F1, qualifica di Singapore, Ferrari ha fatto il peggio che poteva: a muro con Sainz all’inizio della Q3 e senza tempo con Leclerc per un errore in curva 1. Senza dubbio il modo peggiore per approcciarsi alla gara di domani. Un vero peccato perché le rosse avevano confermato di avere un buon bilanciamento complessivo, che ispirava fiducia specie a Leclerc. L’handling tende al sovrasterzo, caratteristica che sebbene possa creare qualche piccolo fastidio aiuta la rotazione a centro curva. La chiave per sfruttare al meglio questo setup è gestire attentamente la temperatura superficiale delle gomme posteriori.
Nel farlo bisogna evitare che pattinamenti eccessivi in trazione o correzioni in uscita di curva. Bastano pochi gradi di differenza perché la gomma vada in overheating, riducendo così il grip disponibile della mescola. Nelle ultime prove libere, la Ferrari era molto lontana dalla McLaren, poiché ha adottato una strategia diversa per il warm-up, cercando di costruire un differente processo isteretico. L’obiettivo era arrivare nel terzo settore con i compound posteriori sotto il limite massimo di temperatura. Tuttavia, nel tratto finale della pista, hanno spesso perso tempo a causa di un eccessivo surriscaldamento del posteriore.
Passiamo alla qualifica. Durante l’ultimo tentativo in Q3 c’è stata tanta confusione in Ferrari, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei piloti. Sainz è finito contro le barriere, mentre Leclerc voleva essere l’ultimo a completare il giro. Il monegasco ha riferito di essere uscito dai box con un significativo deficit di temperatura all’anteriore. Parliamo di circa 10°C, quindi non poco. Tale mancanza è da attribuire al team, che per qualche errore non ha scaldato a dovere le gomme nelle termocoperte. Pneumatici che hanno perso ulteriori gradi per la sosta in pit-lane prima di partire.
Una volta in pista, nel tentativo di alzare la temperature dell’avantreno l’overheating si è impadronito dell’asse posteriore. Per questo il giro è iniziato con uno squilibrio termico. Alla prima curva Leclerc ha commesso un errore, cercando di portare più velocità a centro curva. Ma le gomme ovviamente non hanno risposto a dovere. Durante il giro, sebbene non ci siano stati grandi errori, Charles non è stato in grado di massimizzare il grip a causa del peggioramento di questo squilibrio. Uno dei limiti individuati è il comportamento della Ferrari sui cordoli, dove la McLaren ha un certo vantaggio.
F1, Gp Singapore: il potenziale Ferrari era da prima fila con Leclerc
La monoposto britannica riesce a sfruttare quasi completamente il cordolo interno, mantenendo una traiettoria migliore per il tratto successivo. I piloti Ferrari, invece, non potevano utilizzarlo troppo senza rischiare di scomporre la vettura, un chiaro benefico per la MCL38. Vettura inglese che possiede un ottimo bilanciamento tra i due assi e, soprattutto, una trazione molto solida che ha fatto la differenza. A quel punto, la gestione corretta della strategia di warm-up e della mescola durante il giro secco diventa cruciale. Norris ha ottenuto una prestazione eccellente.
Al contrario Piastri è scivolato leggermente indietro nell’ultimo tentativo del Q3 e un po’ a sorpresa Verstappen ha migliorato notevolmente. Ieri Red Bull aveva affrontato diversi problemi sino a cambiare radicalmente il setup, perché faticava a trovare la finestra di funzionamento ottimale della RB20 su piste con asperità. Invece di inseguire gli avversari, hanno optato per una messa a punto più standard, più rigidità, per abbassare il fondo e massimizzare il grip aerodinamico. Mossa che ha aiutato non molto l’olandese nel raggiungere il suo obiettivo odierno.
Anche la Mercedes ha ottenuto un risultato inaspettato, dopo aver sofferto durante le ultime fasi classificatorie della stagione. La qualifica odierna è stata fortemente influenzata dalla gestione delle gomme, lo abbiamo capito, e la classifica finale è dipesa principalmente da come ogni squadra ha saputo utilizzato le mescole. Il ciclo di isteresi e l’esecuzione corretta del warm-up sono stati decisivi per estrapolare la massima performance, grazie la grado di aderenza raccolto.
Nell’ultimo tentativo, sia Hamilton che Verstappen sono riusciti a far funzionare meglio le gomme rosse, mantenendo la temperatura nei quattro angoli della vettura più a lungo durante il loro giro veloce. Piastri aveva in tasca una prima fila, ma non ha messo assieme tutti i settori. Leclerc poteva finire in sesta posizione senza l’errore in curva 1, ma il potenziale per andare in prima sfruttando al massimo le gomme c’era.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv