venerdì, Novembre 22, 2024

F1, Regolamento FIA 2026: ecco il nuovo protocollo suddiviso in sezioni

Innovazione e cambiamento, due parole alla base del regolamento FIA per la F1, stagione 2026 Ma andiamo per ordine. La convergenza prestazionale ha messo piede nella massima categoria del motorsport in questa stagione. Un elemento che ha limato, e non poco, il rendimento nelle parti alte della classifica e ha prodotto un contesto prestazionale davvero fanatico. Quando mancano tre gare, più una Sprint Race, al termine del mondiale, di fatto, ci sono ben tre scuderie in lotta per il titolo costruttori. McLaren, prima in classifica, deve difendersi da Ferrari e Red Bull.

Anche la prossima annata si prospetta molto avvincente, in quanto le monoposto saranno delle vere e proprie evoluzioni di quelle attuali e, come è facile aspettarsi, difficilmente ci saranno colpi di scena. D’altra parte, dal prossimo gennaio, le scuderie potranno iniziare il grande lavoro per la costruzione delle vetture 2026, campionato in cui metterà piede nel paddock la più grande rivoluzione nella storia della F1. Sappiamo già tutto: se ne parla oramai da tempo immemore. Nuova architettura della power unit, dove scompare l’MGU-H, motogeneratore troppo dispendioso per essere riprodotto sulle vetture stradali, mentre il recuperatore di energia cinetica accrescerà il suo supporto.

Un sostanziale pareggio nella potenza prodotta rispetto al motore a combustione interna. Per di più, ecco la “diavoleria” definita “Override”. Una sorta di overboost attivabile tramite una modalità direttamente dal pilota, per innalzare la velocità delle vetture per un preciso lasso di tempo. Anche sotto il profilo meramente aerodinamico la FIA ha deciso di cambiare le cose. Auto più piccole, leggere e quindi maneggevoli che vedranno la comparsa di sistemi attivi, pure in questo caso comandati da chi guida, per modificare l’integrazione del corpo solido con la massa fluida che lo investe.

F1 FIA
modellino Ferrari di una vettura normata dal regolamento 2026

Anche il tema benzina è alquanto interessante. La Federazione Internazionale ha scelto di fornire una grande libertà in questo campo: parliamo dell’e-fuel. La variabile dei biocarburanti non è affatto da sottovalutare. I partner tecnici stanno studiando la mera composizione del combustibile per non incorrere in perdite di potenza nelle camere di combustione dei motori V6, aspetto che si era già palesato nella stagione di F1 2022. Il corpo normativo è ancora parecchio acerbo in questo momento, e per tale ragione può essere soggetto a interpretazioni brillanti che possono fare la differenza.

F1, le norme FIA introdotte per il 2025

In questa sosta prima dell’ultimo atto, un triple-header che consegnerà i titoli iridati tra Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi, la F1 Commission si è nuovamente incontrata in un meeting dove hanno partecipato tutti i rappresentanti delle scuderie, la proprietà della F1 con Stefano Domenicali e la Federazione Internazionale, rappresentata da Nicholas Tombazis. Una riunione fiume dove si sono discusse varie questioni. Una di queste, resa peraltro già ufficiale, riguarda la “sopravvivenza” per i piloti quando le condizioni climatiche prevedono temperature particolarmente alte. Parliamo del kit di raffreddamento (cooling kit).

Nel mirino della riunione, quindi, anche il campionato 2025. Il kit sarà disponibile quando la colonnina di mercurio raggiungerà livelli di allarme, necessario per fornire comfort e maggiore sicurezza ai piloti impegnati all’interno delle proprie vetture. Decisione che prende corpo a margine dei test realizzati durante gli ultimi mesi, dove la FIA aveva tutta l’intenzione di evitare problemi a chi stringe il volante tra le mani nell’arco del fine settimana di gara. Una novità interessante e soprattutto intelligente. Sempre per l’anno prossimo va registrata l’escursione dei costi inerenti alle iniziative sostenibili.

F1 FIA
la riunione dela F1 Commission tra i rappresentanti delle scuderie, la FIA e la F1

Spese che, pertanto, non verranno introdotte nel massimale di bilancio. Una mossa che ha un chiaro obiettivo: spingere le scuderie di F1 a investire maggiormente in progetti ecologici, poiché gli emolumenti spesi non verranno conteggiati nel budget e di riflesso andranno a liberare risorse economiche per lo sviluppo delle monoposto. Anche il protocollo relativo alle fasi di partenza è stato rivisto. Tenendo a mente le recenti vicissitudini avvenute nel Gran Premio del Brasile, la commissione ha deciso di intervenire sul regolamento per modificare le norme.

Una mossa utile per istituire un nuovo protocollo che possa gestire, nei casi particolari in cui le condizioni esterne al tracciato lo richiedano, al meglio le azioni da compiere sulla griglia quando avviene il ritiro prematuro di una vettura. Provvedimento studiato per evitare polemiche e garantire un alto grado di fluidità nelle fasi di partenza di un Gran Premio, evitando squilibri che possano creare tensioni sulla linea di partenza. Anche in questo caso si tratta di una scelta che appare sensata, potendo garantire linearità in una fase così delicata come lo start di una gara di F1.

F1, FIA 2026: i quattro punti cardine del corpo normativo

Il meeting non poteva certamente dimenticare la stagione 2026. E proprio su questo scenario arrivano questioni decisamente interessanti. Ci riferiamo al progetto di realizzare una F1 Sprint dedicata interamente ai principianti. Un’idea che seduce non poco il Circus, sulla quale saranno condotti studi approfonditi per cercare di mettere assieme una mini corsa dedicata ai rookie. La proposta deve essere giudicata in maniera positiva, in quanto offrirebbe una chance per mettersi in mostra, in condizioni reali, a chi deve ancora fare esperienza nella massima categoria del motorsport.

Abbiamo volutamente tenuto l’argomento più interessante per l’ultima parte dell’articolo. Pare, infatti, che ci sia una chiara volontà in chiave 2026: “costruire” un regolamento più severo e inclusivo attraverso quattro punti chiave. Si stima che la sezione A del corpo normativo sarà discussa e definita l’anno prossimo, nel primo incontro utile del Consiglio mondiale dello sport automobilistico nel 2025, stabilendo le basi delle future regole. Per quanto concerne la sezione B, verranno stilate le discipline relative al linguaggio inclusivo, per promuovere una rappresentazione equa senza alcun tipo di distinzione di genere.

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Rendering delle monoposto 2026 – Credit: F1.com

Anche la sezione C, dedicata a normare la parte tecnica, sta proseguendo un cammino abbastanza rapido e, come per il punto A, dovrebbe trovare la sua definizione finale nel prossimo Consiglio mondiale. In questo caso, l’obiettivo è assicurare un certo equilibrio tra la sicurezza dei piloti e le prestazioni delle monoposto. Mentre l’ultima parte, la sezione D, riguarda la quota dedicata al campo finanziario del regolamento, dove verranno introdotte dalla Federazione Internazionale diverse misure per rafforzare una certa riservatezza durante le indagini.

Parliamo di un procedimento che, come la stessa FIA considera, anche le diverse scuderie valutano essenziale per il prossimo futuro. Un domani che in maniera lenta e progressiva viene costruito con estrema perizia. La F1 vuole diventare sostenibile, inclusiva e ancora più sicura. Queste sono le basi sulle quali dovrà poggiare il prossimo corpo normativo della massima categoria del motorsport, ricco di ambizioni e ben disciplinato, totalmente in linea con gli auspici dei diretti protagonisti senza dimenticare i tifosi, vero cuore pulsante che alimenta la passione.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: Aston Martin – F1Tv

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