McLaren ha dato un segnale forte alla F1 2024. Un messaggio per Red Bull che da Woking arriva diretto a Milton Keynes. Il team britannico ha letteralmente asfaltato il 3 volte campione del mondo di F1. Lo ha fatto sabato in qualifica, per poi ribadire la sua grande superiorità durante la gara. Ancora una volta lo scatto al via di Norris non è stato perfetto. L’inglese ha pattinato troppo e si è fatto infilare dall’olandese. Tuttavia Lando non ha perso la calma, si è accodato al talento di Hasselt, lo ha studiato senza fretta e quando lo ha ritenuto opportuno ha sferrato l’attacco decisivo.
Una volta davanti, Norris ha salutato l’allegra combriccola e si messo sul suo passo. Il suo ritmo era inarrivabile per tutti. La sua conduzione di gara è stata perfetta e all’ultima tornata si è tolto pure la soddisfazione di realizzare il giro più veloce della corsa, malgrado la sua vettura avesse sulle spalle parecchie tornate. Un punto aggiuntivo che fa sempre comodo. Il britannico si complimenta con il team per la vettura che è stato capace Di fornirgli. Una monoposto che lo ha messo a suo agio. Non manca un tono polemico che Lando ci tiene a sottolineare.
Si toglie un sassolino riguardo al suo stato mentale che secondo molti non era all’altezza della situazione. Norris è tutto tranne che disperato. Al contrario sa bene come deve comportasi per ottenere sempre il massimo risultato. Sta lavorando proprio su questo aspetto. Inoltre menziona un fatto interessante che riguarda l’imprevedibilità della F1 2024, dove i valori in pista sono soggetti a cambiamenti repentini a seconda dello scenario competitivo. Noi aggiungiamo un fatto, però. Sebbene l’affermazione dell’inglese sia corretta, è pur vero che l’unica costante di questo mondiale pare proprio la McLaren.
Una vettura molto duttile e sempre competitiva la MCL38, in grado di offrire un alto grado di performance in tutte le piste. Inoltre la storica scuderia britannica ha un’altra caratteristica dalla sua: la bravura nel produrre gli aggiornamenti. Update mirati che funzionano al primo colpo. Non servono interi weekend di gara per validarli. Un vantaggio che McLaren deve saper sfruttare perché la Red Bull che in questo momenti si trova in testa alla classifica, sino ad ora non è stata in grado di portare novità convincenti che potessero alzare il rendimento della RB20.
F1, McLaren: Red Bull ammette di “avere paura”
La scuderia di Milton Keynes è in crisi. La RB20 non funziona come dovrebbe e i diretti interessati lo sanno. Mentre c’è chi gongola e quasi si prende gioco del team, ci riferiamo a Jos Verstappen che non perde occasione per rimarcare i grattacapi sofferti dalla squadra austriaca, Helmut Marko mostra una forte preoccupazione. Lo fa evidenziando il giro veloce suddetto che Lando ha ottenuto all’ultima tornata della corsa e per giusta senza l’utilizzo del DRS. Una prova netta di superiorità che ha “spaventato” la scuderia campione del mondo in carica.
L’ottantunenne originario di Graz si definisce assai preoccupato per questa situazione. Tuttavia, per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, sostiene che il layout del tracciato olandese si adattava perfettamente alle caratteristiche delle MCL38. Per questo la vettura di F1 numero 4 è stata capace di fare il vuoto. Non tutti i circuiti offriranno alla McLaren la stessa possibilità. Per quanto ci riguarda siamo solo in parte d’accordo, poiché la vettura inglese, da Miami in poi, ha ampiamente dimostrato che su qualsiasi tipo di pista ha tutte le carte in regole per vincere.
Red Bull deve darsi da fare. Meno chiacchiere e più fatti fattuali. La RB20 a Zandvoort è arrivata seconda, pertanto fare drammi pare fuori luogo. Tuttavia il fatto che Verstappen abbia sofferto degrado e mancanza di grip, fa capire che qualcosa non ha funzionato a dovere. Monza casca a pennello. L’occasione per rifarsi è dietro l’angolo nel tempio della velocità. Il contesto competitivo italiano offrirà alcune novità. Anzi tutto il nuovo asfalto che di fatto andrà a cancellare i feedback passati sul questa pista. Senza dimenticare le modifiche al disegno di curva 1 e 2.
Pure Verstappen inizia a preoccuparsi. Niente panico però, lo sostiene a gran voce il leader del mondiale di F1 2024. Meglio concentrarsi sul capire le ragione che stanno rendendo tutto quanto così complicato. Gli sforzi profusi sino a questo momento paiono vani. Iniziano ad essere troppe le gare dove Red Bull non vince più. Per l’esattezza dal Gran Premio di Spagna nel mese di maggio. Tra pochi giorni siamo a settembre e sono 5 i round del campionato dove Max è costretto a guardare glia altri vincere. Uno scenario al quale senza dubbio non era più abituato.
F1, McLaren: Stella suona la carica con i piedi per terra
Andrea la sa lunga. Non gongola, anche se mostra una moderata soddisfazione. Rammenta i progressi che McLaren sta facendo come squadra. Merita tutti gli applausi del caso il cinquantatreenne di Orvieto, perché da quando si trova al commando dello storico tram inglese tutto è cambiato. Si complimenti con Norris ma pure con Piastri, per un fine settimana solido dove la sola sfortuna, a suo dire (per noi è un errore nella strategia si Oscar) non ha portato una doppietta. Tanti punti che accorciano il gap sulla Red Bull e gli mettono tanta pressione.
Gli aggiornamenti funzionano alla perfezione. Ne abbiamo parlato prima della capacità della McLaren di portare novità efficaci. Update che hanno aggiunto tanta prestazione alla MCL38. Marko si giustifica in parte con il layout favorevole, anche questo lo abbiamo detto. Ma la verità è pure questa: le novità montate sulle vetture color papaya hanno fornito un rendimento ulteriore. La politica in questo senso è cambiato. Sviluppo della monoposto più mirato ai dettagli. Ritocchi “minori” ma più continui che contribuiscono alla causa. Anche per gli inseguitori della Red Bull arriva Monza, gara dove l’intenzione resta la medesima: vincere e continuare a sognare.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Oracle Red Bull Racing – McLaren – F1TV