In F1 vincere è tutto e risultato complessivo della Ferrari è stato piuttosto deludente dopo la solida performance in qualifica. Il Cavallino Rampante sembrava poter rompere l’incantesimo che le impedisce di vincere nel tracciato azero, ma anche in questa edizione i sogni di gloria sono stati riposti nel cassetto. Demerito della rossa che non ha valutato le caratteristiche tecniche della SF-24, merito della superba prova di Piastri, che ha saputo gestire il fiato sul collo di Leclerc che lo ha seguito come un’ombra sino a quando la numero 16° ha sofferto un crollo di rendimento con gli pneumatici Pirelli a banda bianca.
A Monza, il team di Maranello ha introdotto un pacchetto di aggiornamenti molto importante e, dopo il successo in casa propria, l’obiettivo era quello di verificare la bontà degli sviluppi su un altro tracciato. In tutta onestà, non si può ancora stabilire con certezza l’entità dello step fornito dall’update introdotto nel vittorioso weekend brianzolo per due ragioni. Quello italiano è un tracciato unico nel suo genere e il successo della monoposto numero 16 è stato favorito da un azzardo strategico che, per una volta, ha premiato la storica scuderia modenese.
Per quanto concerne Baku, si tratta di una pista dove Leclerc è sempre riuscito a esaltarsi anche con monoposto tutt’altro che vincenti. A distanza di una settimana, Ferrari ha le carte in regola per confermare l’ottimo momento di forma, con il chiaro obiettivo di replicare il successo della scorsa stagione proprio nel tracciato cittadino di Singapore. A distanza di un anno, il team diretto da Frederic Vasseur ha la consapevolezza di disporre di tutte le condizioni per poter ambire al successo. La passata stagione, il trionfo di Carlos Sainz fu l’unico acuto della rossa.
Presupposti che furono creati in qualifica con due vetture nelle prime tre posizioni. L’abile gestione del DRS nelle fasi finali, messa in atto da Carlos Sainz con il “supporto” dell’amico ed ex compagno di squadra Norris, consentì al pilota iberico di resistere all’assalto finale della coppia di piloti Mercedes. Così come in Azerbaijan e Monza, Pirelli fornirà le mescole più morbide della gamma. Sul “vecchio” layout di F1 utilizzato sino al 2022, la gara sfiorava quasi sempre la durata limite delle due ore, obbligando i piloti a sostenere un ritmo lentissimo nel primo stint di gara.
Uno scenario che potrebbe comunque ripetersi anche nell’edizione 2024. Il tutto nonostante la geometria del circuito sia meno tortuosa e di riflesso più rapida, peraltro con una zona DRS in più e, senza dimenticare che, pure il nuovo limite di velocità nella pitlane, portato a 60 km/h, renderà più penalizzanti i pit stop. Ragion per cui le varie scuderie di F1 cercheranno in ogni modo di ricorrere al minor numero di soste per il cambio gomme. Insomma… una sacco di ingredienti che renderanno il fine settimana che verrà speso a Marina Bay come al solito piuttosto interessante.
F1, GP Singapore: Ferrari è consapevole di avere i mezzi per sfruttare un’importante chance
Per la storica scuderia modenese, l’ennesimo back to back della stagione consente di smaltire rapidamente le “scorie” del deludente weekend in terra azera, in modo da focalizzare l’attenzione sul prossimo round della F1 nel Marina Bay Street Circuit di Singapore. Un appuntamento molto atteso per l’affascinante cornice notturna, luogo di soddisfazioni e tremende delusioni per il team di Maranello. Gli alfieri del Cavallino Rampante hanno dimostrato di apprezzare il tracciato asiatico, vantando ottime prestazioni nel toboga nelle passate edizioni.
Un circuito di F1 che, al pari di Baku, o si ama o si detesta profondamente, ma che ha sempre premiato piloti che fanno della precisione chirurgica al volante il proprio punto di forza. Insomma, un tracciato che, nonostante le modifiche della scorsa stagione, non offre margini di errore e le sbavature possono costare davvero molto care. Il team principal della Scuderia Ferrari non nasconde le elevate aspettative riposte per il fine settimana. Il dirigente transalpino ha ammesso che l’esito dell’ultima gara non è stato quello desiderato, pur sottolineando che il livello di performance ha rincuorato non poco.
Secondo il responsabile della GES, l’obiettivo è continuare a esprimere il livello di competitività apprezzato a Baku anche nel circuito di Marina Bay, altra pista cittadino molto impegnativa. A distanza di una settimana dall’ultimo round della F1 si utilizzeranno le medesime mescole “calzate” in terra azera, aspetto che Vasseur giudica un’importante opportunità per confermate la crescita delle ultime settimane. In tal senso, riferendosi alle gare dopo la sosta estiva, Fred ha sottolineato quanto sia stata importante la gestione degli pneumatici Pirelli ai fini del risultato.
Ferrari, tra gli obiettivi del fine settimana, nutre l’anelito di migliorare la comprensione sull’utilizzo dei compound, tenendo comunque presente che Singapore offre una pista dalla pavimentazione e dalla geometria assai dissimile rispetto ai precedenti round iridati di F1. Vasseur non ci gira attorno e vuole la vittoria. Spera che a Singapore, i due “Carlo”, possano confermare l’attuale stato di forma della SF-24 attraverso una prestazione dominante, cercando di alimentare una speranza: lottare sino alla termine della stagione per il mondiale costruttori.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv