sabato, Settembre 21, 2024

F1, GP Singapore: Red Bull rivoluziona il setup sospensivo in vista delle Fp3

Red Bull scivola nel caos a Singapore. Una frase che in F1 nessun pilota vorrebbe ascoltare, perché non c’è nulla di peggio che guidare una vettura che non sta in pista. Verstappen è un grandissimo pilota, con ogni probabilità il migliore che attualmente “abita” la griglia. Tuttavia, il suo talento non basta per garantire una performance sufficiente, perché la RB20 ha un sacco di problemi. Le sue parole nelle consuete interviste del venerdì, dopo aver disputato le due sessioni di prove libere, non lasciano alcun dubbio in merito. L’olandese è preoccupato e non poco.

Il nativo di Hasselt sostiene che la sua Red Bull non ha grip, fattore fondamentale su un circuito cittadino come quello di Singapore. Ha descritto la sensazione alla guida come un “continuo scivolare” in ogni singola curva. Max afferma che la RB20 non ha sofferto particolarmente i bump della pista, ma proprio per non patirli, la messa a punto scelta dai tecnici non funziona. Verstappen chiama all’ordine il suo team, perché si deve necessariamente fare qualcosa per cambiare nettamente la situazione. Restano ancora le Fp3 per modificare la messa a punto dell’auto, infatti, prima della qualifica.

La sessione classificatoria a Marina Bay conta quasi più della gara. La sua importanza si rifà alla tattica che solitamente si utilizza durante la corsa di F1: chi gira primo in curva 1 inizia a fare il suo passo senza spingere troppo, conscio che subire un sorpasso è praticamente impossibile. Ecco che le posizioni sulla griglia assumono un’importanza cruciale e, proprio per questo, Red Bull deve concentrare tutti i suoi sforzi esclusivamente sul giro secco. In questo momento difficile la squadra non può e non deve pensare anche al passo, che a Singapore non ha un’importanza rilevante.

Red Bull F1
Max Verstappen (Red Bull) a bordo della sua RB20 – Fp2 – GP Singapore 2024

L’inquietudine di Max è palese. Osservando il linguaggio del suo corpo si nota una certa tensione. Nervosismo che il tre volte campione del mondo di F1 cerca di tenere dentro, ma che, in qualche modo, fuoriesce tramite le risposte e l’aura di negatività che esprime il suo sguardo. Ma l’olandese non vuole arrendersi e suggerisce qualcosa di drastico per l’ultima sessione di prove libere. Gli esami al simulatore della notte hanno portato consiglio, si spera. Il rendimento della RB20 era in effetti troppo brutto per essere vero, addirittura inferiore rispetto a quello della “cugina” Racing Bull.

F1, Gp Singapore: Red Bull testa nuove configurazioni aero-meccaniche sulla RB20

Sembra che Pérez, in questa “valle di lacrime” Red Bull, si adatti meglio alla situazione. Magari è solo l’impressione o semplicemente una stupidaggine di chi sta scrivendo. Tuttavia, il messicano originario di Guadalajara pare sapersi muovere meglio nel pantano in cui la squadra è bloccata. Forse Sergio è più abituato a convivere con i problemi? Chissà. Fatto sta che nelle Fp2 il suo rendimento è migliorato e, in linea generale, le sensazioni a bordo della sua RB20 sono state migliori rispetto a quelle di Verstappen. A questo punto, il quesito urge: ma che diavolo sta succedendo alla scuderia campione del mondo?

Abbiamo osservato con perizia tutti gli on-board della Red Bull durante le prove libere. Come risultato, non possiamo far altro che dare ragione a Max, perché in effetti il livello di aderenza della RB20 mostrato in ambedue le sessioni di F1 era davvero scarso, specie nelle fasi di cornering alle basse velocità. Questo aspetto ha fatto perdere tanto tempo nell’arco del laptime. Frazioni di secondo che se ne vanno e, sommate assieme, abbassano notevolmente il riscontro cronometrico. Per di più, c’è da aggiungere un fatto abbastanza grave: la mancanza di grip si è palesata su entrambi gli assi della vettura.

Red Bull F1
Sergio Perez (Red Bull) a bordo della sua RB20 – Fp2 – GP Singapore 2024

Come sappiamo, alle basse velocità l’aerodinamica inficia in percentuale minore sul rendimento della monoposto. In altre parole: più scende la velocità di percorrenza, più la spinta verticale generata dal fondo e dalle ali è bassa. Per questo si ricerca un grip meccanico che però, nel caso della RB20, è parso davvero carente durante le prove libere del venerdì asiatico. Questa grave insufficienza ci suggerisce che il set-up sospensivo sia tutt’altro che centrato, senza dimenticare, ovviamente, l’importante supporto delle gomme all’interno di questo scenario. Il ciclo di isteresi non ha funzionato.

La Red Bull non riusciva proprio a centrare la corretta finestra di funzionamento dello pneumatico, con una chiara asincronia sugli assali della monoposto: anteriore freddo e posteriore in overheating, nulla di peggio può succedere a una F1 quando scende in pista. Per questo il malcontento in radio sul canale della vettura 1 era la prassi, ieri. Le sospensioni della RB20 non sono riuscite a far lavorare a dovere le gomme. La vettura era troppo rigida, ma purtroppo, alzando le altezze da terra, di riflesso i bolidi austriaci non riescono a funzionare come dovrebbero.

Un circolo vizioso dove la Red Bull è la socia numero 1. In questo momento delicato, pare che al reparto che si dedica alla dinamica del veicolo manchi il bagaglio tecnico per gestire la situazione. Un know-how assente o in gran parte limitato, in quanto le monoposto di Milton Keynes non hanno feeling con determinate altezze da terra. La squadra è però concentrata per risolvere almeno parte dei problemi, perché la McLaren vola e Norris sembra parecchio in palla in questo fine settimana. Weekend in cui l’inglese vorrebbe rosicchiare parecchi punti a Max nella classifica mondiale dedicata ai piloti.

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Max Verstappen sfreccia a Marina Bay a bordo della sua Red Bull RB20 nelle Fp2 – GP Singapore 2024

Secondo le informazioni racimolate dalla nostra redazione, a margine di una chiacchierata con alcuni tecnici di F1 in pista, Red Bull testerà nuove configurazioni sospensive che ha studiato nel campo ipotetico durante le ultime ore. L’obiettivo è quello di regolare il fondo e stabilizzarlo, per poi lavorare sull’amministrazione delle mescole. Il tutto per sbloccare la performance inespressa, perché, sebbene il team sia in netta difficoltà, non dimentichiamoci che la RB20 è pur sempre un’ottima vettura se gestita nella maniera corretta. Attendiamo per saperne di più per valutare il lavoro del team.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: Oracle Red Bull Racing – F1Tv


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