McLaren vuole continuare a vincere in F1. L’occasione per farlo arriva una settimana più tardi rispetto all’ultimo trionfo ottenuto a Zandvoort, Olanda, casa di Max Verstappen. Il tre volve campione del modo ha preso una batosta mica da ridere. Un colpo inflitto con sicurezza dalla scuderia di Woking, team che al momento è il riferimento tecnico della massima categoria del motorsport. Il gruppo di lavoro diretto da Andrea Stella ha una chiara intenzione per il fine settimana: battere nuovamente Red Bull per continuare la scalata al mondiale costruttori.
Sono solo 30, infatti, le lunghezze che dividono il team inglese dai leader del campionato di F1 2024. La scuderia di Milton Keynes è in difficoltà. Sappiamo bene il perché, in quanto ne abbiamo parlato a più riprese, sulle nostre pagine, durante gli ultimi mesi. Tuttavia l’ottimismo per Monza non manca per Red Bull, in quanto la squadra diretta da Christian Horner è sicura di poter disputare un weekend al top, dove la possibilità di vincere farà senz’altro presenza. McLaren ovviamente non è d’accordo e vuole dimostrarlo con i fatti. Lando Norris pare rigenerato dal successo ottenuto e Oscar Piastri, malgrado la giovane età sta dimostrando una maturità davvero ottimale.
McLaren continua sbagliare però. La possibilità di realizzare una doppietta a Zandvoort, infatti, ancora una volta è stata preclusa da una strategia del team tutto tranne che azzeccata. Considerando la difficoltà nei sorpassi, la scelta di allungare il primo stint della vettura numero 81, infatti, ha precluso la possibilità a Piastri di sorpassare Charles Leclerc e Max Verstappen. Una tattica di gara che ha messo in seria difficoltà l’australiano limitando il rendimento della sua vettura. Gli errori no sono più ammessi verso il raggiungimento dell’obiettivo. Un must al quale non si può rinunciare.
F1, McLaren ottimizza l’efficienza aerodinamica per evitare i problemi 2023
Le insoddisfacenti prestazioni della McLaren al Gran Premio di Monza dello scorso anno, le ricordare sicuramente, in qualche modo preannunciano possibili problemi di adattamento al tracciato durante il sedicesimo appuntamento della F1 targata 2024. Tuttavia dobbiamo sostenere che monoposto di Woking hanno una finestra di funzionamento più ampia tra i top team, decisamente maggiore rispetto a quella della MCL60 della passata stagione. Già a Zandvoort, in Olanda, abbiamo potuto constare con mano la velocità di punta minore rispetto ai main competitor.
A questo punto della scritto vale la pena menzionare un fatto. Nella scorsa edizione del Gran Premo di Monza, il principale limite della McLaren durante la gara era proprio la mancanza di velocità massima. Il dato in questione fa certamente riflettere: la top speed, di fatti, era di ben 8 km/h inferiore rispetto a quella della Ferrari, per esempio, che realizzò la pole position con lo spagnolo Carlos Sainz. Quest’anno, tramite i vari aggiornamenti introdotti dalla storica scuderia britannica il gap è stato senza dubbio ridotto sulle altre squadra, anche se non abbastanza da eguagliarli.
Per questa semplice ragione, nel tentativo di evitare i problemi sofferti durante la passata campagna agonistica, la messa a punto delle vetture di F1 color papaya verrà costruita sulla base di questo aspetto. In linea di massima McLaren tende ad adottare un setup sospensivo più rigido, con il chiaro obiettivo di stabilizzare quanto più possibile la piattaforma aerodinamica dell’auto. Quest’anno, invece, i tecnici punteranno a produrre molto carico con il fondo per poi abbassare l’incidenza delle ali. In questo modo, con la giusta deportanza, potranno recuperare qualche altro punto di velocità sul dritto.
Dal punto di vista aerodinamico, a Monza, ci aspettiamo che la McLaren presenti una nuova specifica al posteriore. Una versione sviluppata sulla base dell’ala che abbiamo osservato lo scorso anno. Con questa mossa il team dovrebbe presentare un main plain molto scarico che riesca a contenere il più possibile la resistenza indotta. La MCL38 si è dimostrata una vettura con un’eccellente gestione delle gomme, una caratteristica che la rende particolarmente competitiva in diverse condizioni di pista. Questa capacità di far funzionare le mescole in modo efficiente e senza troppi problemi ha il suo perché.
In pratica è il risultato di un’attenta messa a punto e soprattutto di un’ottimizzazione di aerodinamica e sospensioni. Lavoro di fino che consente alla vettura inglese di centrare con facilità l’ottimale finestra di funzionamento delle coperture Pirelli. Questo fine settimana a Monza, la McLaren dovrebbe adattarsi bene al tracciato, grazie alla sua capacità di scaldare rapidamente l’anteriore. Parliamo di un fattore cruciale su un circuito caratterizzato da lunghi rettilinei e curve veloci, dove l’aderenza e la temperatura delle mescole prodotte dal costruttore italiano di F1 risultano fondamentali.
La MCL38 ha già dimostrato di essere efficace nel mantenere una buona temperatura di esercizio delle gomme, garantendo così un grip costante e prestazioni stabili durante l’intero arco della gara. Tuttavia, rimane un’incognita significativa per tutti i team: il nuovo asfalto di Monza. Elemento che introduce variabili imprevedibili, come l’evoluzione della pista e la diversa risposta delle coperture rispetto agli anni precedenti. McLaren dovrà quindi farsi trovare pronta e reagire rapidamente alle condizioni del tracciato, sfruttando al massimo la sua comprovata capacità di adattamento e gestione degli pneumatici.
Autori e grafici: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: McLaren F1 Team – F1TV