Il F1, il mini Drs con il quale McLaren ha battuto Ferrari a Baku fa parlare di se. Fatta la legge, trovato l’inganno. Questa è una regola non scritta dei progettisti che, oltre a innovare nei rispettivi ambiti di competenza, abbinano una qualità fondamentale: interpretare i regolamenti. Quasi tutte le monoposto vincenti degli ultimi decenni hanno capitalizzato la performance offerta da geniali intuizioni decisamente borderline rispetto al regolamento tecnico. Dal “Double Deck” della Brabham GP, agli scarichi soffiati della RB7, al sistema DAS Mercedes, solo per citare alcuni esempi.
Nel corso del Gran Premio dell’Azerbaijan, il “mini DRS” della McLaren, così etichettato in quanto aumenta la distanza tra il mainplane e il flap per effetto della piccola rotazione di quest’ultimo, ha sollevato diverse perplessità. A essere sorpresi non sono solo i fan, ma gli stessi addetti ai lavori. La nostra redazione ha interpellato al riguardo uno dei manager della concorrenza, che non ha nascosto lo stupore. La McL38 è un’auto che ha nella duttilità il suo punto di forza, degna evoluzione del progetto tecnico della passata stagione. La McL60 ha iniziato a chiudere il gap con la concorrenza nella seconda parte del 2023.
Tuttavia, aveva nella velocità di punta data dalla forte resistenza all’avanzamento il suo tallone d’Achille. Criticità scomparsa quest’anno, come testimoniano le performance nei circuiti in cui si raggiungono velocità di punta elevate. Per di più la vettura 2023 non era eccezionale nella trazione. Proprio nel lungo segmento del tracciato di Baku, lungo 2,2 km che si percorre a “tavoletta”, la monoposto color papaya di Oscar Piastri è riuscita a resistere alla pressione della Ferrari di Charles Leclerc a DRS spalancato. E la SF-24 ha dimostrato di essere molto competitiva nel tracciato azero sin dal venerdì.
Mentre la Federazione Internazionale sta monitorando la flessione dei flap sull’ala anteriore di tutte le monoposto a partire dal Gran Premio del Belgio, la storica scuderia britannica ha dimostrato che anche sull’ala posteriore è possibile realizzare soluzioni al limite della legalità, perché è bene precisarlo: la monoposto di Woking ha superato con successo tutte le verifiche tecniche imposte dall’organo federale e pertanto, almeno per ora, la soluzione implementata dalla McLaren sino ad ora con grande successo per abbattere al resistenza all’avanzamento è del tutto regolare.
F1, McLaren: la farsa dei controlli “randomici”
La monoposto scelta in modo “casuale” per le verifiche tecniche a valle del Gran Premio dell’Azerbaijan guarda caso è stata la vettura numero 81. Ci riferiamo quindi alla monoposto che ha tagliato per prima il traguardo a Baku: la MCL38 dell’australiano Oscar Piastri. Dando un’occhiata al documento “Post-Race Checks”, scopriamo che sill’auto britannica è stata controllata la conformità delle seguenti aree della monoposto rispetto al regolamento tecnico:
Componenti Impianto frenante anteriore e posteriore
Article 3.13.2 – Drums
Article 3.13.3 – Scoops
Article 3.13.4 – Internal cooling ducts
Article 3.13.5 – Front drum deflector
Article 3.13.6 – Rear drum deflector
Article 8.3 – Compliance di tutti i sensori e attuatori relativi al sistema frenante posteriore
Circuiti frenanti e distribuzione della pressione
Article 11.1 – mode of the system and dimensional design constraints of the master cylinder
Article 11.1 – Meccanismi che potrebbero fornire coppie frenanti asimmetriche sul medesimo asse
Article 11.4 – La pressione delle pinze posteriori non è superiore alla forza applicata sul pedale del freno
Congruenza tra gli schemi forniti come parte della presentazione TD001 rispetto al sistema fisico. Tutti i componenti ispezionati sono risultati conformi ai Regolamenti tecnici di F1 del 2024. Ora a pensar male si fa peccato ma spesso di indovina e la scelta di effettuare controlli invasivi proprio sulla monoposto vincitrice della gara nel bel mezzo del polverone mediatico e’ apparso un goffo tentativo della FIA di mettere la parola fine alle polemiche.
F1. La presa di posizione della Federazione Internazionale
Con una nota ufficiale, l’ente legislativo e regolatore della F1 ha precisato i propri pillars in merito alla flessibilità delle ali: “La FIA sta monitorando attentamente la flessibilità della carrozzeria su tutte le auto e si riserva il diritto di richiedere ai team di apportare modifiche in qualsiasi momento durante la stagione. Tuttavia, se un team supera con successo tutti i test di deflessione e aderisce ai regolamenti e alle direttive tecniche, è considerato pienamente conforme e non verranno intraprese ulteriori azioni.”
“La FIA sta attualmente esaminando i dati e qualsiasi ulteriore prova emersa dal GP di Baku e sta valutando eventuali misure di mitigazione per l’implementazione futura. Questo fa parte del processo standard quando si esamina la legalità tecnica, e la FIA mantiene l’autorità di introdurre modifiche normative durante la stagione, se necessario“. Insomma, la Federazione Internazionale ha puntualizzato che è “sul pezzo” e quanto visto a Baku dovrebbe essere una zona grigia del regolamento che potrebbe essere disciplinata a breve, con conseguente adeguamento dei team rispetto a eventuali future prescrizioni.
F1, Ferrari: Leclerc svela l’irritazione della rossa
Ovviamente la concorrenza McLaren è irretita di fronte a una soluzione che sembra essere ben oltre il limite dell’interpretazione del regolamento tecnico. Questo è quanto recepito durante i giorni seguenti al Gran Premio di Baku dai diretti competitor. Per quanto riguarda il team italiano con sede nella storica Via Abetone Inferiore 4, a rivelare l’irritazione della Scuderia Ferrari ci ha pensato proprio Charles Leclerc nel consueto incontro con i media. Ci riferiamo a colui che ha visto il retrotreno della McL38 per oltre trenta tornate, impazzendo dietro agli scarichi della MCL38.
La grande trazione della McLaren in uscita da curva 16 e l’ala posteriore modificata per offrire questo vantaggio in termini di efficienza, hanno fatto si che il monegasco non abbia mai avuto una chiara opportunità per sopravanzare l’auto inglese. Leclerc ha chiarito il suo punto di vista e la posizione del team: “Se è tutto è legale a posto così, significa che hanno fatto un grande lavoro. Altrimenti… Io non sono la persona giusta per rispondere, Vasseur sa molte più cose sull’argomento. A me hanno detto che è controversa, per usare un eufemismo”. Non proprio dichiarazioni di chi ritiene il caso chiuso…
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari – McLaren – F1Tv