mercoledì, Settembre 18, 2024

F1, McLaren sbaglia ancora: Piastri poteva e doveva vincere a Monza

Il weekend di F1 a Monza ha visto McLaren perdere ancora. Un sapore amaro per la scuderia di Woking. Il doppio podio con Piastri e Norris sicuramente non soddisfa le aspettative tecniche e mentali del team inglese. Ormai è dato per assodato che la MCL38 sia la vettura più veloce in griglia, ma ancora una volta manca il risultato pieno: la vittoria. Ne parliamo anzitutto per una questione legata alle due classifiche che contano nella massima categoria del motorsport: costruttori e piloti. La classifica costruttori sorride sempre di più, solo 8 punti dalla Red Bull.

Per quanto riguarda il titolo piloti, però, se Lando Norris non dovesse riuscire a laurearsi campione del mondo, il rammarico sarebbe davvero grande tenendo a mente le potenzialità della MCL38. Se l’equilibrio tecnico-prestazionale dovesse restare questo e il pilota britannico perdesse il campionato, le occasioni in cui il giovane inglese ha lasciato dei punti sarebbero innumerevoli. In prospettiva, infatti, l’idea di rivivere un duello come quello tra Hamilton e Verstappen ad Abu Dhabi, con Lando al posto di Lewis, non è una visione utopistica. Solo i prossimi round potranno chiarirlo o meno.

F1, McLaren solida nella vigilia, ma l’irruenza di Piastri rovina i piani

Ma veniamo a Monza. McLaren si presenta in Italia con una macchina pressoché perfetta. Bilanciata tra i due assi e con un carico aerodinamico corretto, forse solo un po’ eccessivo, dato che le EOSS non erano al livello della Ferrari. Nelle libere, la MCL38 si è mostrata unica, insieme a Mercedes, a non patire eccessivamente il degrado nelle simulazioni di long run. Anche nella giornata di sabato le cose si erano messe bene, con un uno-due che sembrava non dare speranze agli avversari. Passiamo quindi alla domenica di gara dove il favore del pronostico faceva presenza.

McLaren F1
analisi passo gara Fp2 – GP Monza 2024

Già dalle dichiarazioni della vigilia si era capito che Piastri, da dichiarato scudiero di Norris per la rincorsa al titolo piloti, era divenuto il primo degli avversari. E qui emerge una falla a livello comunicativo del team McLaren, cercando il pelo nell’uovo. La squadra è apparsa disunita, con una gerarchia non chiara. Un elemento che va in contrasto con il “tutti per uno”, obbligatorio per recuperare punti a Verstappen. D’altronde, Barrichello per Schumacher, Bottas per Hamilton, e più recentemente Perez per Verstappen, si sono rivelati seconde punte fondamentali per la vittoria della “prima guida”.

Al via della gara c’è stata la prima occasione in cui McLaren si è tolta la possibilità di vincere. Le “seconde guide” appena elencate non avrebbero sicuramente tirato la staccata alla Variante della Roggia per superare il compagno. Tanto più se questo è obbligato a fare il maggior numero di punti possibile, come Norris domenica, viste le difficoltà del rivale principale. Oscar, spostando in avanti il punto di frenata, ha costretto Lando ad andare lungo. Di conseguenza, l’inglese non aveva più una traiettoria che gli consentisse di mantenere velocità in uscita e ha offerto il fianco a Leclerc, che lo ha superato.

A quel punto la gara di Norris si è fatta più difficile, e considerando la scarsa efficienza dell’EOSS, l’unica opzione era tentare l’undercut su Leclerc. Il monegasco ha iniziato a soffrire sulle gomme medie dopo il 10° giro, quindi fermarsi anticipatamente rappresentava una buona occasione per superarlo nuovamente. Così, al 14° giro, Lando si è fermato per il pit stop, riuscendo a effettuare l’undercut su Leclerc, che si è fermato al giro successivo. Al 16° passaggio, anche Piastri è entrato ai box per coprire Leclerc, tornando in pista virtualmente primo.

McLaren F1
Oscar Piastri (McLaren) a bordo della sua MCL38 durante il Gran Premio di Monza 2024

Il team di Woking aveva così ripreso in mano la gara, con un uno-due virtuale da custodire fino alla bandiera a scacchi. Nel primo stint, come abbiamo descritto nell’analisi del passo gara di domenica scorsa, prendendo in esame con acuratezza i dati estrapolati dal GPS della F1, si poteva facilmente notare come Oscar Piastri, a bordo della sua McLaren MCL38 fosse il pilota più veloce. Inoltre, come si evidenzia dal grafico precedente, anche nell’intero arco della competizione il ritmo del pilota australiano è stato di 4 decimi più veloce rispetto agli avversari (considerando i tre stint).

F1, McLaren doveva diversificare la strategia perché Piastri aveva ancora ritmo nel primo treno di Hard

A posteriori, è facile affermare che l’unico modo per la McLaren di vincere la gara sarebbe stato non effettuare la seconda sosta con Piastri. Esaminiamo quindi perché il team di Woking, a metà gara, non ha tentato di completare la corsa con una sola sosta. Il grafico dell’andamento dei tempi sul giro rispetto a un riferimento generico fornisce alcune indicazioni chiave. Se ci concentriamo sulle due linee centrali del grafico, notiamo che, in alto a destra, la linea rossa (che rappresenta i tempi di Piastri) è più corta di quella verde (che rappresenta i tempi di Leclerc).

Questo indica che, una volta diventato leader, i tempi di Piastri erano migliori rispetto a quelli di Leclerc, e la forbice del distacco tra i due si è allargata. Norris, invece, ha eseguito la sua seconda sosta al 32° giro, lamentando problemi di graining che ne limitavano la prestazione. La linea arancione al centro del grafico, che rappresenta i tempi di Lando, mostra una diminuzione della pendenza (indicando un rallentamento) nei due giri precedenti il pit stop, come evidenziato dal cerchio rosa. Questa variazione nei tempi di Norris suggerisce che il degrado delle gomme stava diventando un problema significativo.

Ragion per cui ha probabilmente ha influenzato la decisione della McLaren di optare per la seconda sosta con Piastri. Tuttavia, considerando che Piastri stava mantenendo un ritmo più veloce, il team avrebbe potuto valutare il rischio di estendere il suo stint finale per tentare una vittoria con una sola sosta. Questa scelta avrebbe richiesto un’ottima gestione del degrado e una strategia di difesa attenta contro un Charles Leclerc che, a bordo della sia Ferrari SF-24, si stava dimostrando estremamente competitivo.

Ciononostante, tenendo presente il ritmo mostrato dall’australiano, poteva essere un rischio calcolato che avrebbe potuto pagare senza dubbio, all’interni di un contesto dove la vittoria era per la storica scuderia britannica pareva proprio alla sua portata. Il fine settimana del Gran Premio di Monza, ancora una volta ha evidenziato un’importante lacuna nella strategia della McLaren, che ha compromesso una potenziale vittoria. In particolare, la decisione di richiamare Piastri ai box per una seconda sosta si è rivelata un errore significativo, frutto di una serie di valutazioni sbagliate.

McLaren F1
degrado 2° stint – GP Monza 2024

Gestione gomme e primo errore strategico: Il comportamento di Piastri in gara mostrava chiaramente una gestione migliore delle gomme rispetto a Norris. Quest’ultimo aveva lamentato problemi di grip e un evidente graining prima della sua seconda sosta. Tuttavia, questi segnali non erano presenti su Piastri, il che suggeriva che l’australiano avrebbe potuto continuare senza compromettere troppo il suo ritmo. La decisione del team di richiamarlo ai box sembra essere stata influenzata dalla convinzione che la Ferrari avrebbe adottato una strategia simile, cosa che non si è verificata.

La scelta affrettata della McLaren: Lasciare la leadership della gara senza avere un margine sicuro sulla seconda posizione o un compagno di squadra alle spalle è una mossa rischiosa. McLaren ha peccato di fretta, non considerando appieno che la Ferrari, storicamente meno efficiente nella gestione delle gomme in questa stagione, era migliorata solo di recente. Le simulazioni del venerdì avevano mostrato una MCL38 superiore su questo fronte, eppure la decisione di fermare Piastri anticipatamente non ha tenuto conto di questo vantaggio.

Possibili scenari alternativi: Se Piastri fosse rimasto in pista più a lungo, la McLaren avrebbe potuto capitalizzare sul degrado degli pneumatici della Ferrari e, forse, anche evitare che il team italiano diversificasse la propria strategia. Inoltre, la difficoltà generale nel superare che si è vista durante la gara avrebbe potuto giocare a favore di Piastri se avesse mantenuto la leadership. La scelta della rossa di puntare su un’unica sosta, sebbene rischiosa, è stata vincente proprio perché Piastri ha lasciato la porta aperta.

McLaren F1
l’australiano Oscar Piastri (McLaren) arriva sul podio del Gran Premio dii Monza 2024

Problemi di comunicazione e strategia: La confusione interna al box McLaren ha esacerbato il problema. La mancanza di una gerarchia chiara e la fretta nelle decisioni strategiche hanno mostrato una disunione che non aiuta nella lotta per il titolo piloti. Mentre è eccessivo dire che Piastri sia il primo rivale di Norris, è evidente che l’australiano non si tirerà indietro se vede un’opportunità di vincere, indipendentemente dalla posizione del compagno di squadra.

In conclusione, la McLaren ha sprecato un’altra occasione per vincere, soprattutto a causa di una gestione strategica insufficiente e una mancanza di fiducia nelle capacità di Piastri. La decisione affrettata di fermare l’australiano, unita alla mancanza di coerenza nelle comunicazioni interne, ha compromesso un risultato che avrebbe potuto essere decisamente migliore. Il tutto pensando che restano solo 8 gare al termine del campionato e sebbene la Red Bull sia oramai a portata, continuare a perdere punti in classifica sottolinea un fatto: il team deve ancora crescere.

Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – : Zander Arcari – @berrageiz

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