domenica, Dicembre 22, 2024

F1, Ferrari ha un importante tabù da sfatare. Ecco quale

Ferrari, come le altre scuderie di F1 sta affrontando la lunga sosta assai diversa da quella già imposta nel mese di agosto. In queste settimane, i team stanno lavorando alacremente per finalizzare gli ultimi aggiornamenti alle rispettive monoposto. Questo prima di affrontare al meglio della situazione l’ultimo stint della campagna agonistica 2024. Sei gare ancora da disputare, con la presenza di sei Sprint Race, dove le squadre sono chiamate a migliorare le proprie prestazioni, perché le specifiche finali potrebbero già integrare soluzioni dei progetti tecnici della prossima stagione.

Non è affatto un mistero che il mondiale 2025 sarà molto particolare, in quanto dal prossimo gennaio sarà possibile iniziare la fase di design delle monoposto 2026, che saranno molto diverse da quelle attuali. Pertanto, è verosimile che diverse scuderie si presenteranno ai nastri di partenza del prossimo campionato con logiche evoluzioni delle attuali vetture. Difficile ipotizzare, infatti, che una scuderia faccia all-in sul prossimo anno sacrificando tempo e risorse alla vigilia della nuova rivoluzione regolamentare. Quindi occhio ai rapporti di forza nell’ultimo scorcio di questo mondiale.

Dopo gare atipiche come Monza e i cittadini di Baku e Singapore, la F1, tra meno di tre settimane, farà tappa sul circuito permanente di Austin. Tracciato che ha quasi sempre premiato il miglior progetto tecnico. Per la Scuderia Ferrari sarà un banco di prova attendibile per valutare la bontà degli aggiornamento introdotti a Monza, Singapore e quelli che sono attualmente in “lavorazione” a Maranello. Il Cavallino Rampante non ha capitalizzato il suo potenziale su due piste, sulla carta favorevoli, vedendo affievolire il sogno iridato, almeno per quel che concerne il titolo costruttori.

Ferrari F1
la nuova ala anteriore della Ferrari SF-24 al Gran Premo di Singapore edizione 2024

La matematica non condanna la storica scuderia italiana. Il nostro amico Leo Turrini pensa che la faccenda non sia ancora chiusa in tal senso, se la rossa avrà la capacità di presentarsi in Texas con un salto di qualità. Tuttavia la sensazione è che per gli uomini diretti da Frederic Vasseur l’obiettivo più importante da conseguire in questo finale di stagione sia la capacità di poter lottare per il successo, indipendentemente dalle caratteristiche delle piste di F1. In sostanza, ambire a quella duttilità che consente alla McLaren MCL38 di essere dominante su ogni tracciato e in qualsiasi condizione.

F1, Ferrari: il pragmatismo di Leclerc e i tabù da sfatare

Al pari del mondiale 2022, la Ferrari ha dilapidato il potenziale del mezzo attraverso il quale avrebbe potuto conseguire più successi. Due anni orsono, affidabilità e strategie discutibili vanificarono il grande potenziale della F1-75. L’affidabilità della SF-24 è stata sinora buona ma non eccellente. Per di più, il team italiano ha pagato pesantemente leggerezze durante l’esecuzione del fine settimana di gara. Un grande spreco in virtù di un complessivo equilibrio tra i top team senza precedenti. Mai prima di questa stagione, infatti, quattro team avevano vinto più di due gare nel corso di una modale di F1.

La matematica tiene ancora in gioco Charles Leclerc, che tuttavia è molto realista in merito alle proprie chance di conquistare la corona iridata in F1: “Alcuni tracciati atipici da Monza ci hanno fatto apparire competitivi e spero che possa accadere anche dopo Singapore. Ma dobbiamo avere le giuste aspettative senza cercare una performance che non è nelle possibilità del mezzo. Stiamo comunque continuando a lavorare sullo sviluppo e sta andando bene”. Insomma, inutile intestardirsi nel cercare di sovraperformare su quei circuiti nei quali il mezzo non può esprimersi ad alti livelli.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) nel weekend del Gran Premio di Singapore 2024

Ciononostante, il pilota monegasco conferma che lo sviluppo della SF-24 procede correttamente. Un grande sospiro di sollievo, considerando che il team modenese ha vissuto un lungo passaggio a vuoto proprio a causa dell’update introdotto in Spagna. Ci riferiamo al fondo della Ferrari che ha significativamente penalizzato la curva evolutiva della monoposto modenese. Stanno per arrivare tracciati storicamente ostici per la scuderia italiana. Nelle piste di Austin, Messico (nuovo layout), Qatar e Abu Dhabi, infatti, la rossa ha vinto solo una volta, nel circuito texano, grazie all’ultimo acuto di Raikkonen in F1 nell’oramai lontano 2018.

Questo dato evidenzia anche il pessimo trend delle scorse stagioni, in cui lo sviluppo delle rosse veniva congelato con netto anticipo rispetto alla concorrenza. Ora pare proprio che non sarà più così, e la Ferrari è chiamata almeno a lottare per la vittoria nelle ultime tappe della stagione. Per farlo, sono in arrivo diversi aggiornamenti. Non parliamo di rivoluzioni, ma di piccole novità che andranno a correggere alcune problematiche tecniche emerse negli ultimi mesi. Update che dovrebbero affinare concetti già funzionanti, come ad esempio l’ultima versione del fondo e l’ala anteriore.

Invertire un trend negativo sarà possibile anche grazie alla base che Ferrari, come altre scuderie di F1, sta cercando di costruire per l’anno prossimo. Un mondiale in cui la rossa non ha la minima intenzione di recitare il ruolo di comparsa. Se, come detto, l’attuale campionato è stato di fatto compromesso dal “buco prestazionale” di tre mesi maturato dopo la tappa spagnola, queste ultime sei gare reciteranno un ruolo decisivo per il futuro della Ferrari. Sappiamo che, dal Gran Premio del Messico in poi arriverà un’ulteriore decisione in merito.

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Frederic Vasseur, team principal della storica Scuderia Ferrari – GP Olanda 2024

Vasseur non vuole mollare il titolo costruttori, dato di fatto da lui stesso ribadito in più occasioni. Ciononostante, il team sta pensando alle tattiche migliori per dedicare più tempo al progetto 677, la Ferrari SF-25, che, per volontà del presidente John Elkann, dovrà essere una vettura in grado di giocarsi ambedue i titoli iridati. Ancora sei gare, quindi, che saranno anche utilizzate per studiare concetti importanti, perché, sebbene restare “appesi” ai sogni sia importante sino a quando la matematica non condanna, è pur vero che utilizzare bene le risorse nei prossimi mesi potrebbe costituire un beneficio futuro cruciale.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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