giovedì, Settembre 19, 2024

F1, Ferrari: retroscena e dettagli tecnici di una strategia perfetta

Ferrari ha fatto il “servizietto” alla McLaren. In F1, ogni piccolo fattore conta e la gara di ieri lo ha ampiamente dimostrato. Prima di commentare alcuni dettagli tecnici sulla rossa, tuttavia, sono necessarie un paio di riflessioni sulla scuderia di Woking. Il team britannico sembra stia facendo di tutto per complicare la vita al suo (presunto) pilota di punta. Lando Norris, che non può essere definito un super talento, ma al quale, se supportato adeguatamente dalla sua squadra, non mancherebbe proprio nulla per puntare al titolo. E invece no. Con la scusa che i due piloti sono “uguali”, vengono permesse situazioni al limite tutt’altro che positive.

Affossare psicologicamente uno pilota non è mai intelligente, specie se punti al titolo costruttori. Questa volta Norris ha frenato per evitare il contatto con Piastri, accettando il boccone amaro. Alla prossima occasione, invece, il suo comportamento potrebbe essere ben diverso. Evitare lo scontro magari non sarà più la sua priorità. Eventuale contatto tra i due che potrebbe compromettere il risultato. La seconda questione riguarda il titolo piloti. Pare che McLaren non ci creda abbastanza. Eppure farebbe bene a farlo, visto che 25 x 8 fa 200: questi i punti ancora disponibili sino al termine del campionato.

Max Verstappen ringrazia. Tutto sommato era quasi contento, l’olandese. Perché sebbene un sesto posto finale sia un risultato negativo, anche grazie alla Ferrari e alla gestione gara imperfetta della McLaren, Lando ha rosicchiato solamente 8 punti al tre volte campione del mondo e attuale leader della classifica. Chiuso questo tema, passiamo alla rossa. Per una volta, a differenza delle ultime due edizioni il team ha “ceffato” la qualifica e non la gara. La perdita di prestazione in Q3 è dovuta in gran parte al cambiamento delle temperature. Una situazione che Ferrari non ha saputo gestire al meglio.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-23 durante la Q3 del Gran Premio di Monza 2024

E meno male che per una volta il grattacapo si palesa quando non si distribuiscono i punti. Una botta di culo mica da ridere, insomma. Al Cavallino Rampante è andato tutto bene in gara? Possiamo dire di sì, dai. Ciononostante, dobbiamo aggiungere che la squadra ha fatto molto per raggiungere il risultato. La dea bendata non è l’artefice della vittoria di Leclerc. Al contrario, è stato proprio lui, assieme alla scuderia, “l’artigiano” numero 1 di questo trionfo atteso da 5 anni. Era infatti dal 2019 che la rossa non vinceva a Monza, proprio per mano del monegasco che all’epoca bissò la vittoria di Spa della settimana precedente.

F1, GP Monza: Ferrari sapeva già cosa fare con le gomme Hard

Durante le Fp2, il passo gara della rossa con alto carico di carburante era buono. Tuttavia, nella seconda parte dello stint, il degrado era superiore rispetto a quello dei diretti competitor. Questo era il dubbio che non poneva Ferrari come favorite per la vittoria. La storica scuderia italiana ha studiato le gomme alla perfezione, però. Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, direttamente in pista parlando con i tecnici della Pirelli, la rossa ha scelto di mettere maggiormente sotto stress le gomme. Lo ha fatto al fine di raccogliere dati il quanto più veritieri possibile.

Dopo le analisi del caso, simulando lo stint con le hard “al ragno” di Maranello, la scuderia ha capito che era possibile realizzare una sola sosta durante il Gran Premio. Questo aspetto è stata discusso nel briefing della domenica mattina. Una strategia denominata “Plan C“, confermata in radio da entrambi gli ingegneri della rossa. Lo stesso Vasseur ha reso noto che la tattica era già programmata. Noi aggiungiamo un dato, tenendo presente le varie comunicazioni passate sui canali delle monoposto: affinché l’impostazione potesse funzionare, era necessario gestire la vettura con uno stile di guida molto preciso.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrar) percorre la Variante Ascari a bordo della sua SF-24 – Gp Monza 2024

In questo Leclerc è stato strepitoso in quanto, per tutta la corsa, ha mantenuto un handling che ha limitato al massimo il degrado, senza però ridurre troppo il passo. Un “gioco” relativo alle fasi di entrata e percorrenza, gestito in gran parte anche dalle configurazioni pre-mappate relative al differenziale, utili per amministrare la rotazione a centro curva. A questo va aggiunta la scelta del set-up scarico, un fattore che ha permesso alla rossa di avere un guadagno continuo nei tratti ad alta velocità di percorrenza. Ferrari si è superata, perché la cura dei dettagli tecnici ha fatto la differenza. Chapeau, insomma.

F1, Ferrari: la mano di Loic Serra si inizia a fare sentire?

Vasseur ha parlato di rischi calcolati, un concetto già discusso dal francese in tempi non sospetti. Serve una certa “aggressività controllata” per portare a termine determinati obiettivi. Questo è chiaro. Il fatto che Ferrari ci sia riuscita è un grande merito all’impostazione mentale decisa e messa in pratica alla perfezione. Un plauso sincero va necessariamente alla scuderia italiana, spesso molto criticata. Per il resto, c’è rammarico per Sainz. Nel suo caso era meglio non allungare il primo stint con lo spagnolo. Una scelta che nella pratica ha fatto perdere circa 8 secondi di race time all’iberico.

Tempo che alla fine dei conti ha tolto un possibile podio al madrileno, al di là del fatto che, con ogni probabilità, il feeling dell’iberico con la SF-24 non era ottimale come quello mostrato dal suo compagno di squadra. Il 31 luglio abbiamo parlato di Loïc Serra. Sebbene all’epoca non fosse ancora ufficialmente al lavoro per la rossa, in realtà il suo supporto si faceva già sentire eccome. Al giorno d’oggi, aggirare le regole del garden leave non è poi così difficile. Il francese ex Mercedes è un vero esperto di gomme, specialmente nell’interazione dello pneumatico con il resto della vettura.

Ferrari F1
Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari) a colloquio con Loic Serra (Mercedes AMG F1 Team) durante la stagione 2023

Non sembra un caso, quindi, che durante le ultime due gare, dopo la pausa forzata del campionato di F1, Ferrari abbia saputo gestire le gomme a un livello altissimo. A Zandvoort e Monza, il team italiano ha ottenuto buonissimi risultati grazie alla gestione delle coperture Pirelli. Attendiamo conferme sotto questo aspetto già dal prossimo round, il diciassettesimo, nello splendido scenario di Baku. Una pista dove le coperture ricoprono un ruolo di primaria importanza. Dopo una pausa di una settimana, Ferrari tornerà in pista con alcune consapevolezze in più, anche a livello aerodinamico, come il nuovo fondo della SF-24 che pare abbia funzionato come doveva.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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