Red Bull è in forte difficoltà. L’ultimo Gran Premio di F1 ha messo in evidenza come la scuderia di Milton Keynes non sia in grado di farsi valere sulla distanza del 300 km. In qualifica i risultati sono molto buoni, anche grazie alla bravura di Max Verstappen che sciorina talento come se piovesse. Al contrario, con alto quantitativo di carburante a bordo, malgrado i recenti update la RB20 non è all’altezza di Ferrari e McLaren. Un problema molto grosso perché i punti si distribuiscono appunto alla domenica. Per fortuna il margine sul campionato piloti è ancora buono.
Mentre le mondiale dedicato ai costruttori è arrivato pure il sorpasso della Ferrari. La squadra austro-tailandese pare sia in caduta libere. Il reparto tecnico capeggiato da Pierre Waché non è in grado di risolvere i problemi e Verstappen inizia ad essere parecchio nervoso. Fa il suo gioco, l’olandese, lottando in maniera acerrima contro Norris, perché l’idea di perdere la leadership nel campionato proprio non esiste. E così mancano ancora 4 gare e due Sprint Race, la prossima proprio questo prossimo fine settimana in Brasile, tappa numero 21 della campagna agonistica 2024.
F1, Red Bull focus per sfruttare al meglio la trazione della RB20
Il circuito di Interlagos è noto per le sue curve complesse, i cambi di elevazione e il clima variabile, elementi che spesso influenzano la strategia di gara. Red Bull arriva in Brasile con l’obiettivo di rafforzar il suo ritmo e affrontare alcune problematiche emerse nelle ultime gare, in particolare in Messico, dove la RB20 ha manifestato difficoltà sia in termini di handling che nella gestione relativa al degrado della gomme. La spinta si San Paolo, con le sue peculiarità richiede un preciso set-up, in grado di bilanciare la performance tra le curve tecniche e la rapida nei lunghi tratti ad alta velocità di percorrenza.
Nonostante la limitata attività in pista nelle prove libere di F1 del Messico, Verstappen è riuscito a piazzare la RB20 in seconda posizione in qualifica, dimostrando il potenziale del pacchetto. Tuttavia, il team sta ancora lavorando sul migliorare la connessione tra i due assi, cercando un equilibrio che permetta al front-end di armonizzarsi meglio con l’asse posteriore e, di riflesso, ridurre lo spostamento indesiderato che compromette stabilità e trazione. Sul passo gara, però, emergono ancora incertezze. Fattore che come detto in precedenza complica e non poco le cose.
Con tanta benzina a bordo la RB20 non funziona nelle fasi di gara dove stabilità e gestione delle gomme diventano cruciali. Anche sui cordoli ha mostrato difficoltà, specie nel primo settore dove l’handling sui dossi era penalizzante per la trazione. A Interlagos, dove i cordoli sono generalmente più bassi e meno aggressivi, ci si aspetta una performance più solida in tal senso. Il focus del setup dovrebbe favorire un buon grip nelle curve centrali del tracciato, in particolare nelle zone ad alto carico come la 4, la 5 e la 12. Mantenere un bilanciamento tra curve veloci e lente sarà comunque essenziale
Questo perché in Brasile richiede adattabilità nelle diverse tipologie di curve. Tuttavia, considerando che la varietà di curve non è vasta, il compromesso di messa appunto della vettura di F1 sarà meno arduo rispetto ad altri circuiti più tecnici. La trazione avrà un ruolo chiave, considerato che su questa pista sono richieste fasi di accelerazione a diverse velocità. La RB20 non sempre riesce a tradurre il potenziale in beneficio. La combinazione tra downforce e grip meccanico sarà decisiva, per mantenere il controllo nelle curve a bassa e media velocità e gestire il trasferimento di carico.
F1, Red Bull: focus sul degrado termico
Negli anni scorsi, Red Bull aveva sofferto problemi legati a un eccessivo anti-squat, una caratteristica sospensiva che smorza il trasferimento di carico e riduce l’impegno degli elementi sospensivi al posteriore. Ad oggi, tuttavia, sembra che abbiano trovato un compromesso valido, tanto che la vettura in uscita di curva risulta competitiva. In termini di velocità di punta, la RB20 non è attualmente la più rapida. Ferrari è spesso in grado di ottenere maggiori prestazioni sui rettilinei grazie a set-up più scarichi, una strategia che la squadra campione del mondo in carica adotta con maggiore cautela.
Scaricare troppo la vettura comprometterebbe l’handling di per se già non perfetto, limitando la capacità dei piloti di mantenere un feeling stabile e aggressivo. La sfida per Red Bull, sarà trovare un punto di equilibrio tra velocità e aderenza, soprattutto considerando l’impatto della velocità di punta sui lunghi rettilinei brasiliani. La RB20 tende a non alleggerire troppo il posteriore per evitare eccessivo sovrasterzo in inserimento curva, adottando quindi un livello di carico vicino all’ottimale. Il passo in qualifica è buono e sono stati fatti progressi nell’attivare le gomme.
Un warm-up ora più rapido rispetto al passato. Sul fronte del passo gara restano le difficoltà: Tra le gare di F1 di Messico e Austin il degrado era più elevato del previsto, richiedendo un’analisi approfondita dei parametri che influenzano il consumo. La gestione termica delle mescole è una delle aree che necessita di miglioramenti: domenica scorsa, Red Bull ha faticato a stabilizzare la temperatura sulle sulle medie. Problema che ha prodotto un rapido degrado termico, abbreviato il ciclo di vita dello pneumatico e anticipato le fasi di overheating, dove l’efficacia dei compound si riduce notevolmente.
Autori e grafiche: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Red Bull Racing – F1TV