Non manca molto alla 4° Sprint Race della stagione di F1 2024. Una sfida che Ferrari vuole affrontare all’attacco. Si parte dalla seconda fila con Leclerc. Terza posizione che consentirà al monegasco di spingere sin dalle prime curve. Più attardato Sainz che prenderà il via dalla quinta posizione e, come il compagno di squadra, potrà comunque essere aggressivo e provare a recuperare posizioni. La rossa non ha performato al meglio durante la qualifica. Ancora una volta, proprio sul più bello, nella Q3, le due SF-24 non sono state in grado di sfruttare appieno il grip potenziale delle gomme Soft.
Pirelli a banda rossa che hanno aiutato e non poco Mercedes e Red Bull. Non sappiamo nulla sul passo gara. Le poche tornate effettuate durante le Fp1 con alto quantitativo di carburante a bordo non sono nemmeno lontanamente un riferimento. Certo è, malgrado la corsa non sia poi così lunga, che la gestione degli pneumatici relativamente al degrado sarà senza dubbio fondamentale. Chi tra i top team saprà amministrare al meglio questo fattore potrà godere di grandi benefici. Nel T2 della pista texana fa presenza un lunghissimo tratto ad alta velocità di percorrenza.
Questo significa che le possibilità di sopravanzare i rispettivi avversari con l’aiuto dell’ala mobile saranno molte. Il Cavallino Rampante non si pone un obiettivo finale, pensa solo a dare il massimo per poi capire durante i 100km della Sprint Race a che tipo di risultato possa puntare. Diamo un’occhiata alle condizioni atmosferiche: 27,3 °C la temperatura dell’aria, 35,2°C quella dell’asfalto. Umidità al 48%, 2,1 Km/h l’intensità del vento che soffia da sud est. Tutto è pronto e a grigia di partenza sta per “dissolversi” per lasciare spazio al formation lap.
F1, Sprint Race Stati Uniti: Ferrari bilanciata e buon degrado
Ci siamo. Solita manovra di avvicinamento al giro di ricognizioni per le due Ferrari che hanno scelto per lo start di montare le gomme Medium. Parliamo di uno pneumatico che è la giusta via di mezzo tra prestazione e durata. I “due Carlo” curano parecchio l’attivazione delle Pirelli a banda gialla, consci che sarà parecchio importante partire bene in questa mini corsa odierna. Sono due i burnout prima che le due rosse si posizionino sulla griglia di partenza. Si attende solo il semaforo verde. Lo start Ferrari è buono, ciononostante Norris parte a fionda e infila Leclerc.
Il monegasco non ci sta e prova ad attaccare Russell nel T3 anch’egli superato da Lando. Il britannico della Mercedes però si difende bene e Charles è costretto ad accodarsi. Nel mentre alle sue spalle Sainz è parecchio aggressivo e prova l’attacco sul compagno. I due lottano in due circostanze ma Leclerc è sempre bravo a mantenere la sua posizione. Il gruppo è molto compatto perché Verstappen non riesce a prendere il largo. Questa lotta tra le rosse pare stia facendo perdere terreno sui primi tre. Alla fine, al passaggio numero 5 Carlos è molto bravo ad attaccare e passa davanti.
Lo spagnolo è parecchio in palla e dopo aver messo dietro il compagno si lancia all’inseguimento di Russell. Nel mentre Max riesce a creare un cuscinetto su Norris che, a quanto pare, sta lottando e non poco con l’avantreno della sua vettura non perfetto. Sainz sta provando ad attaccare la Mercedes che però, oltre a possedere un’ottima velocità di punta, può utilizzare il DRS “fornito” da Lando. Alla tornata numero 9, su ambedue i canali radio della Ferrari arriva un messaggio molto chiaro: “la gara è ancora lunga, teniamo un po’ di gomma per il finale…“
I ferraristi ne prendono atto e seguono il consiglio. Curva 6 e 16 due zone dove realizzare il tyre saving. Sainz è scatenato oggi e nella prima parte del T3, prendendo fortemente di sorpresa Russell, lo infila senza diritto di replica. Chapeau. Si lancia pertanto all’inseguimento di Norris. Anche Leclerc non si fa pregare troppo e, la tornata successiva svernicia l’inglese della Mercedes in curva 1. Le rosse mostrano un ottimo bilanciamento e il ritmo sembra sufficiente per raggiungere nuovamente la testa della corsa. Tre giri più tardi, quando ne mancano 6 alla fine il recupero è piuttosto lento.
Norris riesce a tenere Carlos fuori dalla zona DRS, mentre Charles si trova oramai negli scarichi del compagno di squadra. Adami avvisa Sainz che ha già collezionato due track limits in curva 20. Per questo li consiglia di fare attenzione per non superare la soglia consentita. Poi, qualche curva più tardi, l’ingegneria di pista dell’iberico si corregge, in quanto gli “strikes” non sono due ma uno solo. Mancano 4 giri e il madrileno non riesce a prendere Norris. Meglio preoccuparsi di chi alle sue spalle si sta facendo vedere negli specchietti: l’amico e compagno di squadra Leclerc.
Quando mancano due passaggi alla fine Lando pare mollare un po’ il colpo e Sainz si avvicina nuovamente. Peccato che per 1 decimo non riesce a prendere il DRS sul britannico. Nel primo settore Norris riesce a prendere un margine sufficiente per non farsi poi attaccare nel T2, mentre nell’ultima parte del tracciato la numero 55 si avvicina parecchio alla MCL38. Quando il tempo sta per terminare arriva il colpo di scena. Lo spagnolo attacca il britannico che si difende ma arriva lungo in curva 1 e blocca sull’anteriore perdendo la posizione sull’iberico della Ferrari.
A questo punto anche Charles parte all’attacco e nell’ultima tornata, nel T3 prova una mossa che Norris capisce chiudendo la porta in faccia al ferrarista. I due arrivano quasi al contatto. La mini corsa finisce qui, con una rossa sul podio in secondo piazza, quella di Sainz che di fatto batte Leclerc. Note positive in vista della gara di domani, perché Ferrari ha dimostrato di avere un ottimo passo e, sulla distanza dei trecento chilometri, anche con una buona gestione del degrado, potrebbe essere in lotta per qualcosa di più della seconda piazza odierna.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv