giovedì, Settembre 19, 2024

F1, Aston Martin: Alonso attende Newey per vincere il mondiale

Aston Martin è colata a picco in F1: che fine ha fatto la sorpresa della scorsa stagione che ha permesso a Fernando Alonso di tornare ai massimi livelli? Stiamo parlando di Aston Martin, che finora non è riuscita a replicare i successi del 2023, tornando sostanzialmente ai livelli prestazionali di fine 2022. Nonostante l’involuzione tecnica della AMR24, le ambizioni del team di Silverstone sul medio-lungo periodo restano intatte. La scuderia di Lawrence Stroll è forse quella che sta sostenendo il maggiore sforzo economico, grazie al nuovo AMR Technology Campus costruito sul sito della storica sede del team Jordan.

Una factory che sta prendendo forma nella contea del Northamptonshire. Idem la nuova galleria del vento, che è ormai operativa. Fino allo scorso anno, Aston Martin utilizzava il wind tunnel di Brackley, condivisa con la Mercedes. Ora invece, i faraonici investimenti del magnate canadese hanno portato al potenziamento della struttura tecnica attraverso l’ingaggio di figure di alto livello. Dal primo ottobre, Andy Cowell assumerà la carica di CEO del team, dopo la lunga e proficua esperienza in Mercedes come Managing Director della divisione Power Unit.

Aston Martin F1
Enrico Cardile, responsabile tecnico della storica Scuderia Ferrari

Di recente è stato annunciato l’arrivo di Enrico Cardile, che ha lasciato la direzione tecnica della Scuderia Ferrari per diventare Chief Technical Officer di Aston Martin, una volta terminato il periodo di gardening. Non meno importante è la partnership esclusiva con Honda, che fornirà le unità di potenza turbo-ibride di seconda generazione. Questa svolta epocale permetterà alla scuderia inglese di non dipendere più da un costruttore impegnato ufficialmente con il proprio team in F1 (Mercedes), ma di affidarsi al motorista che ha permesso a Red Bull di dominare a partire dal 2021.

Dal 2026, Aston Martin non acquisterà più i TRC (Transferrable Components) realizzati da Mercedes, ridefinendo il proprio modello strategico e internalizzando la costruzione di svariate componenti della monoposto. A seguito dell’analisi “Make or Buy”, il top management della scuderia di Silverstone ha probabilmente compreso che la dipendenza da un altro team avrebbe reso difficile il salto di qualità. La sensazione è che Aston Martin stia vivendo questa stagione come una fase di transizione, in cui i risultati sportivi deludenti non destabilizzano la scuderia.

Aston Martin F1
Fernando Alonso (Aston Martin) a bordo della sua AMR24

Team focalizzata sulla creazione dei presupposti per vincere sfruttando la prossima rivoluzione regolamentare. Emblematica, in questo senso, è la silente rassegnazione di Alonso. Il due volte campione del mondo di Oviedo ci ha abituati, nel corso della sua lunga carriera, a esternazioni molto colorite quando il mezzo non era all’altezza delle sue aspettative. Dopo il rinnovo, Fernando sembra aver accettato con fatalismo la mediocrità di una vettura che ormai deve lottare con Williams e Haas per raccogliere qualche punto. Tuttavia, per chi conosce bene il temperamento di Alonso, c’è qualcosa che non torna…

F1, Aston Martin: il “dream team” può consentire ad Alonso di vincere il mondiale?

La cordata di investitori capeggiata da Lawrence Stroll sta facendo proprio di tutto per creare un team da sogno. Una scuderie che nel futuro a breve termine ha tutta l’intenzione di sbaragliare in maniere netta la concorrenza. Tanti manager di spessore hanno ceduto al corteggiamento di Aston Martin, perché è evidente che esiste un programma serio che potrebbe realmente portare la squadra al vertice della massima categoria del motorsport. La prova definitiva di questo ambizioso progetto è l’imminente ingaggio di Adrian Newey. Ci sono le ultime indiscrezioni provenienti dal Regno Unito, a tal proposito.

L’annuncio e la presentazione ufficiale del geniale progettista inglese dovrebbero avvenire la prossima settimana. Il più celebrato designer della F1 dovrebbe firmare un contratto pluriennale, dove il genio di Stratford-Upon-Avon percepirà un compenso netto di circa 26 milioni di euro all’anno. Una cifra da vero e proprio top driver. Un lauto compenso che non sorprende affatto, in quanto il progettista inglese ha portato tante idee, innovazioni, successi e gloria ovunque abbia lavorato. In pratica, una sorta di polizza sulla vittoria per chi riesce ad assicurarsi le sue prestazioni.

Aston Martin F1
Il “dream team” Aston Martin F1 – Credit: @robertofunoat

Tuttavia un ostacolo pare esserci a livello contrattuale. Ci riferiamo al fatto che Newey è comunque legato alla scuderia di Milton Keynes sino a marzo 2025. Questo rappresenta una sorta di partenza in salita per Aston Martin, poiché tutti i team inizieranno a destinare risorse e tempo ai rispettivi progetti tecnici a partire da gennaio del prossimo anno, come stabilito dalla Federazione Internazionale (ad eccezione delle power unit). In ogni caso, per Aston Martin il futuro a medio termine rappresenta un’opportunità molto più significativa rispetto a un presente che, al momento, offre poche soddisfazioni.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Aston Martin – F1Tv

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