giovedì, Novembre 21, 2024

F1, Ferrari: temperature di esercizio cruciali per vincere in Messico

Ferrari parte davanti a tutti e anche per questo vuole vincere. In F1 tagliare il traguardo per primi non è mai semplice, anche se la vettura a disposizione è molto buona. Per questo, oggi, non sarà certamente una passeggiata trasformare la strepitosa pole position di Sainz, in quello che sarebbe il quinto successo nella campagna agonistica 2024. Un mondiale partito bene che però ha subito una frenata repentina, a causa dell’errato aggiornamento al fondo della SF-24. Un update che di fatto ha distrutto completamente le velleità del Cavallino Rampante.

Il team di Maranello ci crede. Le insidie saranno parecchie nella corsa centroamericana, perché il tracciato che sorge a Città del Messico non facile da affrontare sulla distanza dei 300 km e fischia. In primo luogo la partenza. Dalla linea di meta a curva uno, il tutto ad alta velocità di percorrenza è parecchio lungo. Questo significa che partire per primi non sempre è un vantaggio. Basti ricordare le varie edizioni anteriori dove, in diverse occasioni, scattare alle spalle dei competitor si è trasformato in un chiaro benefico potendo surclassare chi al sabato era stato più bravo.

Questo aspetto va senza dubbio considerato. Sainz lo sa, e non ne ha fatto mistero nelle consuete interviste del dopo qualifica, davanti ai microfoni dei media. La SF-24 ha dimostrato di essere molto rapida in rettilineo e Carlos è convinto di potere tenere dietro gli avversari. Questo il primo obiettivo, anche considerando che Norris e Verstappen saranno più concentrati nella loro lotta e di fatto hanno parecchio da perdere. Un errore da parte loro potrebbe essere fatale. Per questo l’aggressività dovrà essere controllata, senza eccedere dai limiti alzando troppo i rischi.

C’è anche una nota triste che l’iberico menziona. Riguarda il lavoro che ha svolto nelle ultime quattro annate. Uno sforzo enorme per portare in alto il team sino alla possibilità di lottare per il titolo. Scenario competitivo che secondo il madrileño è oramai maturo e potrebbe materializzarsi la prossima stagione. Mondiale di F1 2025 dove lui non sarà presente, in quanto Ferrari gli ha preferito il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. Non resta altro che ottimizzare il weekend e provare a vincere, allora, sia oggi che nei restanti quattro appuntamenti iridati.

F1, Ferrari studia i dettagli per portare a casa un’altra importante vittoria

Come di consueto, dopo una qualifica, pure Vasseur non si è sottratto alla “pratica microfono”. Il francese predica calma dalla vittoria in F1 targata Austin. Lo fa perché si rende conto che in questo momento la rossa sta andando parecchio forte e la possibilità di battere sempre e comunque gli avversi è tutt’altro che utopia. Per questo la concentrazione deve restare molto alta, per non farsi prendere dall’entusiasmo e non sottostimare alcuni fattori che potrebbero risultare fatali nell’esecuzione della gara. Aspetto che, ad esempio, ha di fatto ha “fottuto” Leclerc nella lotta contro Piastri in Azerbaijan. Ricordate sì?

Ciò malgrado il sempre ilare Fred si congratula con Sainz. Il transalpino non aveva idea che lo spagnolo potesse sfoderare una prestazione del genere, in quanto il passo della qualifica non era così buono come quello mostrato con alto quantitativo di carburante a bordo. Per questo, ricordando che ambedue le tornate dell’iberico erano sufficienti per conquistare la pole, spende un grande plauso per il prossimo pilota della Williams. Le sue parole non si fermano qui, però. Anche il suo pupillo, sebbene non abbia ben figurato tanto quando Carlos, viene infatti attenzionato dal team principal della Ferrari.

Vasseur ricorda un elemento interessante. Anche se Leclerc non era soddisfatto del suo giro, peraltro arrabbiandosi parecchio con se stesso e sfogandosi in radio, la prestazione è molto vicina a quella di Max e Lando. E pure Charles, alla stregua del connazionale, sarà ampiamente in lotta per la vittoria. Questo perché quello che conta in Messico è la capacità di rendimento della monoposto con tanta benzina a bordo, senza dimenticare l’abilità nel gestire la vettura in tali condizioni. Ne parleremo alla fine, però. Prima i ragionamenti di Leclerc.

Il monegasco della Ferrari è d’accordo con Fred. Di fatti, oltre a commentare la sua prestazione e ribadire che il lavoro realizzato non è stato buono, mette l’accento su quello che potrebbe succedere stasera durante il Gran Premio del Messico. Charles enfatizza il suo grande ritmo espresso nelle simulazioni sul passo gara. Un paio di stint, con le Pirelli prototipo 2025, che hanno messo in luce un chiaro fattore. Leclerc non accetta mai la sconfitta e anche per il Messico il suo obiettivo resta il medesimo: vincere. Non vogliamo dire che non ne avrà le possibilità, al contrario le performance ci sono per riuscirci.

Tuttavia il ferrarista avrà un avversario in più a questo giro che si chiama Carlos Sainz. In quel di Austin l’iberico è rimasto fregato in partenza. Bloccato nel primo stint, non ha potuto lottare per la vittoria come avrebbe voluto. Ecco perché a Città del Messico, se il madrileño sarà bravo a mantenere la posizione di partenza in curva 1, questa volta potrebbe essere Leclerc a soffrire il traffico. Tutto questo se naturalmente il valore della rossa sarà superiore a quello di McLaren e Red Bull, aspetto sul quale, al momento, non si possiamo certo mettere le mani sul fuoco. Questo fa parte della bellezza della F1.

L’ultimo ragionamento si rifà all’ubicazione del tracciato. Il fatto che l’aria sia rarefatta incide pesantemente sulla refrigerazione delle componenti interne. Questo significa che seguire da vicino la scia della monoposto che ti precede andrà a creare diversi problemi alla gestione della power unit. Senza contare l’impianto frenante, che sopra te temperature desiderate renderà un incubo le fasi di staccata. Idem per le gomme. Le temperature saranno reciteranno un ruolo curiale a livello strategico, perché stare davanti agli avversari porterà grandi benefici nell’amministrare le vetture di F1.

Autori e grafiche: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv





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