La McLaren ha sicuramente la miglior macchina in questo momento della stagione 2024 di F1. La squadra di Woking ha ormai agganciato la Red Bull nella classifica costruttori, distante solo otto punti, mentre nel mondiale piloti, Norris è a -62 dal leader Verstappen. Nonostante il distacco possa sembrare ampio, il divario tecnico tra la RB20 e la MCL38 al momento lo è altrettanto, e per questo motivo il britannico fa benissimo a credere ancora nella possibilità del titolo.
Un qualcosa che anche il team stesso dovrebbe capire: sì, perché la squadra inglese non sta facendo niente di concreto per aiutare il suo primo pilota nella corsa all’iride. Badate bene, con questo non vogliamo giustificare le imprecisioni di Norris degli ultimi mesi, e sono tante per chi vuole ambire a qualcosa di grosso, ma forse il fatto stesso che la McLaren non lo stia mettendo nelle giuste condizioni, lo sta mettendo più in ansia del dovuto.
Lando non è affatto tranquillo, ogni volta sembra subire una pressione più grande del dovuto, non si gode i momenti di gloria come la vittoria in Olanda, e per un motivo o per un altro, non riesce mai a concretizzare le partenze dalla pole position: persino a Zandvoort è riuscito a farsi passare da Verstappen, poi però ha potuto vincere, dando 23 secondi al pilota della Red Bull, perché in possesso di un mezzo decisamente superiore.
McLaren, tante incongruenze interne
In casa McLaren quindi c’è qualcosa che non va, ma anche le dichiarazioni dell’ultimo weekend e quelle post gara non trovano punti di incontro, anzi pare la fiera delle contraddizioni perenni: Piastri che prima si mette a disposizione per aiutare il compagno se la squadra lo chiede, ma è evidentissimo che questa indicazione non sia arrivata, visto l’attacco all’arrembaggio dell’australiano alla Roggia nel corso del primo giro.
Il team principal Andrea Stella, bravissimo finora per carità, non sembra avere il polso della situazione in questo momento: dopo la gara vinta da Leclerc a Monza, l’ex ingegnere della Ferrari, nativo di Orvieto ha fatto intendere come la McLaren debba mettere Norris nelle giuste condizioni per tentare quantomeno di detronizzare Verstappen dopo tre anni di mondiali vinti consecutivamente.
Una situazione che obiettivamente doveva essere messa in chiaro molto prima, anche perché Piastri, fortissimo e molto probabilmente anche più talentuoso di Lando stesso, ha un ritardo importante in campionato, ma fino a quando non viene “frenato” dalla squadra, perché mai dovrebbe tirarsi indietro? Giusto quindi il suo attacco e sorpasso alla Roggia, anche perché nessuno è stato danneggiato, nel senso che le due McLaren non si sono buttate fuori a vicenda.
McLaren, Zak Brown ribadisce le regole Papaya
Questo però vuol dire come a Woking non abbiano ancora bene in mente cosa vogliano fare da grandi, e anche le recenti dichiarazioni del CEO Zak Brown, lasciano intendere come al momento gli ordini di scuderia non siano del tutto contemplati: “Oscar ha fatto una mossa aggressiva dopo una partenza fantastica da parte di entrambi, ed era quello che speravamo, anche perché volevamo che si mettessero a ventaglio così da non far passare nessun altro”.
“Lando è stato colto di sorpresa dalla mossa di Oscar, ma ne discuteremo internamente nel team. Le regole Papaya sono chiare, ovvero puoi gareggiare con il tuo compagno di squadra, anche duramente, ma in maniera pulita e senza scontrarsi, ed è quello che è successo a Monza. Sorpasso aggressivo del quale parleremo, ma dimostra rispetto, anche se per noi al muretto box è stato un po’ snervante”.
“Entrambi vogliono vincere, e poi noi crediamo sempre nei due numeri uno, è nella storia della McLaren, lo abbiamo visto anche con Senna e Prost. Vanno d’accordo tra loro. La cosa più semplice per Lando sarebbe stata quella di scappare via così da non mettere il box in una posizione scomoda e prendere decisioni difficili. Sia io che Andrea affrontiamo tutto questo gara dopo gara”.
Insomma, da queste ultime parole sembra quasi che la colpa sia stata di Norris, che per carità, può avere una sua logica nel momento in cui l’inglese fosse a conoscenza della gara libera tra lui e Piastri, e tutto fa credere che fosse così, ma torniamo al punto di partenza: la McLaren non lo sta aiutando, non lo tiene tranquillo perché non mette a Piastri un freno che, a questo punto del mondiale, può avere una sua logica nella lotta al titolo.
Pur portando un nome storico, a Woking molto probabilmente devono crescere sotto questo punto di vista, bisogna essere più cinici. Dall’altra parte invece, Norris deve darsi una svegliata ed essere più forte anche di se stesso, perché con questo atteggiamento non solo non vincerà il mondiale, ma Piastri rischia seriamente di scavalcarlo nelle gerarchie da qui ai prossimi anni.
Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Immagini: McLaren Media Centre