Ma frenate gli entusiasmi. Ferrari non fa una nuova pista per la F1, in quanto il tracciato sarà legato esclusivamente alle auto stradali e da competizione. Come infatti forse saprete, il divieto scellerato dei test privati, voluto dalla Federazione Internazionale nel 2008, rende praticamente inutile avere circuiti di proprietà per le vetture che competono nella massima categoria del motorsport. E nel caso voleste comunque vedere i prototipi delle stradali, niente da fare. Sarà un circuito ben mascherato alla vista dei curiosi. Sempre che l’italico ingegno non trovi il modo di riuscire comunque a carpire immagini.
Sono diversi i media a dare la notizia di questo nuovo circuito “indoor”. La Gazzetta di Modena spiega: “Si chiama “Test track” ed è il percorso di circa 2 chilometri che Ferrari vuole realizzare per eseguire i test di verifica sui veicoli prodotti nello stabilimento di via Abetone Inferiore 4 prima della consegna al cliente. Il progetto è stato depositato nei giorni scorsi e siamo quindi ancora in fase preliminare, ma intanto emergono già i primi dettagli. Tra gli obiettivi c’è quello di avere uno spazio idoneo a provare i potenti mezzi del Cavallino Rampante e anche quello di poterlo fare in modo sicuro, e non sulle strade dove circolano anche i cittadini con le loro automobili.
E se gli appassionati sono già pronti ad andare a sbirciare le nuove macchine, serve frenare gli entusiasmi: il sito sarà completamente oscurato dall’esterno per testare in modo protetto anche i prototipi. Nell’area, Ferrari vorrebbe realizzare anche un’officina”. Ad essere stata scelta per realizzare questo nuovo circuito e particolare circuito, la società Dromo. Si tratta di una società ben conosciuta nel settore del motorsport, specializzata in circuiti e impianti automobilistici anche di F1. Con una comprovata esperienza decennale attraverso le più grandi organizzazioni e strutture di tutto il mondo.
Ferrari ha depositato il progetto per una pista che non servirà per la F1
La Dromo ha lavorato e lavora a progetti che coinvolgono partner nazionali e internazionali per sviluppare strutture moderne, funzionali e sicure, utilizzando il know-how più avanzato negli sport motoristici e le normative ufficiali FIA, FIK e FIM. La Dromo, per realizzare al meglio questo nuovo circuito ha raccolto le richieste del reparto prove su strada innanzitutto; ma ha anche assistito personalmente allo svolgimento delle prove. Insomma, un periodo di osservazione in cui sono state valutate le capacità prestazionali dei veicoli testati e le varie tipologie di percorso necessarie per ogni prova.
L’area su cui sorgerà si sviluppa (sempre da quanto riportato dalla Gazzetta di Mantova) su un lotto di 120mila metri quadrati a disposizione, che dovrebbero diventare 128mila con una modifica del confine tra due lotti. Il terreno confina verso est con la pista di Fiorano mentre a ovest di affaccia su via Madonna del Sagrato. Testare auto potenti come quelle prodotte dall’azienda del Cavallino Rampante, richiede che i collaudatori possano procedere a velocità costanti per un determinato periodo di tempo: si parla di una velocità tra i 120 e i 130 chilometri orari.
Così è illustrato nella relazione della società Dromo – per almeno un chilometro: “La soluzione per fornire questa possibilità all’interno di un lotto di dimensioni relativamente ridotte è l’utilizzo di una curva sopraelevata”. C’è poi un altro elemento importante nel progetto proposto: “È necessario un rettilineo, con pendenza trasversale nulla, di lunghezza minima pari a 500 metri, da percorrere a 100 chilometri orari”. Si parla poi di tanti altri dettagli, come ad esempio le curve che, in linea teorica, dovrebbero andare a replicare un normale tratto di strada extraurbana.
Poi ci sono le rampe e possibili raccordi con la pista Fiorano che potrebbe consentire di ampliare le possibilità di utilizzo di entrambe le piste. È prevista anche un’officina di mille metri quadrati per le vetture. L’ingresso sarà da via Madonna del Sagrato. Virgilio Motori spiega: “Tra le peculiarità del tracciato spicca, anzitutto, la curva sopraelevata, affinché vengano velocità costanti e sostenute tra i 120 e i 130 km/h nelle lunghe distanze. La soluzione per fornire questa possibilità all’interno di un lotto di dimensioni relativamente ridotte è l’utilizzo di una curva sopraelevata”, recita la relazione della Dromo.
Saggiarne le performance all’estremo è consentito dal rettilineo di 500 metri, mentre la varietà dei tratti mira a riprodurre le condizioni di circolazione lungo le strade extraurbane. “È necessario un rettilineo, con pendenza trasversale nulla, di lunghezza minima pari a 500 metri, da percorrere a 100 chilometri orari”, spiegano sempre i documenti. La nuova pista sarà collegata a quella di Fiorano usata per la F1 da rampe e raccordi, così da ampliare le possibilità di collaudo. Le attività di preparazione e manutenzione verranno svolte presso un’officina dedicata.
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv