Ferrari non è scomparsa dalle Fp3. Le correzioni apportate alla vettura di F1 hanno reso la monoposto super bilanciata. Quello che non ha funzionato è il warm-up delle coperture. Un ciclo di isteresi sbagliato che, ovviamente, ha fatto diminuire di parecchio il grip della SF-24 con le temperature di esercizio lontane dal valore corretto. È difficile stabilire se i ritocchi alla messa a punto della monoposto abbiano in qualche modo contribuito allo scenario osservato nelle ultime libere. Solo i diretti interessati lo sanno. In un modo o nell’altro, però, il tempo per recuperare e presentarsi al meglio in qualifica ci sono.
Non è la prima volta che il Cavallino Rampate soffre problemi del genere. Tutti ricorderanno sicuramente il fine settimana del Canada. Oppure, senza andare troppo indietro, pensiamo al Gran Premio del Belgio dove, sino alla Q2, la numero 16 ha fatto fatica a passere il taglio. Poi, nell’ultima parte della sessione Leclerc ha azzeccato il warm-up e come per magia il rendimento si è alzato sino a conquistare addirittura la pole. Resta da capire come verrà amministrata questa situazione dalla scuderia italiana. Contesto di certo non semplice che però non condanna in automatico il team di Maranello.
Singapore è una pista atipica. Percorso cittadino dove non è semplice centrare alla perfezione tuti i dettagli. Tra l’altro, l’importanza della griglia di partenza è cruciale, in quanto chi scatta davanti ha ottime chance di vincere considerando la difficoltà nei sorpassi. Ferrari lo sa e proprio per questo deve fare di tutto per giocarsela ad armi pari con la McLaren. Non riuscirci sarebbe una grande beffa, in quanto sul piano tecnico la SF-24 in versione Singapore ha dimostrato di avere le potenzialità per vincere. Non ci resta che attendere gli eventi e vedere cosa succede.
F1, GP Singapore Q1: Ferrari lavora per sistemare il warm-up delle gomme Soft
Tutto è pronto per l’inizio delle qualifiche. All’interno del box Ferrari si distingue un certo chiacchiericcio mirato agli ultimi dettagli. Anzi tutto diamo un’occhiata alle condizioni meteo della notte di Singapore: 29,5 °C la temperatura dell’aria, 32,2°C quella dell’asfalto. Umidità al 80%, 1,1 Km/h l’intensità del vento che soffia da sud. La bandiera è verde, i ferrasti sono in macchina pronti a scendere in pista. Arriva il segnale, si accendono motori e via per questa prima sgambata sull’asfalto malese. Per questo run le due rosse montano un set di pneumatici cerchiati di rosso.
Parliamo della gomma che ha messo in forte difficoltà il Cavallino Rampante nell’ultima parte delle Fp3. Sarà pertanto interessante capire se da subito il team ha capito come gestire questo fattore. Nell’outlap si usano parecchio i freni posteriori per scaldare il retrotreno. Warm-up che deve essere espletato alla regole. Leclerc si apre in radio e parla appunto di questo aspetto, sostenendo che le gomme erano troppo fredde nelle Fp3. Bozzi suggerisce di frenare molto forte nella tornata di preparazione. Poi si passa alla mode push, vediamo che succede.
Leclerc chiude un giro molto pulito per poi passare a un doppio cool down lap. Sainz invece commette un errore alla 1 e preferisce alzare il piede per riprovare il passaggio dopo. Anche Carlos mette assieme un buon giro. Ambedue i ferraristi pagano parecchio nel T1. Pare che curva 7 sia un punto dove le rosse soffrono di più. Durante il secondo tentativo arriva una sbavatura di Charles nel T2 che ovviamente rallenta il monegasco. Anche in T3 non è perfetto. Ciononostante migliora il suo crono. Peccato per gli errori perché la prestazione era forte.
Leclerc decide e chiede di amministrare al meglio la stabilirà della vettura alla 13, andando ad agire sul brake balance. Mossa accordata dal team. Per quanto riguarda lo spagnolo va registrato un giro non eccellete che comunque ricalca quello precedente. Ameno per ora pare che il problema gomme non si sia presentato. Se così fosse sarebbe un gran respiro di sollievo per la scuderia di Maranello. Le due SF-24 tornano in garage, in attesa di capire se i riscontri cronometrici sono sufficienti per passare il taglio. A quanto pare non è così perché ambedue le rosse tornano in pista.
Ancora Pirelli cerchiate di rosso nuove. C’è un po’ di traffico in pitlane ma dopo una manciata di secondo i ferraristi possono tornare a calcare l’asfalto di Marina Bay. Si procede con il medesimo warm-up usato il precedenza, più aggressivo di quello osservato nelle libere. Un solo tentativo dove i “due Carlo” passano il taglio. Tuttavia mentre Charles può abortire, l’iberico è costretto a concludere la tornata dove compete un errore alla 13 che gli costa almeno 3 decimi. Buoni segnali anche sino ad ora non è ancora chiaro il reale passo della SF-24 in qualifica.
F1, GP Singapore Q2: Ferrari spinge e non è troppo lontana dalla vetta
Una breve pausa e si torna a spingere. A quanto pare, con le condizioni attuali della pista pare che l’overheating possa essere tenuto sotto controllo. Per farlo si deve gestire al meglio una certa tendenza sovrasterzante che la rossa sta mostrando sino ad ora in qualifica. La Q2 ci fornirà senza dubbio dei riscontri più fattuali in tal senso. Durante l’outlap si procede più lentamente rispetto a prima. Pare che la temperatura più alta dell’asfalto possa aiutare in tal senso per centrare la corretta finestra di utilizzo delle coperture. Mode push all’ultima curva e via per il primo tentativo.
Per questa prima sgambata, la rossa sceglie di montare su ambedue le vetture un treno di compound Soft usati. Leclerc con le scrub riesce a posizionarsi tra le due McLaren. Davvero un buon passio per il monegasco che sebbene commetta qualche sbavatura, riesce comunque a spremere bene la SF-24. Più in difficoltà il madrileño che mostra una confidenza più bassa con la sua vettura rispetto a quella del compagno. Si torna pertanto in garage dove arriva un ritocco sull’ala anteriore della numero 55: “point 1 up“. Nessun modifica invece per Charles.
All’interno dei box i ferrasti studiano accuratamente la telemetria. Mossa assai utili per capire i punti della pista dove alzare il rendimento per il prossimo run. I meccanici montano un set di Pirelli a bada rossa nuovo di pacca su ambedue le rosse che, qualche minuto più tardi, abbandono la corsia box. Solita storia per scaldare le gomme che in questa fase della qualifica non sembra dare troppi problemi alla storica scuderia italiana. Sainz deve migliorarsi perché sino nota che sino ad ora non è riuscito a sfruttare al massimo tutto il potenziale della sua auto.
Si parte con il giro per entrambi dopo aver inserito la mode push, all’intero di uno scenario prestazionale che non dovrebbe prevedere impedimenti particolari dal traffico. Charles mette assieme una tornata molto buona, con una sola sbavatura nel T3. Un decimo perso in questa circostanza. Si piazza alle spalle di Verstappen prendendo il terzo posto a solo 1 decimo dal leader Norris. Peggio Sainz che si becca quasi mezzo secondo. Pare che la qualifica sarà molto tirata sino al termine, con diverse scuderie che cercheranno sino all’ultimo di lottare per il vertice.
F1, GP Singapore Q3: Ferrari
L’ora di fare davvero sul serio è arrivata. Resta da capire chi si è tenuto ancora qualcosa nel taschino, pronto a sfoderare la prestazione massima. Il favore del pronostico va a Lando Norris, sempre il più rapido sin dalle Fp3. Il britannico sta sfruttando al meglio la sua MCL38, vettura completa e davvero competitiva in questa pista. Dopo l’ennesima beve sosta in garage i motori della rossa tornano ad accendersi. È il momento di tirare fuori tutto quello che si ha, insomma. Le due Ferrari escono da box. Lo fanno ancora con le mescole Soft, in questo caso con un treno nuovo.
La concentrazione è massimo, manco a dirlo. La temperature dell’asfalto è aumentata di due gradi rispetto all’inizio della qualifica. I ferrasti sono impegnati nell’outlap che in questo caso torna ad essere abbastanza rapido. Charles prende traffico e quindi preferisce rallentare un po’ per poi tornare ad accelerare nel T3. Proprio mentre il monegasco aveva superato curva 3 deve rallentare perché il suo compagno perde il controllo dell’asse posteriore in curva 18. Lo spagnolo sbatte contro le barriere e sfascia il retrotreno della sua SF-24. Un bel casino, insomma.
In radio gli viene confermato che le sue mescole erano ancora troppo fredde. Una vero peccato perché l’iberico della rossa sarà costretto a partire dalla decima posizione. Resta da capire l’entità dei danni e se sarà necessario cambiare la trasmissione della SF-24 numero 55. Ci vuole un po di tempo per rimuovere la numero 55 dalla pista e permettere agli steward di pulire la pista dai detriti per poi sistemare le barriere. Parliamo di circa 15 minuti di bandiera rossa. Quanto tuto è sistemato l’unica Ferrari torna in pista. Lo fa con le gomme Soft nuove.
Quando mancano soli 3 minuti resta solo il tempo per mancare un crono. Ci si gioca tutto “one shot” come dicono gli inglesi. L’outlap del monegasco segue i dettami di quelli precedenti. Leclerc prende spazio per cercare di tagliare il traguardo con le gomme il più possibile in temperatura. Si nota un certo nervosismo in radio, in quanto la tensione è davvero alta. Charles parte per il suo giro ed esagera portando troppa velocità in curva 1. Questo significa che il tempo viene cancellato e si deve accontentare della nona piazza. Brutta tegola per la rossa che spreca completamente la qualifica.
Nel giro di rientro il ferrarista è molto arrabbiato. Si apre in radio e si sfoga come può. Charles parla di una regolazione che gli ha suggerito il muretto box prima del suo ultimo tentativo che avrebbe complicato le cose. Non si tratterebbe di un fattore legato alle gomme, a quanto pare. Per questo chiede lumi, in quanto sostiene che l’anteriore della sua SF-24 non ha funzionato come dovrebbe. Bozzi cerca di calmarlo e sconsolato sostiene di non avere un risposta in quel momento. Questo il resoconto di una sessione che evidentemente peggio non poteva andare…
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv