sta amministrando la corsa etc etc… Ma figurati se in Red Bull perdono la rotta. E’ impossibile. Neanche la mia corte dei gufi ha potuto nulla con le gufate selettive…
Lambiase diceva a Max di spingere. Sembrava il ritorno del solito copione di inizio anno. Per un po’ di giri le cose sono sembrate andare proprio così. Tuttavia, appena le gomme hanno cominciato a dare qualche segno di usura, la RB20 del campione del mondo ha cominciato a sculettare, scostumata, come se pattinasse sul ghiaccio. A quel punto è stato facile per Norris riparare alla dormita al via con un sorpasso che Max non ha reso difficile, forse memore dell’amicizia di un tempo da poco rinsaldata e, soprattutto, perché meglio un secondo posto sicuro che un potenziale incidente, soprattutto visto l’ampio numero di punti in classifica.
Ampio ma non amplissimo. E qui sorgono i problemi. La RB20 è irriconoscibile. Lontana parente della monoposto killer dei primi gran premi e lontanissima parente della RB19. E non si tratta di un caso isolato. Sono ormai 5 o 6 gran premi che la monoposto non va. Raramente mi è capitato di vedere un dominio tecnico durare come un gatto in tangenziale. Tenete presente che la scalcagnata SF24 è arrivata a un tiro di schioppo da Max. Merito certo del funambolico Leclerc, ma demerito anche dell’ex missile con il numero 1. Che succede in Red Bull?
Difficile averne contezza. Intanto c’è un enorme problema tecnico. La RB20 sembra essere una monoposto estremamente difficile da portare al limite. E sino a un certo punto le abilità di Max hanno coperto il problema. Gli sviluppi portati non hanno funzionato. O non hanno funzionato come si sperava. E, addirittura, si provano parti vecchie e nuove come se si fosse una qualsiasi Ferrari di questi ultimi anni. Come dire, prova e riprova, come un tiro di dadi, e magari ritroviamo il bandolo della matassa. Oltre a questo, bisogna aggiungere un fatto.
Non si può non pensare che il marasma umano scoppiato all’indomani del caso Horner (quest’ultimo assolto di recente dalle accuse di molestie a una dipendente) con l’uscita di diversi pezzi pregiati, in primis uno dei pilastri della Red Bull, vale a dire il genio dell’aerodinamica sir Adrian Shakespeare Newey ma anche di altri (ad esempio Jonathan Wheatley). E’ come se, a un certo punto, in molti non avessero più voluto stare in casa Horner, vuoi per un motivo, vuoi per un altro.
E’ inevitabile che questo fuggi fuggi e anche un ambiente non sereno abbiano in qualche modo influenzato anche le scelte relative alla parte tecnica. Dunque? Per il mondiale costruttori, al netto di clamorosi colpi di scena, è tutto in mano a McLaren, ancora dietro ma di poco a Red Bull, complice anche il solito evanescente Perez. Per il mondiale piloti, quello più antico e prestigioso, le cose sono un poco diverse. Settanta punti sono davvero tanti. Ma non tantissimi. Le cose potrebbero diventare davvero complicate per Max se le McLaren cominciassero a fare regolarmente doppietta.
Le gare che mancano sono ancora tante, ma non tantissime, quindi in teoria i giochi sono aperti. Ma Max per quanto gli è possibile venderà cara la pelle, lo sappiamo. E bisogna anche capire se McLaren non farà i soliti errori dal muretto, che ogni tanto costano qualche punto prezioso. Insomma, la cosa bella è che il mondiale è assai combattuto. Quella triste è che ci dobbiamo esaltare per un terzo posto della Ferrari. Ma questo passa il convento, e non ci possiamo fare molto.
F1, una Ferrari “immaginifica” vale solo il terzo posto
Norris. Voto: 10 vittorie per me posson bastare. (semicit)…
Verstappen. Voto: Prost.
Dismessi i panni di Max, gli tocca, se la RB20 continuerà ad essere assai scorbutica, fare come Alain. Il “ragioniere”.
Leclerc. Voto: Immaginifico. Così forse lo avrebbe apostrofato D’Annunzio. Ha guidato da cineteca. Purtroppo per un terzo posto…
Sainz. Voto: solidità.
Piastri. Voto: corrente alternata…
Ferrari. Voto: e se domani…
Il problema a Maranello, se non si fosse ancora capito, è se loro sanno perché sabato andavano malissimo e domenica benissimo. Quel “se” fa tutta la differenza del mondo. Da qui sino al 2026 e oltre. Leclerc ad esempio ci ha detto che quel “se” esiste…
Vasseur. Voto: Mattia esci da questo Fred. Poche idee, ma confuse, il nostro curato di campagna annaffiato da Lambrusco (spero almeno amabile). Che poi, avere un collettivo forte (cosa che, dati alla mano, Ferrari non ha) non esclude mica che ci siano eccellenze… Le due cose si tengono… eccome. Ma, forse, si tratta semplicemente di “mettersi il sedere a paratia”, come si dice in gergo nautico… e allora tutto si tiene…
P.S.: bello che si incontrino per discutere in fabbrica, come afferma sempre Fred. Tuttavia i risultati paiono assai sterili… “faccio cose, vedo gente”…
Penalità ad Hamilton. Voto: Antonio De Curtis (in arte Totò).
“Ma mi faccia il piacere!”
Hass. Voto: Urakali.
Com’è la storia di Domenicali che Andretti non deve stare in F1 perché non porta nulla di rilevante?
Domenicali. Voto: C’è del metodo in questa follia. Venghino, signori e signore, al grande circo wrestling della F1, più si fa casino e meglio è… lo sport? Bè… dai non è poi così importante. E domenica arriva Monza. La terribile Monza…
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv