Con la vittoria di Oscar Piastri a Baku, la McLaren sale a quota quattro affermazioni stagionali, due per pilota, ma soprattutto si issa al comando della classifica costruttori. Era ormai solo questione di tempo prima che il team di Woking riuscisse a superare una Red Bull allo sbando da mesi, e che ieri ha provato a giocarsi il podio con un ottimo Perez, poi presosi con Sainz al penultimo giro.
Manca all’appello la prestazione di Verstappen, quinto e superato da Norris, autore di una buonissima rimonta dall’ottava fila fino al quarto posto finale, a dimostrazione di come il divario tecnico tra chi comandava il mondiale costruttori fino a ieri e i nuovi leader sia davvero immenso in questo momento. Il britannico può essere soddisfatto della sua prestazione domenicale, meno se consideriamo la totalità del weekend, vista l’esclusione in Q1 in qualifica.
Probabilmente però, quando gli occhi del mondo sono meno concentrati sulle sue performance, Norris riesce a mostrare il suo talento senza troppe ansie, e in effetti la quarta posizione finale, complice naturalmente lo scontro tra Perez e Sainz a pochi chilometri dal traguardo, non va certamente messa in secondo piano, rosicchiando tre punticini a Verstappen nella lotta mondiale, sì aperta, ma ancora a favore dell’olandese.
McLaren: Piastri il perfetto, o quasi
La McLaren però ha trovato un signor pilota: Oscar Piastri ha condotto magistralmente la gara di Baku dal secondo stint fino alla bandiera a scacchi, aiutato certamente da una vettura “fulmine” in rettilineo, come detto da Leclerc stesso nel dopo gara, ma a pagare, oltre all’undercut quasi vincente ma che gli ha comunque permesso di guadagnare dai cinque ai sei secondi, è quella frenata al limite nel sorpasso decisivo in curva 1.
Sì, è vero, Leclerc ha tenuto la porta spalancata per un evidente errore di valutazione, ma l’australiano si conferma mago nei sorpassi all’ultimo respiro, così come accaduto anche a Monza nei confronti di Norris. Da fuori sembra un ragazzino tranquillo e volto a fare solo il compitino, ma in macchina diventa un animale da corsa, e tenere dietro due piloti come Charles e Perez stesso, ricordiamo vincitore due volte a Baku, l’unico a riuscirci, vuol dire avere talento, sia tecnico che mentale.
“Penso di essere stato vicino alla perfezione – ammette senza mezzi fronzoli il buon Oscar -. Ho commesso un paio di errori, forse, ma tenere un pilota dietro per trenta giri senza sbavature è impossibile, quindi sono soddisfatto della mia gara. Ci sono stati momenti in cui pensavo di essere nei guai per qualche pasticcio, ma anche Charles ne ha fatti, quindi alla fine è andata bene”.
“Forse il vento ci ha creato problemi nello stesso momento, abbiamo sbagliato entrambi alla penultima curva e per un attimo ho pensato di finire contro il muro, ma credo che più di così non si potesse fare. In termini di passo eravamo più forti a Monza, qui un po’ meno, anche se comunque competitivi. Se Charles fosse rimasto davanti, probabilmente avrebbe vinto con un buon margine, quindi questa vittoria l’abbiamo guadagnata con un bel sorpasso e facendo tutto nel modo giusto.”
McLaren detronizza Red Bull e va in testa al campionato
Per Lando Norris la situazione interna alla McLaren non si fa proprio semplicissima: il britannico è sì colui che può insidiare Verstappen in campionato facendo tutto alla perfezione, ma il problema appunto è che di perfetto in questo weekend di difficoltà per l’olandese non è stato fatto nulla. La cosa lampante è come gli abbiano messo accanto un pilota di assoluto talento, e probabilmente l’inglese ha un deficit di bravura nei confronti di Piastri.
L’australiano regge molto meglio la pressione rispetto al compagno di squadra, è un dato di fatto: due vittorie e due secondi posti nelle ultime cinque gare, molte delle quali Norris le ha passate guardando il posteriore della McLaren del compagno di squadra, eccezion fatta ovviamente per Zandvoort. Siamo sicuri che sia Lando il pilota che diventerà campione del mondo con il team di Woking, quest’anno o in futuro? Le gerarchie non sono per nulla chiare nonostante la classifica dica che Lando sia stato nettamente davanti a Piastri per tutto il campionato, ma ora il divario è di soli 32 punti, niente di così incolmabile.
“È un grande risultato per la squadra, con una gara fantastica da entrambe le parti – ha detto Norris sui canali ufficiali della McLaren -. Prima di tutto, complimenti a Oscar per un’altra vittoria, se la merita davvero. Penso di aver fatto una gara eccellente anch’io. Ho ottenuto il giro più veloce e guadagnato molti punti, considerando da dove partivamo, quindi sono molto soddisfatto. Siamo la squadra che ha conquistato più punti oggi, quindi possiamo essere davvero contenti di questo. È il massimo che potevamo fare e abbiamo preso il comando nel campionato costruttori. Un ottimo lavoro da parte di tutti”.
Ebbene sì, la McLaren sorride per essere diventata la nuova leader del mondiale, un qualcosa di pazzesco se pensiamo da dove il team è partito all’inizio del 2023, quando non riusciva nemmeno a superare il Q1 in Bahrain o a finire la gara. Bravissimi tutti, in primis ad Andrea Stella, per il lavoro svolto fin qui. Ora però bisogna mantenersi là davanti e cercare di mettere anche un punto sulle gerarchie, è lo step successivo, ma probabilmente quest’anno, considerando le sette gare che mancano e la vicinanza in campionato, ci sarà un liberi tutti fino a fine stagione, al costo anche di non portare a casa il titolo piloti.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: McLaren Media Centre