McLaren si approccia al round numero 18 della F1 con estrema fiducia. La leadership acquisita nella classifica dedicata ai costruttori, a danno della Red Bull, motiva fortemente la scuderia di Woking. Resta da lavorare sul mondiale piloti, perché sebbene il distacco sia di 59 punti, la possibilità di chiudere il gap è reale. Soprattutto considerando il rendimento “affaticato” di Verstappen. L’olandese sta soffrendo davvero tanto, più di Pérez nell’ultimo GP. In Azerbaijan, l’atteggiamento di Max è parso arrendevole, sia dentro che fuori dalla monoposto. Non è un buon segnale per il tre volte campione del mondo.
La storica scuderia britannica ha capito l’importanza della situazione e farà di tutto per affievolire il morale del talento di Hasselt. Anche a Singapore, la McLaren parte con i favori del pronostico. L’obiettivo, però, all’interno di questo complesso scenario competitivo, è ottimizzare il rendimento e il risultato di entrambi i piloti. Sebbene i punti a disposizione siano ancora molti, infatti, non c’è più spazio per errori come quello assurdo nella qualifica di Baku. È necessaria la massima concentrazione su ogni dettaglio, poiché arrivare al termine del campionato senza centrare entrambi gli obiettivi risulterebbe frustrante.
In questo momento, la rivale più accreditata per la lotta al titolo inerente i costruttori di F1 pare possa essere la storica scuderia Ferrari. Team che durante gli ultimi Gran Premi, dopo la pausa estiva, ha realizzato un salto competitivo parecchio interessante. Senza dimenticare ovviante la Red Bull che, malgrado stia vivendo un momento davvero, complicato, pensa e spera di tornare in auge per la vittoria dal Gran Premio di Austin in poi, dove sono attesi nuovi update che, secondo le parole di Helmut Marko, dovrebbero fornire alla scuderia di Milton Keynes un plus prestazionale molto grande.
F1, McLaren ha tutto per ripetere l’impresa di Baku
Il tracciato di Singapore, con il suo layout cittadino è tra i più impegnativi dell’intero calendario di F1. Caratterizzato da curve lente e tortuose, presenta anche qualche rettilineo che consente alle vetture di toccare velocità considerevoli, specie con le modifiche apportate nelle ultime edizioni. Tuttavia, gran parte della sfida per le scuderie si concentra sulla capacità delle monoposto di affrontare le numerose chicane e pieghe a bassa velocità. L’asfalto del circuito asiatico è relativamente liscio, ma presenta ancora alcuni alcuni bump caratteristici dei percorsi urbani.
Un aspetto che rende complesso mantenere alti i livelli di grip meccanico e di riflesso richiede un messa a punto ottimale dell’auto di F1 per evitare il saltellamento. Data la natura “stop and start” del tracciato, la trazione e la capacità di gestire al meglio i cambi di direzione saranno fondamentali. Dopo la solida performance mostrata a Baku, la McLaren arriva a Singapore con grandi aspettative e, per quanto ci riguarda parte con il favore del pronostico. La chiave del successo in Azerbaijan è stata appunto la trazione, un elemento che sarà decisivo anche a Marina Bay
Le caratteristiche del circuito asiatico, con frequenti accelerazioni in uscita dalle curve lente, esalterà i tratti “endemici” della vettura britannica, che ha fatto grandi progressi su questo fronte. Negli ultimi mesi, infatti, McLaren ha migliorato significativamente il livello di grip meccanico, rendendo la MCL38 più stabile e performante nelle fasi cruciali di ingresso curva, dove storicamente aveva di per sé mostrato già un buon rendimento. In passato, le vetture color papaya soffrivano di una certa perdita di prestazione in uscita dalle varie curve di una qualsiasi pista di F1.
Tuttavia, ma grazie a uno sviluppo costante, in questo momento i piloti riescono a sfruttare al massimo anche questa fase, rendendo la macchina molto più bilanciata. Un altro aspetto su cui la McLaren ha lavorato intensamente è la direzionalità e la precisione del front–end. A Singapore, con le sue numerose chicane e cambi di direzione rapidi la possibilità di avere un anteriore reattivo e accurato sarà fondamentale. La solidità del posteriore, già molto forte in termini di trazione, permetterà di focalizzare la costruzione del set-up proprio sull’avantreno e migliorare la reattività nei punti più tecnici del tracciato.
Dal punto di vista aerodinamico, il pacchetto che la McLaren porterà a Singapore dovrebbe essere molto simile a quello utilizzato in Ungheria, una pista di F1 che in linea generale mostra impostazioni simili in termini di richieste tecniche. A Budapest la McLaren ha trovato un bilanciamento ottimo, che ha portato a una vittoria significativa. Per quanto concerne Singapore, quindi, per le due MCL38 risulterà cruciale mantenere questo bilanciamento, mossa importante per affrontare in maniere efficace i tratti lenti e concettualmente ottimizzare la performance nei settori guidati.
Anche se il tracciato di Marina Bay non presenta molti tratti ad alta velocità di percorrenza, per le varie scuderie le EOSS (End of Straight Speed) non saranno del tutto irrilevanti, specie per le possibilità di sorpasso nei punti dalla pista più rapidi. Tuttavia, ancora una volta, il vero fattore determinante sarà la capacità di scaricare a terra la potenza nei primi metri in uscita dalle curve. La gestione ottimale di questo elemento e il vantaggio di efficienza del sistema DRS, pertanto, potranno dare alla McLaren un vantaggio competitivo, specie in fase di accelerazione.
Autori e grafici: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: McLaren – F1TV
