In Texas sono successe altre cose oltre la doppietta Ferrari. Tra Norris e Verstappen la rivalità sembra sempre più a favore dell’attuale campione del mondo, adesso in vantaggio di 57 punti sul pilota della McLaren quando mancano cinque gare al termine di questa entusiasmante stagione di F1. Le due Sprint Race divise tra Brasile e Qatar, potrebbero permettere all’inglese di rosicchiare qualche punto, ma dovrebbe evitare di farsi fregare da Max come accaduto in più di un’occasione in Texas.
Ancora una volta il corpo a corpo tra i due ci ha detto come Lando non sia probabilmente pronto a sfidare l’olandese: la partenza è stata da mani nei capelli, con il britannico risucchiato dalla pole position al quarto posto dopo appena una curva, infilato in maniera elementare da Max in salita, in una classica mossa che tutti sapevano che il pilota della Red Bull avrebbe fatto, tutti tranne Norris evidentemente.
Il fine settimana della McLaren non è partito benissimo: la squadra di Woking, con una sola sessione di prove libere a disposizione è sembrata molto indietro con il set-up della vettura, e infatti la Sprint Race non è andata benissimo. Le cose sono migliorate con il nuovo assetto per qualifiche e gara, e infatti Lando ha conquistato la pole position, salvo poi mandare tutto a quel paese in partenza.
Insomma, quello che doveva essere un weekend volto ad accorciare il distacco con Verstappen, si è in realtà capovolto, con l’olandese adesso in vantaggio di 57 punti rispetto ai 52 precedenti, e questo fa sì che il sogno del pilota inglese stia continuamente scemando, anche e soprattutto per errori suoi. Non è pronto, è ormai evidente, nella sfida con Max.
Norris vs Verstappen: Max manda tutti all’asilo
Il punto cardine della lotta tra Verstappen e Norris ad Austin è stato certamente il duello degli ultimi giri: la gestione della strategia della McLaren, col senno di poi, è stata molto discutibile, visto che sia Lando che Piastri hanno risparmiato più del dovuto le gomme medie, così da avere per la fine della corsa una hard molto più fresca specialmente per battagliare con Max. Ecco, la squadra di Woking, anch’essa molto acerba, si è praticamente disinteressata della Ferrari per andare a marcare esclusivamente il campione olandese.
Mai scelta fu più sbagliata, perché l’obiettivo di Norris non deve essere quello di stare davanti al rivale, ma di vincere ogni gara da qui alla fine della stagione, altrimenti il titolo lo vedrà soltanto col binocolo. Poi va beh, il duello finale ci ha detto nuovamente come Verstappen sia più duro, pronto e smaliziato di Lando, e in tutte le polemiche sui track limits, alla fine, ha avuto ragione ancora una volta il pilota della Red Bull.
Max tira una staccata da paura e accompagna Norris fuori dalla pista, il quale è rientrato davanti in maniera evidentemente scorretta in questo periodo di track limits che ci sta obiettivamente fracassando le palle, ma tant’è. L’inglese doveva avere la lucidità di comprendere di aver fatto una manovra più “scorretta” di quella dell’olandese, e senza che nessuno gli avesse dovuto dire nulla, restituire subito la posizione, così da poterlo attaccare nei giri successivi.
Poi, che la FIA non stia facendo un gran lavoro è sotto gli occhi di tutti: lenta, molto lenta rispetto alla velocità e allo spettacolo che comunque la F1 ci sta regalando. Andrea Stella, team principal della McLaren, ha detto che i commissari hanno rovinato una gara emozionante con le loro decisioni. Dall’altra parte, Verstappen ha risposto a tono senza troppi giri di parole, come suo solito stile, e andando a spulciare queste dichiarazioni, con fatica non riusciamo a dargli ragione. Lando, devi farti più furbo.
“Non ho spinto nessuno fuori, non ci siamo nemmeno toccati – ha detto Max -. Ho cercato di fare la curva, ero al massimo con lo sterzo. Questa è una gara, non siamo all’asilo. C’era uno spazio all’interno e l’ho sfruttato. Quella curva è molto ampia, quindi si può scegliere se andare larghi o rimanere stretti. Ho optato per stare stretto e sono comunque uscito secondo. Ero secondo alla partenza e ho mantenuto la posizione dopo curva 1. Questa volta, naturalmente, c’era Leclerc davanti. Credo che la scelta abbia funzionato, perché lui era più veloce e ha preso subito vantaggio. Da lì ho semplicemente fatto la mia gara”.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: McLaren Media Centre – Red Bull Content Pool
