Mercedes vorrebbe tornare a vincere in F1. Non lo fa da un po’, infatti. Parliamo del Gran Premio del Belgio, dove Lewis Hamilton approfitta della squalifica del compagno per bissare il successo in Gran Bretagna. Da lì in poi, il team non è più stato in grado di giocarsi le proprie carte vincenti nelle primissime posizioni. Uno scenario inatteso, considerando lo slancio che la scuderia tedesca pareva aver preso un’ottima direzione. Le motivazioni sono diverse e le abbiamo riportate sulle nostre pagine durante gli ultimi mesi. Per riassumere, la squadra ha smarrito il corretto punto di lavoro della W15.
Mercedes arriva in Texas con diverse speranze. La squadra diretta da Toto Wolff sta gettando le basi per la stagione 2025, mondiale in cui, esattamente come la Ferrari, cercherà di puntare ad ambedue i titoli iridati. Benché manchino solo sei gare alla conclusione della campagna agonistica 2024, Wolff crede che la lotta al vertice sia ancora una questione da “attenzionare”. Sebbene non possa essere in lizza per i titoli, la possibilità di sommare altre vittorie fa gola, e non poco. L’obiettivo è quello di concludere l’annata in corso al meglio delle possibilità.
Nelle ultime settimane, Mercedes ha lavorato sodo per correggere la sua monoposto di F1. Una W15 che mostrerà diversi aggiornamenti in quel di Austin, sui quali il team ripone parecchia fiducia, oltre a fornire importanti informazioni in merito alla prossima vettura che verrà forgiata nelle fucine di Brackley. Pista americana che il team pluripremiato teme assai, specie se si ferma a ricordare il rendimento non proprio ottimale sciorinato nell’ultima presenza texana l’anno passato. Una sfida per la vettura, ma pure per i piloti, che sono chiamati a dare il massimo per ben figurare.
F1, Mercedes punta sulla ritrovata trazione della W15
Mercedes si presenta la round n°19 della F1 con un quadro tecnico che evidenzia una continua crescita e progressi significativi nel corso della stagione, specie in termini di trazione. Un segnale importante è stato dato a Singapore, dove persino Leclerc ha riconosciuto via radio quanto la W15 fosse migliorata in questo fondamentale. Parliamo di un elemento chiave per essere competitivi nei settori più tecnici e lenti della pista americana. Questo fattore potrebbe rendere la vettura tedesca particolarmente solida nel terzo settore di Austin.
Zona del tracciato dove predominano curve a medio-bassa velocità, condizione che si allinea bene con la filosofia di setup della squadra. La strategia per costruire la messa a punto della monoposto, si concentrerà inizialmente sull’ottimizzazione del bilanciamento nelle curve a bassa velocità. Questo approccio permette loro di “costruire una vettura” che eccelle nei tratti più lenti e tecnici della pista, come appunto il terzo del Texas, per poi adattare il setup meccanico al resto della pista. Ci sono infatti diversi tratti più veloci in cui servono elementi sospensivi più rigidi con minore escursione.
In tale contesto, la W15 dovrebbe essere particolarmente competitiva nei tratti più lenti, dove curve strette e accelerazioni a bassa velocità sono cruciali. Mercedes sembra aver ritrovato fiducia nelle fasi di accelerazione dell’auto, e questo potrebbe renderli davvero solidi nelle sezioni più impegnative del COTA. Tuttavia, in termini di carico aerodinamico, la monoposto presenta ancora qualche limitazione rispetto a rivali come Red Bull e McLaren. La piattaforma aerodinamica è meno deportante e meno stabile, soprattutto quando si tratta di gestire velocità elevate e carichi verticali.
Questo, in altre parole, significa che Mercedes dovrà cercare un compromesso nell’approccio al setup. Per farlo si tratta di bilanciare l’aerodinamica per ottenere un rendimento adeguato. sia nei settori veloci che in quelli lenti. Nonostante queste sfide, la squadra ha fatto notevoli passi avanti nel migliorare il balance generale della monoposto su tutto l’arco della tornata. La W15 pare sia in grado di rispondere molto meglio ai cambi di messa a punto, potenza finalmente seguire una chiara direzione di sviluppo quando si tratta di trovare il giusto equilibrio tra le velocità basse, medie e quelle alte.
Questo aspetto risulterà rilevante in maniera particolare ad Austin, dove trovare il compromesso ideale tra “high and low speed corner” è fondamentale per ottenere un buon tempo sul giro. Rispetto all’inizio del mondiale, la vettura di F1 grigia e intarsiata di nero sa oramai gestisce bene questo tipo di circuiti, dove è necessario bilanciare le diverse esigenze aerodinamiche. I problemi che in passato affliggevano la squadra in termini di equilibrio su queste piste sono stati in gran parte risolti. Mercedes, infatti, crede di aver raggiunto una maggiore capacità di adattamento alle varie fasi del tracciato.
Per quanto riguarda le gomme, la W15 tende a scaldare rapidamente la superficie della mescola. Aspetto che offre un vantaggio nei primi giri dopo la partenza o in seguito ai pit-stop. Attivare le coperture in questo modo, specie la parte superficiale dello pneumatico, garantisce un grip meccanico quasi immediato, che può essere utile per migliorare la trazione e la velocità in curva nei settori più tecnici di un tracciato. Tuttavia, il surriscaldamento della carcassa per la Mercedes è meno uniforme e più lento, il che porta a una distribuzione del calore non sempre ideale durante l’arco dello stint.
Il bilanciamento della temperature è parso in alcune occasioni non proprio perfetto e ha può causato problemi, specie in circuiti ad alte temperature ambientali o con curve veloci che richiedono grande carico laterale come Austin. Quando la carcassa non raggiunge la temperatura ottimale, lo pneumatico fatica a mantenere le prestazioni durante gli stint prolungati, provocando un’usura irregolare. Questo fenomeno è stato osservato in diverse gare per Mercedes, dove la W15 ha mostrato un degrado più elevato rispetto ad altre vetture nelle medesime condizioni.
Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Mercedes – F1Tv