sabato, Dicembre 21, 2024

FIA, smacco alla Red Bull: McLaren e Mercedes conformi al regolamento

Le gerarchie in F1 sono cambiate: la Red Bull ormai da qualche mese non è più la dominatrice assoluta nel Circus, ce lo dicono i risultati e le prestazioni in pista delle singole vetture. I top team sono quattro, la McLaren svetta su tutte al momento, mentre Ferrari e Mercedes si giocano il ruolo di seconda forza a seconda delle caratteristiche delle singole piste o delle condizioni meteo particolari che spesso cambiano radicalmente le performance delle monoposto, ormai super sensibili a qualsiasi variazione sia essa meteorologica che di asfalto.

Prendiamo Monza per esempio: nel complesso, Ferrari e McLaren si sono equivalse, con il team di Woking probabilmente una mezza spanna sopra, non così tanto quindi da fare una differenza sostanziale nel complesso, ma comunque la MCL38, quantomeno fino a quando si era a parità di condizioni, gomme e soste, andava un filino meglio della SF-24 nel passo gara di domenica. Poi vabbè, Leclerc e la Scuderia di Maranello si sono inventati una magia, ma questa è un’altra storia.

Red Bull Mercedes
Carlos Sainz (Ferrari) impegnato a Monza

Questa generazione di monoposto è talmente sensibile che basta veramente un nulla per cambiare le gerarchie in pista, anche inaspettatamente: prendiamo la Ferrari a Zandvoort: fino a sabato il buio più totale in termini di performance, domenica invece quello scatto improvviso che ha permesso a Leclerc di andare sul podio tenendosi dietro Oscar Piastri su una monoposto, la MCL38, decisamente più competitiva di quella colorata di rosso.

Red Bull vuole vederci chiaro

Chi non ci ha capito più nulla negli ultimi mesi è certamente la Red Bull. La squadra di Milton Keynes, coincidenza vuole, ha iniziato a perdere colpi da quando è stata ufficializzata la separazione consensuale con Adrian Newey. Da quel momento in poi la direzione tecnica, anche ufficialmente, è stata data in mano a Pierre Waché, che insomma, pare abbia combinato più disastri che altro.

In fabbrica c’è sicuramente un po’ di tensione, raffigurata anche nelle parole del team principal Christian Horner, che nel weekend di Monza ha fatto capire come ci sia tanta preoccupazione per gli ultimi risultati. Specchio, probabilmente, dei casini accaduti all’inizio di questa stagione e che pian piano sono stati assorbiti tanto da inficiare anche nelle prestazioni di Max Verstappen, il quale non riesce a vincere una gara dallo scorso 23 giugno a Barcellona.

Red Bull Mercedes
Max Verstappen (Red Bull) – Gp Monza 2024

Da quel momento in poi sono salite ufficialmente alla ribalta McLaren e Mercedes. Le due scuderie hanno vinto cinque delle sei gare successive, eccezion fatta appunto per Monza, grande acuto della Ferrari e di Leclerc. Nelle ultime settimane però, il team di Milton Keynes ha messo sott’occhio le due M, specialmente per quel che riguarda le ali flessibili, un discorso sì vecchio, ma sempre attuale volendo.

La FIA “nemica” della Red Bull

A Monza, tempio della velocità, questo fenomeno è stato ovviamente più accentuato nei lunghissimi rettilinei del tracciato del parco brianzolo, e la squadra austriaca ci ha voluto vedere chiaro, nonostante la FIA abbia un continuo monitoraggio live di questo particolare con delle telecamere applicate appositamente per far sì che nessuno sgarri. E infatti, la Federazione ha rispedito al mittente le nuove accuse della Red Bull.

In un comunicato infatti, la FIA ha spiegato come il controllo delle ali anteriori sia scrupoloso in ogni weekend di gara, e parliamo di conformità delle superfici e delle deflessioni. L’organo competente ribadisce assiduamente come tutte le ali anteriori di tutti i team di F1 siano al momento conformi al regolamento tecnico 2024.

Red Bull Mercedes
Un dettaglio dell’ala anteriore di Lando Norris (McLaren) a Monza

Effettivamente, la Mercedes e la McLaren hanno prodotto delle ali anteriori innovative, con una sorta di doppia flessione: dapprima si vede una piega dei lembi, successivamente invece, l’ala ruota attorno all’asse orizzontale, e questo non è stato digerito dalla Red Bull. La Federazione però ha detto che prima del 2025 non ci saranno dei cambiamenti, e a Milton Keynes quindi, al momento, dovranno farsene una ragione.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari – Red Bull Content Pool – Mercedes AMG F1 Team

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