Red Bull mette insieme uno 0 e un 5 posto nel round n° 17 del mondiale di F1. Dopo oltre due anni di leadership, la squadra di Milton Keynes ha ceduto la vetta della classifica alla McLaren. Era inevitabile che accadesse, poiché il team di Woking, nonostante alcune defezioni, dispone da tempo del miglior mezzo, mentre la RB20 è in evidente affanno. Tuttavia, il weekend a Baku ha dimostrato che, in particolari condizioni, la monoposto austriaca può ancora competere per le posizioni che contano.
Come previsto alla vigilia, Baku è uno dei tracciati preferiti da Perez, che sia in qualifica che in gara ha annichilito il pluri titolato campione del mondo. L’assurdo incidente tra il messicano e Carlos Sainz nelle battute finali della gara non deve cancellare quanto di buono mostrato da Checo. La sua gara è stata esemplare e, senza la sfortunata collisione a una manciata di giri dal termine, poteva tranquillamente puntare al secondo posto. Con il senno di poi, i giri percorsi alle spalle di Norris dopo il primo pit stop sono frutto di un perfetto gioco di squadra della McLaren.
Mossa che ha consentito a Piastri di non essere sopravanzato dal driver Red Bull. In sintesi, Perez ha dimostrato che, in determinati circuiti e con il giusto feeling, la tanto vituperata RB20 può ancora dire la sua. E Verstappen? Il weekend del leader del mondiale è stato davvero anonimo. Probabilmente una delle peggiori performance del tre volte campione del mondo da diversi anni a questa parte. Il fuoriclasse olandese è sembrato passeggero del suo mezzo. Eppure il fine settimana non era iniziato male per Max, nonostante il suo compagno di squadra fosse stato sempre più brillante.
Secondo il talento di Hasselt, prima delle qualifiche è stata apportata una modifica al setup che ha dato i benefici attesi, rendendo ancora più complicata la gestione del retrotreno. Tuttavia, i segnali di vita messi in mostra da Perez sono fondamentali per sperare di conquistare almeno il titolo piloti. Nell’economia del mondiale piloti, Verstappen ha limitato i danni perdendo “solo” tre punti da Norris, che lo ha preceduto sotto la bandiera a scacchi. Circostanze favorevoli e tanti vincitori diversi stanno giocando a favore del campione del mondo.
Tuttavia, anche gli uomini di Milton Keynes sono consapevoli che i 59 punti di vantaggio su Norris sono davvero pochi in relazione all’attuale livello di competitività del mezzo. Nell’ennesimo back to back della stagione, il Circus farà tappa a Singapore, altro cittadino atipico in cui lo scorso anno Red Bull interruppe la sua imbattibilità. Ci sarà ancora da stringere i denti in attesa della gara ad Austin, dove Red Bull porterà un importante pacchetto di aggiornamenti.
F1, Red Bull: week-end insufficiente nel risultato ma confortante nella prestazione
Per una volta, a mostrare il reale valore della Red Bull è stato Sergio Perez, che resta tuttora l’unico pilota capace di vincere più di una volta sulla pista azera. Ovviamente, l’epilogo della gara è stato devastante per il pilota messicano e per il team, anche ai fini della classifica costruttori. Il sorpasso della McLaren era atteso ma comunque fa male, era ovvio. Il pilota originario di Guadalajara, dopo essere stato convocato dagli steward insieme a Carlos Sainz, ha spiegato di essere chiaramente deluso dall’esito finale della gara con zero punti in carniere.
Essere coinvolto in un incidente con Sainz era l’ultima cosa che desiderava. Nonostante la delusione, Perez si è detto soddisfatto del suo ritmo a bordo della RB20, che lo stava portando a giocarsi la vittoria dopo mesi di anonimato. Finalmente, aggiungiamo noi. Feeling completamente opposto per il tre volte campione del mondo di F1, che, nonostante abbia limitato i danni arrivando dietro a Lando Norris, non è stato mai in grado di lottare per qualcosa di più importante della zona punti. Il fuoriclasse olandese ha spiegato che le modifiche apportate alla monoposto prima della qualifica non hanno funzionato.
In particolare, Max ha lamentato problemi di bilanciamento sull’asse posteriore della sua vettura. Posteriore che, in alcune circostanze, si alzava quasi come un kart in determiniate curve. Il tre volte campione del mondo ha accettato il risultato della pista senza lanciarsi a andare a particolari nervosismi. Lo ha fatto dichiarando che come squadra si vince e si perde tutti insieme. La solida prova di Perez ha mostrato che il potenziale c’è, ed è questo il solo aspetto positivo che Verstappen intende considerare nel frustrante weekend in Azerbaijan. Sotto con Singapore adesso, tutta un’altra storia.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Oracle Red Bull Racing – F1Tv