Venerdì scorso, la Scuderia Ferrari e l’istituto finanziario spagnolo Santander hanno annunciato la conclusione della loro partnership alla fine della stagione 2024. Questa sponsorizzazione non riguardava solo la F1, ma anche le competizioni GT e le vetture ufficiali impegnate nel FIA World Endurance Championship. Il ritorno della banca spagnola nel 2022 non è stato il primo, avendo già sponsorizzato il team di Maranello dal 2010 al 2017. L’ingresso dell’istituto bancario spagnolo nella massima categoria del motorsport fu inizialmente motivato dal crescente interesse verso la categoria.
In quel caso parliamo fu suscitato dai successi di Fernando Alonso, in particolare quando il due volte campione del mondo di Oviedo fu ingaggiato dalla storia scuderia italiana nella stagione 2010. La presenza di Carlos Sainz al Cavallino Rampante e le nuove sfide di sostenibilità nel mondo dello sport, hanno spinto il colosso bancario a rinnovare la partnership, a partire dal 2022, con un accordo pluriennale del valore di circa 20 milioni di euro all’anno. Il team di Maranello non avrà alcun tipo di difficoltà a sostituire questa significativa sponsorizzazione.
Tuttavia, il legame tra Santander e i piloti spagnoli al volante della Ferrari è sempre stato oggetto di speculazioni e presunte interferenze del partner nelle decisioni sportive della scuderia italiana. A questo punto, risulta più che evidente che il gruppo bancario abbia sempre avuto a cuore il successo dei piloti spagnoli. Non potrebbe essere altrimenti, d’altronde, in quanto un qualsiasi tipo di sponsorizzazione “pretende” ritorno di immagine che possa alzare la popolarità del marchio e, in linea generale, fornire parecchi benefici che possano giustificare l’investimento.
I piloti spagnoli, pertanto, sono sempre stati visti come un potente strumento mediatico: è sempre stata questa una delle ragioni principali della presenza Santander in F1. Nella percezione di molti tifosi della rossa, il “premium partner” avrebbe esercitato influenze all’interno della squadra italiana, affinché i piloti iberici ricevessero sempre un supporto adeguato rispetto ai loro compagni di squadra. Purtroppo, la scarsa lungimiranza strategica della rossa negli scorsi anni ha alimentato queste congetture, con scelte improvvisate e spesso errate che sembravano favorire Carlos Sainz.
Santander saluta Ferrari ma non la F1
Con ogni probabilità il tempismo del comunicato non è stato dei migliori. In effetti, se ci pensiamo bene, diffondere questo comunicato nel bel mezzo del weekend più importante e significativo per la storica scuderia italiana, non pareva affatto il momento migliore. Tuttavia, nonostante le diverse fasi della partnership non siano state accompagnate da successi iridati, sia Ferrari che Santander esprimono la loro reciproca gratitudine per il sodalizio che terminerà il prossimo 31 dicembre. Lorenzo Giorgetti, Chief Racing Revenue Officer di Ferrari, ha dichiarato:
“Con la conclusione della nostra partnership di successo con Santander, desideriamo esprimere la nostra gratitudine per la loro dedizione e collaborazione durante il nostro percorso insieme. Il loro ruolo è stato importante nel contribuire ai risultati che abbiamo conseguito negli ultimi tre anni”. Anche il comunicato del gruppo spagnolo è sulla stessa lunghezza d’onda. Juan Manuel Cendoya, global head of communications, corporate marketing and research di Santander e vice chair, ha sottolineato: “Siamo estremamente grati alla Ferrari per la sua partnership negli ultimi tre anni”.
Poi continua: “Le sponsorizzazioni svolgono un ruolo importante nel coinvolgere i clienti, oltre che nel rafforzamento del nostro marchio, e continueremo a collaborare con una serie di partner negli anni a venire”. Nel messaggio di commiato, il colosso finanziario chiarisce in modo inequivocabile che l’addio alla rossa non rappresenta affatto un addio alla F1. La presenza di due piloti spagnoli e l’imminente Gran Premio di Madrid continuano ad alimentare un grande interesse per la classe regina del motorsport in Spagna, un paese che una volta non seguiva la F1.
Prima dei successi di Alonso era relativamente indifferente alle quattro ruote, preferendo il motociclismo. A questo punto, si aprono diverse opzioni per Santander. Potrebbe continuare a supportare Sainz oppure Alonso almeno fino al 2026. Un’altra opzione potrebbe essere quella di sostenere l’ambizioso progetto Audi a partire dal 2026, diventando il main sponsor della scuderia tedesca. Per quanto riguarda la rossa, gli spazi lasciati liberi dalla banca spagnola saranno presto occupati da altri sponsor, all’alba di un momento storico per l’attenzione mediatica legata all’arrivo di Lewis Hamilton.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv
