Ennesima prestazione di spessore da parte della McLaren, la quale ha vinto la quinta gara della stagione a Singapore. Il team di Woking ha fatto un sol boccone degli avversari, in primis della Ferrari, accreditata come sfidante prima del weekend, ma incappata in una serie di errori che ne hanno compromesso la competitività, con una qualifica buttata letteralmente nella spazzatura e favorendo così una facile vittoria a Norris.
Per carità, molto probabilmente l’inglese avrebbe comunque vinto senza troppi patemi, anche perché il passo dimostrato in gara ha fatto capire come non ce ne fosse per nessuno, nemmeno per un Verstappen tanto forte quanto in possesso di una monoposto che non gli consente al momento di giocarsi la prima posizione. E’ come se i ruoli si fossero invertiti, d’un colpo passi dal dominio assoluto a una estenuante rincorsa.
C’è anche da considerare l’ottima prestazione maturata da Oscar Piastri: il talentuosissimo australiano è arrivato terzo dopo una qualifica deludente e che non gli ha permesso di partire meglio della quinta posizione in griglia. Poco male, perché con in punti conquistati a Singapore, il team di Woking allunga e non poco nei confronti di una Red Bull che deve fare nuovamente a meno di Perez, decimo e anonimo per tutto il weekend, e di una Ferrari che si fa male letteralmente da sola pur avendo il potenziale per marcare a uomo Norris e compagnia cantante.
Sembra però questione di tempo prima che la Scuderia di Maranello riesca a sorpassare la squadra di Milton Keynes nella classifica costruttori, ma purtroppo dovremo aspettare un mese prima di avere risposte, vista la nuova pausa prima del rush finale di questa stagione che incredibilmente ci sta regalando emozioni a mai finire.
McLaren, tutto su Norris
La vittoria della McLaren e di Norris a Singapore è avvenuta praticamente in scioltezza: il pilota inglese ha imposto subito un ritmo fortissimo, in controtendenza con le ultime gare di Marina Bay, dove il leader andava con un passo molto più lento per preservare gli pneumatici, e tutti gli altri dietro ad accettare questa situazione. Era un’opzione anche in questa occasione, ma Lando bramava questa vittoria, voleva dominare come per larghi tratti è successo anche a Zandvoort, voleva dimostrare di essere il più forte sulla macchina migliore della F1.
Effettivamente è stato così, anche se in un paio di occasioni ha rischiato di sfasciare la sua MCL38 al muro, forse perché spingeva troppo, oppure per qualche calo di concentrazione che obiettivamente non ci si può permettere a questo punto della stagione, specialmente su una pista che non perdona come Singapore. Anche perché, caro Lando, se ieri non finisci la gara, Verstappen vince tappa e molto probabilmente mondiale, quindi occhio.
“E’ stata una prestazione incredibile da parte del team – ha detto Lando -. La macchina era fantastica, quindi ho potuto spingere al massimo. Siamo stati veloci per tutta la gara e alla fine mi sono concentrato per arrivare fino in fondo. È stata comunque molto dura, con alcune situazioni fin troppo al limite. Molto facile bloccare le gomme, cosa che mi è successa un paio di volte, ma ho spinto perché volevo avere il massimo vantaggio possibile. È bello avere anche Oscar sul podio. Ha guidato bene e abbiamo ottenuto molti punti, un ottimo modo per ringraziare il team per il duro lavoro”.
McLaren, il talento di Oscar Piastri
Il talento di Oscar Piastri è stato evidente anche nella gara di ieri. Pur non vincendo, è stato autore di un paio di sorpassi all’esterno ai danni dei due piloti della Mercedes. E’ vero, aveva un vantaggio di gomma e di macchina non indifferente, ma ha un punto di forza impressionante, ovvero la frenata, perché l’australiano chiude il sorpasso alla fine, in fase di staccata, e spesso e volentieri all’esterno, ne sa qualcosa anche il buon Norris. Insomma, con un po’ di costanza in più nella fase centrale del campionato, oggi sarebbe stato forse lì a giocarsela con Verstappen e il compagno di squadra. Adesso, obiettivamente, sembra troppo tardi per qualsivoglia rimonta.
“È stata una grande gara e un bel recupero dopo le qualifiche di ieri, quindi tornare sul podio è un ottimo risultato – dichiara Piastri -. Avevamo una macchina davvero veloce e una strategia efficace per superare le due Mercedes, e una volta raggiunto il terzo posto, c’era un grande distacco da colmare, quindi ho preferito non prendere troppi rischi. La macchina ha funzionato benissimo per tutto il weekend, permettendoci di portare a casa ottimi punti. Un grande grazie alla squadra per il duro lavoro. Ora ci prendiamo una breve pausa e poi torneremo a lottare ad Austin”.
La McLaren ha in tasca il campionato costruttori: due piloti contro uno in ogni weekend fa tutta la differenza del mondo, e adesso il vantaggio su Red Bull e Ferrari è rispettivamente di 41 e 75 punti, con sei weekend ancora da disputare e tre Sprint Race. Per carità, tutto è ancora possibile, ma sarebbe grave perdere questo tipo di vantaggio. Con un Piastri che, a questo punto, è chiamato ad aiutare Norris ove possibile, anche il titolo piloti, distante 52 punti, non è così utopistico.
Bisogna però essere perfetti da ora in poi e non lasciare nulla al caso, perché Verstappen ha dimostrato anche a Singapore che, pur avendo una vettura difficile da guidare, performa da campione quale è. La pausa sarà lunga e i team porteranno sviluppi, l’attesa per la parte finale della stagione crescerà di settimana in settimana.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: McLaren Media Centre