Ferrari è pronta per il weekend di F1 numero 19. Un fine settimana dove la rossa otterrà finalmente le informazioni utili per validare in modo definito il lavoro svolto con gli ultimi aggiornamenti. Una SF-24 che deve capire a che livello si trova rispetto agli avversari, in una pista dove il compromesso aero-meccanico è senza dubbio molto più complicato rispetto alle recenti uscire. Inoltre c’è la Sprint Race. Questo significa che le prove libere da tre diventano una. Sessanta minuti per sistemare al meglio la vettura e poi via con il parco chiuso sino a dopo la mini gara di 100km.
Il team di Maranello nutre ancora un obiettivo: continuare la lotta per il mondiale costruttori. Target parecchio difficile da raggiungere anche se la matematica, almeno per il momento, non condanna la rossa. Per il resto si tratta di dare comunque il meglio in questo fine settimana di F1 che apre l’ennesimo triple header stagionale. Sarà interessante capire il programma di lavoro della rossa. Tutto è pronto. I ferraristi sono a bordo delle vetture e attendono solamente il semaforo verde. Gli ultimi dettagli vengono chiacchierati con gli ingegneri prima di passare all’azione.
Tramite gli on-board potremo notare l’aeroelasticità delle ali. Come sappiamo la Federazione Internazionale ha inasprito e non poco i controlli, inserendo più sensori e una telecamera dedicata per filamenti le componenti in questione. Cercheremo pertanto di capire se la flessione è cambiata. Diamo un’occhio alle temperature. 25,5 °C la temperatura dell’aria, 39,2°C quella dell’asfalto. Umidità al 53%, 1,8 Km/h l’intensità del vento che soffia da sud.
F1, GP Stati Uniti 2024 Fp1: Ferrari studia la SF-24 con le gomme Hard
Le due rosse non perdono tempo e appena possono scendono in pista. Lo fanno ambedue con le mescola Hard, gomme che servono a mantenere condizioni di marcia costanti, assai utili per verificare alla perfezione la bontà del lavoro svolto in fabbrica al simulatore. Durante l’outlap le due SF-24 effettuano diversi test a velocità costante per raccogliere dati relativi alla resistenza all’avanzamento dell’auto con il sistema DRS chiuso. I “due Carlo”, dopo aver portato in temperature i compound si lanciano per il primo giro lanciato. Tornata che ci offre la possibilità di realizzare la prima considerazione.
La SF-24 pare piuttosto rigida con una ride height piuttosto ridotta. Lo notiamo nel primo settore quando affronta lo shake dove il bilanciamento non è ancora perfetto ma pare comunque buono. C’è molto traffico e la pista pare piuttosto verde, quindi queste informazioni vanno prese con le pinze. Tuttavia pare che la rossa abbia un atteggiamento come al solito sovrasterzante. Sino ad ora non è arrivato nessun commento in radio, con i due piloti della Ferrari impegnati a “capire” al meglio la monoposto. Abbiamo notato qualche indecisione nel T2, dove prendere l’apice delle curve non è stato sempre facile.
Al momento sembra essere questa la zona del tracciato dove la rossa fatica di più. Sebbene sia stato fatto un discreto lavoro sull’asfalto i bump restano. Per quanto concerne il bouncing possiamo dire che tale fenomeno sia sotto controllo. Parlando della terza e ultima parte della pista statunitense, l’handling delle due vettura italiane va definito più che buono. Un primo approccio interessante, senza dubbio, al quale vanno sommate ulteriori informazioni per essere più precisi. Il primo stint finisce dopo una ventina di minuti, poi, dopo una breve pausa ai box si torna a fare sul serio.
Le gomme per la seconda sgambata sono sempre le stesse, Pirelli a banda bianca. A quanto abbiamo capito durante la pausa in garage sono arrivate alcune regolazioni sospensive sulle due auto. Tra i due ferraristi è Sainz a scendere per primo in pista. Lo segue a ruota Leclerc qualche minuto più tardi. Dopo aver messo nuovamente in temperatura le mescole si parte ancora una volta con il giro lanciato. Le vetture modenesi sembrano avere un comportamento ancora più lineare rispetto a prima, nonostante utilizzino lo stesso set di mescole Hard usate.
F1, GP Stati Uniti 2024 Fp1: Ferrari detta legge con le gomme Soft
Dopo aver testato la rossa nuovamente sul giro secco parte una mini simulazione passo gara con altro quantitativo di carburante a bordo. Facciamo una precisazione sulla guida: Carlos si mostra decisamente più pulito alla guida. Meno correzioni per lui, mentre il monegasco ci ha fatto vedere più nervosismo al volante. Tornando all’handling, possiamo di re che essenzialmente la Ferrari pare abbia un buon assetto di base che offre la fiducia necessaria ai piloti per spingere. Dobbiamo però ricordare che, finite queste prove libere si passa subito alla qualifica.
Durante gli ultimi dieci minuti della sessione entrambe le Ferrari tornano a calcare l’asfalto con le Pirelli cerchiate di rosso, le gomme Soft per intenderci. Per portare a dovere le gomme nella giusti finestra di funzionamento sono due le tornate da spendere. Dopodiché Sainz si lancia e di fatto ottiene il miglior riscontro cronometrico. Il suo handling resta parecchio pulito e lo si nota, appunto, nei riscontri cronometrici. Leclerc ancora più irruente, fattore che lo fa sbagliare nel T3 dove alza il piede.
Per entrambi scatta un doppio cool down lap per poi lanciarsi nuovamente per l’ultimo tentativo. L’iberico non riesce ad abbassare il suo tempio, cosa che invece fa Charles posizionandosi in seconda piazza, alle spalle del madrileno di soli 21 millesimi. Osservando i settori scopriamo che nonostante il tempo migliore, la numero 55 non marca nessun best sector dimostrando quindi di essere rapido l’ungo l’arco di tutto il tracciato. Non è affatto semplice capire cosa succederà in qualifica, ma la rossa sembra avere le carte in regola per giocarsi la prima fila mi qualifica.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV
