Per Red Bull la stagione di F1 2024 va sempre peggio. Un mondiale iniziato con determinate convinzioni che però, nel corso delle gare ha fatto capire chiaramente un concetto: la RB20 non nemmeno lontana parente delle vettura che ha dominato in lungo e in largo la passata stagione. McLaren ha messo la freccia e a livello prestazionale ha sverniciato le vetture blue racing. Ed è solo grazie al grande talento di Max Verstappen che le due classifiche iridate continuano a sorridere alla scuderia di Millton Keynes. Se fosse per Sergio Perez, infatti, i risultati sarebbero ben altri.
Red Bull continua a soffrire dei soliti problemi congeniti. La finestra di funzionamento della vettura resta ristretta e, rispetto al recente passato, sebbene la monoposto austriaca goda a livello teorica di una grande efficienza, i tecnici sono stati costretti a utilizzare una impostazione aerodinamica simile a quella della concorrenza, senza poter “giocare” con il carico a proprio piacimento come un po’ di tempo fa. I protagonisti non fanno mistero di quello che sta succedendo, d’altronde sarebbe sciocco nascondersi dietro al famoso dito sopratutto se ti chiami Max Verstappen.
In casa sua l’olandese ha preso una bella mazzata sui denti nella giornata di ieri. La McLaren di Lando Norris ha rifilato tre decimi e mezzo al campione del mondo in carica di F1 che, mestamente, non ha potuto far altro che accettare il risultato. Le sue parole a margine della qualifica sono eloquenti in tal senso e fotografano alla perfezione lo status attuale della Red Bull. Il talento di Hasselt è molto sincero davanti ai microfoni della F1 e senza troppi rigiri di parole dice le cose come stanno. Max sostiene che lottare per la pole position era impossibile ieri.
Lo fa senza campare scuse. Aggiunge che il lavoro per migliorare la vettura è molto grande ed è convinti che ci riusciranno. Inoltre è molto felice per la prima fila perché con la sua RB20 è riuscito a battere l’alta MCL38 di Oscar Piastri. L’analisi dati sarà molto importante per spiegare questo risultato e sapere come comportarsi oggi in gara. Verstappen, poi, focalizza la sua attenzione sull’amministrazione delle coperture, convito a dare il massimo davanti ai suoi tifosi. Malgrado sarà molto complicato battere le due McLaren senza dubbio l’olandese ci vuole provare.
F1, Red Bull sistema la RB20 che però non è a livello della McLaren MCL38
Il weekend di F1 della Red Bull non è cominciato, ancora una volta, nel migliore dei modi. L’intento della scuderia austriaca era quello di comprendere a fondo il comportamento della monoposto su questo tracciato, per evitare di impostare una messa a punto in qualche modo sbagliata che poteva limitare il rendimento. Durante le seconde prove libere Verstappen ha riscontrato molto sottosterzo, facendo presagire che la situazione rispetto alle altre gare non è migliorata un granché. Tuttavia non si è verificato così marcatamente quella “sconnessione tra i due assi” di cui Max aveva spesso parlato.
Per il sabato sono arrivare diverse modifiche e la situazione è decisamente migliorata. McLaren resta l’auto da battere nel primo settore, dove ha dominato in qualifica e probabilmente lo farà pure in gara. La telemetria indicava infatti un guadagno consistente per la MCL38 nella percorrenza del T1. Mentre nel secondo settore Red Bull riusciva a ribaltare la situazione. Grazie al lavoro sull’assetto, il team che comanda la classifica dei costruttori di F1 ha potuto disporre di una vettura più competitiva tra le curve 9 e 10, tratto del tracciato olandese molto importante.
Nella percorrenza di queste due curve che di fatto contano molto a livello prestazionale, la RB20 si dimostra decisamente più forte e, con Max Verstappen, riesce a guadagnare in entrata per poi mantenere i benefici di un ingresso curva più effettivo nella successiva fase di accelerazione. Soprattutto la curva 10 è un punto in cui le velocità si abbassano parecchio e in questo punto le due vetture prese in esame hanno presentato nuovamente un rendimento similare, più vicine rispetto alla percorrenza del medio veloce. Nel T3 la Red Bull soffre in fase di trazione dalla penultima curva.
Nella stessa situazione si trovano anche la Mercedes e la Ferrari. In questo tratto specifico del tracciato, osservando gli on board durante la qualifica, abbiamo notato un’impostazione completamente diversa rispetto al resto dei top team. Per il resto possiamo dire che imputare la prestazione sotto tono al nuovo cofano senza cannoni non ha alcun senso. Al contrario i tecnici hanno validato la nuova componente e l’update e rimasto installato sulla vettura significa che ha portato benefici rispetto alla vecchia specifica. Se non fosse stato cosi l’avrebbero accantonata.
Per la gara odierna di F1 cosa possiamo aspettarci dalla Red Bull? Si partirà con la gomma rossa per poi passare alla mescola Hard, probabilmente. Sulla “calzatura” più dura della Pirelli, la RB20 potrà cercare di mantenere un passo molto competitivo. Le velocità di punta della vettura austriaca sono tra le più elevate, mentre su questo fondamentale la McLaren è di qualche punto più lenta. Ecco perché sarà interessante capire se questo aspetto potrà costituire un problema per la scuderia di Woking, senza dimenticare che la MCL38 nel T3 è molto solida è sarà difficile attaccarla sulla retta principale.
Autori e grafici: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Oracle Red Bull Racing