La Ferrari ha chiuso la prima parte della stagione sicuramente in maniera più positiva rispetto allo stesso numero di gare disputate nel 2023. Lo scorso anno, la Scuderia di Maranello è arrivata al quattordicesimo appuntamento, corrispondente però al Gp d’Italia a Monza con 228 punti all’attivo. Questa stagione invece è stata sicuramente più positiva, e al momento sono 345 quelli conquistati finora.
Non ci voleva certamente molto per avere un upgrade di performance del genere, visto l’obbrobrio partorito la scorsa stagione dal team che, di fatto, era ancora sotto la gestione di Mattia Binotto. Dal Gp di Spagna le cose sono migliorate, con una direzione di sviluppo ben chiara e sotto la guida attenta del neo team principal, Frederic Vasseur, il quale sta attuando una vera e propria rivoluzione tecnica negli ultimi mesi.
Leggevamo in queste settimane anche di qualche critica nei confronti del manager francese, il quale sta cercando di mettere una pezza ai disastri degli ultimi anni, e il mercato fatto fin qui dalla Scuderia di Maranello è certamente incoraggiante. Non parliamo soltanto di Lewis Hamilton, che dal 2025 sarà finalmente vestito di rosso, ma anche e soprattutto degli ingegneri provenienti dalle altre scuderie, i quali prendono il posto di altri che invece si sono trasferiti da altre parti, ultimo Enrico Cardile, il quale ha lasciato la rossa dopo i disastri con gli ultimi aggiornamenti, direzione Aston Martin (beh, auguri).
Ferrari, la risalita del 2024
Capiamo però il disappunto dei tifosi della Ferrari. Un po’ come accaduto nel 2022, anche se in modo molto diverso, la monoposto è partita sicuramente bene, pur non essendo questa volta la migliore del lotto in alcune gare come invece fu la F1-75. Due vittorie fino a questo momento, tanti podi e una terza posizione in classifica costruttori comunque importante e con la Red Bull, prima ma non più dominatrice da diversi mesi, distante solo 63 lunghezze.
Nel mezzo la McLaren, certamente la monoposto più in forma del momento, e che probabilmente sopravanzerà il team di Milton Keynes nel giro di pochissime gare, grazie anche alle prestazioni pessime di Perez, incredibilmente confermato al suo posto nonostante gli scempi di performance di questa stagione.
La Ferrari, dal canto suo, sembra essere leggermente in risalita con la competitività della macchina rispetto a quanto visto nelle ultime gare. La SF-24, dagli aggiornamenti di Barcellona, ha avuto diversi problemi, corretti finché possibile a Budapest e Spa. Tra Zandvoort e Monza, alla ripresa del campionato, dovrebbe arrivare un nuovo pacchetto in grado di riportare la monoposto in uno standard prestazionale degno di questo nome e in linea con McLaren e Mercedes, le prime due del lotto in Belgio, in attesa di capire cosa accadrà alla Red Bull.
Ferrari, più coraggio di incidere
Sulle ultime prestazioni Ferrari si è espresso anche Benedetto Vigna, amministratore delegato del Cavallino, che in una call con gli analisti ha espresso il suo compiacimento per quanto fatto dalla vettura in questa stagione sin qui, mettendo a paragone i risultati che invece sono stati registrati nel 2023, certamente poco piacevoli per il team più storico della F1.
“La Scuderia Ferrari si è approcciata alla stagione 2024 con l’obiettivo di lottare sempre per le posizioni di testa – ha detto Vigna -. Adesso entriamo nella sosta estiva con segnali incoraggianti. Abbiamo ottenuto due vittorie quest’anno contro le zero del 2023, e il 50% di punti in più per gara. Il team resta concentrato e unito, sta spingendo forte per continuare a migliorare le prestazioni della vettura e ridurre ulteriormente il distacco dal leader”.
Parole sicuramente belle, però obiettivamente fredde. Capiamo che il ruolo di Vigna e di chi lo ha preceduto recentemente sia quello di guardare i ricavi dell’azienda, tant’è che sulla questione sportiva, da quel presunto “litigio” avuto con Vasseur all’inizio del 2023, quindi poche settimane dopo l’insediamento del francese in Ferrari, si è sempre tirato un po’ indietro, giustamente.
Anche ultimamente pare abbia messo becco sull’eventuale ingaggio di Newey e sulle richieste del genio inglese. Alla Scuderia serve qualcuno che possa mettere in prima linea gli aspetti sportivi, stiamo parlando pur sempre della Ferrari, senza vittorie dal 2008, davvero troppo tempo. Ai tifosi non si può raccontare la favoletta degli utili, a loro frega meno di zero.
Per questo motivo, meno Vigna mette bocca su quanto accade nella Gestione Sportiva della Ferrari, meglio è per tutti. Si deve spendere qualcosina in più per avere Newey e il suo team? Si faccia, se davvero si crede che questo ingaggio sicuramente top possa dare alla Scuderia quella spinta in più necessaria per vincere, visto che per un motivo o per un altro, a esultare sono sempre gli altri. Meno pensieri scervellotici, più coraggio d’azione, conviene a tutti.
Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Immagini: Scuderia Ferrari