sabato, Dicembre 21, 2024

F1, Red Bull: update e comprensione tecnica per “stravolgere” la RB20

Non tutto è da buttare per Red Bull. In F1 vince chi alla fine del campionato fa più punti. Il luogo comune di 11 parole della frase precedente serve per ribadire un fatto: almeno per quanto riguarda la classifica piloti, Verstappen sta ottenendo risultati eccellenti, specie se pensiamo a cosa ha guidato ultimamente. Al Gran Premio di Miami ha vinto Norris, scenario in cui ha debuttato il super pacchetto di aggiornamenti che ha reso la MCL38 la miglior vettura del lotto. In quel frangente del mondiale il distacco tra Lando e Max era di 53 punti, mentre ora è di 52 lunghezze.

Questo significa che, in dodici round del mondiale di F1 2024, malgrado McLaren avesse una vettura superiore alla Red Bull dal punto di vista tecnico, Norris ha recuperato su Verstappen un misero punticino. Senza dubbio molti demeriti vanno ascritti alla scuderia di Woking, spesso incapace di massimizzare potenzialità e risultati per i vari errori commessi. Ma allo stesso tempo va speso un forte plauso verso il talento di Hasselt, che non ha mai mollato e ha ottimizzato al massimo il rendimento della sua R20. Un aspetto che non può essere sottovalutato e “spiega” chi è Max.

Il tre volte campione del mondo di F1 non è affatto contento del suo team. Sa bene che il lavoro svolto durante gli ultimi mesi è insufficiente. Oltre alle solite lamentele in radio, infatti, ci hanno riferito che le “proteste” del leader del campionato hanno riempito diversi briefing durante la stagione in corso, sia in pista che in quelli realizzati in fabbrica. Ma d’altra parte non potrebbe essere altrimenti, perché un pilota del suo calibro non accetta “scenari difensivi” dove l’unica missione è quella di pararsi il culo. A Max interessa solamente vincere ed è per questo che il rapporto con il suo team non è più idilliaco.

Red Bull F1
Max Verstappen commenta le difficoltà sofferte con Christina Horner nel venerdì – Red Bull – GP Singapore 2024

Questo concetto ci porta a ricordare un elemento che abbiamo discusso qualche settimana fa. Ci rifacciamo alla corte spietata dell’Aston Martin verso Verstappen, che di fatto sta provando a convincere Max a cambiare casacca dal 2026. Mossa che gli permetterebbe di raggiungere il suo “vecchio” compagno di merende Adrian Newey e formare nuovamente un duo che potrebbe fare le fortune della scuderia britannica. L’abboccamento c’è già stato ed è chiaro che, all’interno di questo panorama, Red Bull recita un ruolo decisivo nel trattenere l’olandese offrendogli le giuste garanzie. Vedremo.

F1, Red Bull alza compressione tecnica sulla RB20

Max è da sempre un tipo che non le manda a dire. Ha il “bel vizio” di chiamare le cose con il proprio nome, senza perbenismi del cavolo, ignorando la mielosa e inutile pratica del politically correct. Per questo manda al diavolo chi se lo merita e non lesina la parola giusta per definire comportamenti altrui fuori luogo. Idem se deve riservare un commento alla sua vettura, al lavoro svolto o a una precisa situazione in cui si trova. La FIA vuole difendere la propria immagine, lo multa e lo costringe “ai lavori socialmente utili”, come se tale provvedimento potesse cambiare di una virgola il suo modo d’essere.

Diciamo questo perché in radio le oramai famose lamentele di Max, condite da “linguaggio forbito” si sprecano. Una sorta di sfogo che Verstappen usa per sbollire lo spirito. Non sta a noi giudicare il suo operato, e nemmeno quello della FIA. Tuttavia, come “impiccioni” degli on-board, possiamo commentare i grattacapi che ultimamente stanno affliggendo la RB20. Parliamo di una chiara difficoltà a produrre grip meccanico alle basse velocità, in quanto le regolazioni degli schemi sospensivi non sono mai semplici da sistemare. Idem per quanto riguarda il warm-up delle coperture.

Red Bull F1
Max Verstappen (Red Bull) a bordo della sua RB20 – Fp2 – GP Singapore 2024

Il tutto si rifà a una finestra di messa a punto decisamente ristretta, che complica e di parecchio il lavoro in pista di piloti e ingegneri. Red Bull non era abituata a utilizzare determinati range sospensivi e, proprio per questo, ultimamente ha realizzato uno studio preciso su questa tematica. L’obiettivo era quello di comprendere come far funzionare a dovere la monoposto in tutte le condizioni di marcia. Monza, Baku e Singapore: tre tracciati senza dubbio peculiari per le loro caratteristiche, dove in parte era più semplice trovare una soluzione ai problemi (meno in Azerbaijan).

Per questo, Austin sarà cruciale per capire come evolverà la situazione in questa ultima parte del mondiale. Il Gran Premio degli Stati Uniti vedrà Red Bull portare un pacchetto di aggiornamenti importante, una mossa che, secondo quanto stimato sulla carta, dovrebbe fornire un fruttuoso salto di qualità alla RB20. Horner ha parlato chiaro in tal senso: il britannico sostiene che l’approccio usato ultimamente sta funzionando e, come anticipato dalla nostra redazione nella giornata di sabato, Red Bull pare ora in grado di stravolgere il set-up per risolvere un contesto tecnico inefficace.

Alzare la comprensione della vettura di F1 colorata blue racing era il target, in attesa dei prossimi aggiornamenti. Una manovra che ha funzionato alla perfezione a Singapore, dove Verstappen ha trovato la competitività adatta per limitare nuovamente i danni e raggiungere un’ottima seconda posizione finale. Tuttavia, il lavoro da fare è ancora parecchio. A quanto appreso, il pacchetto prevede un ulteriore re-shape del fondo. Ormai, dopo quasi tre stagioni con l’attuale corpo normativo, conosciamo bene l’importanza di questa macro componente in merito al rendimento dell’auto.

Red Bull F1
pance e fondo Red Bull RB20 – GP Monaco 2024

Allo stesso tempo, abbiamo assistito a diversi passi falsi proprio su questo elemento, dove la stessa Red Bull ha sbagliato alcuni interventi. Stessa cosa è successa a Mercedes, Ferrari e Aston Martin. Ecco perché il team, ora diretto tecnicamente da Pierre Waché, si è preso il tempo necessario per studiare il contesto in ogni minimo dettaglio. Un ulteriore errore sugli aggiornamenti sarebbe fatale per il prosieguo del campionato, dove la squadra austriaca deve continuare a difendere il vantaggio nella classifica piloti. Sul mondiale costruttori, invece, pare decisamente più rassegnata…

Autore: Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: Oracle Red Bull Racing – F1Tv

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