domenica, Dicembre 22, 2024

F1, Ferrari: il cambio di visione che ottimizza il livello della SF-24

Ferrari voleva mostrare i muscoli ieri? Non era questo l’obiettivo del round n° 21 della F1 targata 2024. L’inizio scintillante deriva dalla voglia di fare bene e dalla capacità della rossa di presentarsi in pista subito competitiva, caratteristica ritrovata dopo l’arrivo del nuovo fondo a Monza. Un venerdì particolare in quanto, la Federazione Internazionale in collaborazione con la Pirelli, fornitore unico di pneumatici, ha deciso di “obbligare” team e piloti a provare le coperture in vista della stagione 2025 durante le Fp2. Un test su pista necessario per alzare il know-how sulle future mescole italiane.

Il programma era diviso in sezioni, assegnando a ciascun pilota una gomma specifica. Era prevista una sorta di mini-regolamento sul carburante da imbarcare, sia per il giro secco che per le simulazioni high fuel. In entrambi gli scenari competitivi, la rossa ha prevalso sugli avversari. Tramite le nostre consuete analisi sulla Ferrari, abbiamo messo sotto la lente di ingrandimento le performance del team di Maranello. Prestazioni davvero incoraggianti che, a quanto sostengono i diretti interessati, in questo caso Carlos Sainz, hanno ancora margine di miglioramento.

Ferrari ha cercato di seguire la falsa riga di Austin, studiando una messa a punto di base che potesse ottimizzare il rendimento nelle sezioni medio-lente della pista. Da questo punto, come è successo in Texas, la storica scuderia ha cercato di migliorare l’auto nelle curve più rapide, aspetto su cui la rossa non è ancora al top. In F1 la parola compromesso è sempre presente: la rossa ha ricercato l’equilibrio della vettura, e tra le due sessioni di ieri ha realizzato lo step competitivo atteso. Venerdì più facile per Sainz, che si è trovato da subito a proprio agio con la SF-24.

Ferrari F1
Carlos Sainz (Ferrari) – GP Messico 2024

Più difficile per Charles, che oltre a saltare la prima sessione di prove libere per lasciare spazio alla giovane promessa Oliver Bearman, molto sfortunato per l’incidente con la Williams di Alexander Albon, ha sofferto qualche problema di adattamento alla pista. Il monegasco è comunque rimasto molto positivo nel suo intervento davanti ai microfoni. La ragione è chiara: sebbene il ferrarista non sia riuscito a spremere al massimo le sue prestazioni, ha comunque saggiato le potenzialità della numero 16. Ferrari non ha portato nessun aggiornamento in Messico, ma continua a spingere forte.

F1, Ferrari lavora per ottimizzare il rendimento della SF-24 e vincere la corsa

L’unica novità per la rossa riguarda il cofano motore: tante aperture in stile branchie di pescecane per migliorare la refrigerazione. I tecnici hanno scelto questa soluzione per essere sicuri di poter beneficiare al massimo della power unit 066/12. Il tutto senza incappare in problemi di affidabilità che, a livello potenziale, potrebbero fermare la vettura italiana in pista. Tra le altre cose, il supposto deficit in merito all’efficienza aerodinamica per via dei diversi “louvres“, presenti sull’engine cover, pare proprio non abbia intaccato la capacità della SF-24 di fendere l’aria, mantenendo un livello di drag davvero buono.

Tuttavia pare decisamente più saggio attendere le sessioni di F1 odierne per saperne di più. Questo perché solamente quando tutti spingeranno al massimo sul propulsore endotermico avremo un dato certo. Ferrari ha cambiato mentalità sotto vari aspetti durante l’attuale campagna agonistica. Leclerc ha sottolineato a più riprese quanto sia buono il lavoro sotto traccia di Frederic Vasseur all’interno della Gestione Sportiva. Non è solo una questione di fiducia ma di conoscenza dei propri mezzi. C’è poi una questione che da qualche settimana a questa parte ha raggiunto l’apice della maturità.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) aggredisce i cordoli a bordo della SF-24 – Fp2 – GP Messico 2024

Ci riferiamo alla voglia di dare il massimo sempre e comunque in gara. Per questo la qualifica viene sacrificata in parte, per alzare e non di poco le possibilità di vincere la domenica. La SF-24 non è la migliore nelle curve rapide e in appoggio. Ma chi se ne frega se poi, sulla distanza dei 300 km, come successo ad Austin, fa il “culo a stelle e strisce” al resto dei competitor. Il Cavallino Rampante è stato parecchio scaltro sotto questo aspetto. Come sappiamo, tanta benzina a bordo implica una gestione dello pneumatico, mossa che di fatto abbassa le velocità di percorrenza in curva, specie in quelle veloci.

Proprio su questo punto Ferrari ha ragionato per ricercare una messa a punto di base effettiva. Lo ha fatto in Texas, dove in gara, nel T1, tutte le monoposto erano costrette a gestire le gomme. Elemento che livella le prestazioni nelle “esse” e soprattutto elimina il deficit di prestazione che la rossa soffriva in queste curve rispetto a Red Bull e McLaren. Una mossa intelligente che di fatto va a massimizzare il rendimento della rossa sulla distanza dei 300 km. Una presa di “coscienza tecnica” che nasce dal bagaglio sviluppato in F1 di recente dagli ingegneri.

Grande merito va pure ai “due Carlo”, capaci di adattarsi, malgrado abbiano uno stile di guida differente, alle caratteristiche imposte da un set-up più “smart” ma al contempo maggiormente complicato in alcuni punti della pista. Il solco per il Gran Premio del Messico è stato tracciato. Ieri, come detto, Pirelli ha recitato il ruolo da protagonista. Per questo attendiamo le Fp3 per avere conferme più probanti sulla bontà della configurazione scelta dalla rossa. Terza sessione di prove libere dove pure le altre scuderie inizieranno a fare sul serio, specie Verstappen, bloccato dai problemi sulla power unit, ieri.

Ferrari F1
vista aerea della Ferrari SF-24 di Carlos Sainz – Fp2- GP Messico 2024

McLaren resta una vettura molto forte. Per di più, ha installato un nuovo fondo modificato in varie parti. Secondo la scuderia di F1 con base a Woking, la macro-componente rispecchia in pista i valori forniti dal simulatore. Questo sebbene, almeno nella giornata di ieri, questo step competitivo supposto non sia ancora emerso. Forse perché le vetture color papaya si sono volutamente nascoste? Chissà. Ferrari non si fida però e, a ragion veduta, ha lavorato per assumere un altro passo in avanti e corroborare le scelte effettuate sulla messa a punto. Stasera, dalle 8 in poi ora italiana, ne sapremo qualcosa di più…

Autore: Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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