Singapore, round 17 della F1: il passo gara mostrato da Ferrari nelle Fp2 è buono. Le vetture di Maranello, veloci sul giro secco, non sembrano subire un’eccessiva usura delle gomme con un alto quantitativo di carburante a bordo. Il nuovo bilanciamento aerodinamico della monoposto è subito parso nelle corde di Leclerc, mentre Sainz ha necessitato di più giri per estrarre prestazione. Norris sulla fortissima McLaren MCL38, conferma di guidare una monoposto veloce. Tuttavia, il degrado mostrato dal nativo di Bristol è elevato, a causa della gomma rossa scelta per effettuare la prova high fuel.
Questa decisione di McLaren potrebbe essere stata una prova in vista dello stint iniziale di gara. Questo ricordando che in un tracciato come quello di Marina Bay, il ritmo nella corsa non è poi fondamentale ai fini del risultato. Max Verstappen ed Lewis Hamilton, invece, hanno giocato con velocità nei rettilinei e in curva per nascondere il vero potenziale delle rispettive monoposto. La prestazione dei due è almeno 3 decimi più veloce di quanto rivelano i dati, con valori nel complesso simili a quelli di Norris e Leclerc.
Come si osserva nel grafico i due della McLaren sono i più veloci. Sainz e Leclerc pagano 3 e 5 decimi, rispettivamente, ma, come spiegheremo in seguito, il distacco del monegasco nella realtà è minore. Dai dati telemetrici si nota come Norris fa la differenza principale nel T2. Il duo Ferrari paga una fase di frenata poco efficace e una trazione non all’altezza della MCL38 nel secondo settore. Poi, in approccio alle curve 7 e 10, Norris ritarda l’input sul pedale del freno, guadagnando circa un decimo in ognuna di queste curve, mentre i ferraristi preferiscono anticipare il punto d’inizio della staccata per favorire la fase d’uscita.
L’accelerazione della SF-24 non è buona quanto quella in dote alle McLaren, e i “due Carlo” non riescono a recuperare quanto perso in fase d’ingresso. L’unica zona del circuito dove la Ferrari appare più forte della McLaren sono le prime 3 curve. Probabilmente, i tecnici del team di Woking hanno individuato nella prima parte del circuito la più critica per gli pneumatici. Il veloce cambio di direzione formato da curva 1-2-3 comporta una grossa sollecitazione abrasiva sulla mescola, dovuta agli sforzi laterali che innalza l’immissione di energia termica sul battistrada, aumentandone l’usura.
Red Bull ha spinto poco con il motore motore, elemento che distorce i dati relativi a Verstappen. Lo si nota particolarmente nel rettilineo che porta alla staccata della 16, dove, strategicamente, Max perde in media 10 km/h in termini di EOSS. Solo in questo rettilineo ci sono 3 decimi a Norris, ovvero il distacco riportato in grafica. Anche Mercedes con Hamilton ha usato una tattica simile. Lewis rallentava molto più del necessario in curva 11, con una velocità minima di 8 km/h inferiore rispetto a Lando. Il sette volte campione del mondo lasciava così circa mezzo secondo in sole due curve: 16 e 17.
F1, GP Singapore: Ferrari rallentata da traffico e bandiere gialle
Dando una panoramica più generale, l’andamento cronometrico di Leclerc rappresenta solo parzialmente il vero potenziale del monegasco. Nel 5°, 6° ed 8° passaggio, il ferrarista ha alzato il ritmo a causa del traffico di Bottas e per l’incidente di Russell. Invece, quando ha riavuto strada libera, nella 7ª e 9ª tornata, i tempi sono tornati in linea con quelli di inizio stint. Se consideriamo tutti questi fattori, non è eccessivo definire Charles come il migliore nell’amministrazione delle gomme: tolto il traffico e le bandiere gialle l’usura della SF-24 è praticamente nulla.
Sainz appare più in difficoltà nella gestione del retrotreno. Ferrari, con la nuova ala anteriore introdotta in questo Gran Premio, deve ancora sistemare al meglio il retrotreno. Un messa a punto che favorisce il sovrasterzo, comportamento un po’ indigesto allo spagnolo. Per questa ragione a Carlos sono serviti più giro per raggiungere i lap time del compagno, con un’usura negativa di 2,5 decimi a tornata. Norris ha chiesto troppo alle proprie gomme nei primi due giri. Con la mescola più morbida, l’inglese ha iniziato a subire il decadimento prestazionale al passaggio numero 3: usura media 3 decimi per giro.
Degrado praticamente nullo per Verstappen (linea blu chiara nel centro del grafico). Il campione del mondo ha mantenuto un passo pressoché costante, con un ritmo che in media potrebbe essere di due/tre decimi inferiore per i giri bassi del motore. L’aggiornamento portato dalla Ferrari sembra possa far fare un ulteriore step in avanti alla prestazione delle SF-24. Leclerc, tra i migliori considerando i problemi di traffico e bandiere gialle, ha accettato bene il maggiore carico all’anteriore e lo ha saputo gestire con l’handling. Sainz non è riuscito a comprendere il nuovo bilanciamento della monoposto.
Lo dimostrano anche i 6 decimi di differenza rispetto a Charles nella simulazione qualifica. Lo spagnolo dovrà lavorare parecchio. L’obiettivo è quello di riuscire a estrapolare la prestazione mancante rispetto a Leclerc. Potrebbero arrivare alcuni ritocchi alla meccanica per migliorare la fase di cornering, dove Ferrari paga ancora qualcosina rispetto a McLaren. Fine tuning sul quale bisogna essere molto precisi, per valutare con attenzione ogni elemento e non prendere una direzione sul setup che potrebbe portare fuori strada la rossa in vista della qualifica.
Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – : Zander Arcari – @berrageiz