giovedì, Ottobre 31, 2024

F1, Ferrari: tabù Sprint Race da sfatare per il mondiale costruttori

La scuderia Ferrari arriva in Brasile, round n° 21 della F1 2024, con il morale alle stelle grazie alla duplice vittoria tra Texas e Città del Messico. Entrambi gli alfieri del Cavallino Rampante sono in fiducia e finalmente riescono a esprimere il loro potenziale grazie a una monoposto all’altezza del blasone del team italiano. La crescita prestazionale nell’ultima parte della stagione è un dato molto incoraggiante anche in chiave 2025. Tuttavia, il presente impone di alimentare le ambizioni con un’altra performance positiva sul tracciato di Interlagos per chiudere nel migliore dei modi l’ennesimo tripleheader stagionale.

Il mondiale costruttori è un obiettivo realistico, in considerazione anche della maggiore consistenza dei piloti di rosso vestiti rispetto ai colleghi della McLaren. La ventunesima tappa del mondiale si svolgerà secondo il format sprint, che prevede una sola ora di prove libere, seguita da sessioni che mettono in palio una posta elevata, sia per la gara del sabato che per quella della domenica. Lo scorso anno, nonostante la SF-23 fosse tutt’altro che una vettura competitiva, negli Sprint weekend, soprattutto Leclerc, riuscì a essere molto competitivo in diverse circostanze nelle gare sulla distanza di 100 km.

Ferrari F1
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 – Sprint Race Stati Uniti

Nonostante la formula sprint sia stata introdotta dalla massima categoria del motorsport nel 2021, e siano stati disputati ben 16 sprint weekend con altrettante gare da 100km in F1, nell’albo d’oro della specialità non è ancora iscritto il nome della storica scuderia modenese, al pari di Hamilton, mai vincitore nella gara del sabato. Un tabù che poteva essere sfatato quest’anno, in ragione della maggiore competitività della vettura di Maranello. Nonostante Max Verstappen abbia avuto modo di esprimere la sua repulsione per tale format, in più riprese e senza peli sulla lingua, ne è di fatto il mattatore con ben 11 affermazioni.

In questa particolare classifica lo segue, udite udite, il finlandese Valtteri Bottas con due successi a bordo della Mercedes quando militava tra le fila della scuderia di Brackely. Oscar Piastri, Sergio Perez e George Russell completano il ristretto novero dei vincitori della “garetta” del sabato, come viene spesso etichettata in modo dispregiativo da molti spettatori della F1. Al netto del valore tecnico della contesa, i punti in palio non possono essere “snobbati”, né da chi lotta per il titolo piloti né dai team impegnati nella sfida per conquistare il mondiale riservato ai costruttori.

Ferrari F1
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 durante il Gran Premio del Messico edizione 2024

F1, Ferrari: il momento giusto per invertire la tendenza

In questa stagione di F1, il progetto tecnico della SF-24 è stato concepito per garantire una gestione degli pneumatici più redditizia sulla distanza dei 300 km nella consueta gara domenicale. Questo imprinting ha forse penalizzato la velocità sul giro secco, magari pure volutamente, nonostante al volante della rossa ci sia uno dei migliori interpreti della qualifica dell’era moderna della F1, un certo Charles Leclerc. Per cercare di vincere anche nella gara sprint è essenziale partire nelle primissime file, in quanto si tratta di una sfida in cui i piloti non sono obbligati a gestire le gomme.

Possono infatti permettersi il lusso di mettere alla frusta le coperture senza temere un improvviso crollo prestazionale. I 30 punti in palio nelle prossime due sprint race per i primi due classificati, potrebbero essere decisivi nella sfida tra il Cavallino Rampante e il team di Woking. Contrariamente a quanto accadeva in passato, l’iride riservato ai costruttori è motivo di prestigio per le scuderie e non è più un premio di consolazione per chi non è riuscito a vincere il titolo piloti. Del resto, l’epopea Ferrari a cavallo del terzo millennio, è iniziata nel 1999 proprio con la conquista del titolo costruttori, dopo sedici anni dall’ultimo mondiale. Che fatica…

Quest’anno ricorrono proprio 16 anni dall’ultimo titolo riservato ai team, conquistato dal Cavallino Rampante giusto sull’asfalto di Interlagos, in una domenica dal sapore dolceamaro, per la bruciante sconfitta di Felipe Massa quando mancavano poche curve per il trionfo totale. Il Brasile potrebbe essere davvero il crocevia delle ambizioni iridate del leggendario team italiano, e il successo non può prescindere dalla prima agognata vittoria nella gara, in programma sabato mattina sul tracciato di San Paolo. La Ferrari ci crede e farà di tutto per essere competitiva anche nella Sprint Race.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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