Solo una Ferrari è in griglia, l’altra parte dalla pit-lane. In F1 le condizioni mutevoli del clima fanno spesso brutti scherzi. Ed è proprio il caso del Brasile, dove l’ennesimo ciclo di isteresi imperfetto ha fregato le rosse. Sulla vettura di Sainz il retrotreno è tutto nuovo, spagnolo che dovrà prodursi in una grande rimonta dopo il botto contro le barriere nella Q2. Per Leclerc, invece, la possibilità di scattare dalla sesta piazza offre buone chance di far bene. Questo, a patto che sulla distanza dei 300 km con alto quantitativo di carburante a bordo, le due SF-24 riescono a centrare e stabilizzare la temperatura delle mescole.
In caso contrario potremmo assistere a un rendimento simile a quello di Montreal, dove prima del doppio ritiro le auto italiane non avevano ritmo. Mancano pochi minuti all’installation lap. I due ingegneri pista stanno fornendo gli ultimi ragguagli ai “due Carlo”. Buttiamo l’occhio sulle condizioni meteo e sul piano di riferimento: 23,4 °C la temperatura dell’aria, 23,8°C quella dell’asfalto. Umidità al 80%, 0,8 Km/h l’intensità del vento che soffia da pesante sud est. In questo momento sta piovigginando e in pochi minuti l’intensità dovrebbe aumentare.
In questo momento non piove, ma un’acquazzone dovrebbe arrivare attorno al giro 18, dopo una ventina di minuti. Si parte per il il giro di ricognizione. Tutti i piloti hanno scelto di utilizzare le gomme intermedie. Chiedono a Charles di fare del cooling sull’ultima curva prima di posizionarsi sulla casella numero 6 della griglia di partenza. Sainz esce dal garage, nel mentre, e si posiziona alla fine della corsia box. Bozzi chiede quanti più burnout possibili al monegasco. Stroll ha pensato bene di insabbiarsi nella ghiaia in curva 4. Per questo si realizzerà un ulteriore installation lap.
Per questo c’è una doppia bandiera gialla, in quanto le gru stanno riscattando la AMR24 numero 18. Sainz resta fermo al termine della pit-lane dopo aver spento il motore. Pare che la direzione gara abbia scelto di tardare la partenza di 15 minuti. Le vetture tornano sulla griglia e spengono i motori, mentre i meccanici raggiungono la numero 55 di Carlos e tornano a mettere le termocoperte. Nel frattempo, i meccanici della rossa scelgono di cambiare le gomme. Ancora intermedie ma questa volta un set nuovo di pacca. Ci siamo, si ripetono tutte le operazioni precedenti.
Il giro di ricognizione prende nuovamente corpo per la seconda volta e Sainz è pronto in pit-lane. Nel frattempo inizia a piovigginare e la pioggia dovrebbe arrivare presto. Charles parte bene e supera Lawson in curva 3. Lo spagnolo arriva in coda al gruppo rapidamente e passa Perez facile. Al terzo giro arriva la pioggia prevista specie nel terzo settore. Leclerc pare piuttosto prudente in questa fase. Il suo obiettivo è quello di fare funzionare le gomme per poi cercare di spingere, quando l’iberico fa secco anche Zhou e Bearman. Il muretto box della rossa fa sapere che le gomme ci sono quasi.
Verstappen è già ottavo dopo solo 6 tornate alle spalle di Piastri. Gli ingegneri di pista dei ferraristi offrono una marea di info per aiutare i propri piloti nell’handling. Charles sostiene che stare appicciato alla vettura di Ocon davanti a lui è molto complicato per via della scia turbolenta. Non sappiamo il passo che potrebbe avere la Ferrari, certo è che i primi due stanno creando un gap sul gruppetto che segue e il monegasco sta subendo probabilmente un tappo. Max supera anche Piastri, si mette negli scarichi di Lawson e lo passa per poi incollarsi a Charles.
Leclerc non riesce in nessun modo ad avvicinarsi al francese e l’olandese è oramai nei suoi scarichi. La pioggia sembra aumentare e il grip delle Ferrari, come in qualifica, non pare proprio essere ottimale. Al contrario so nota una scarsa aderenza in determinate parti del tracciato. Carlos è invece vicino al diffusore di Hamilton sui volta in lotta con Colapinto. Cinque passaggi più tardi le cose non cambiano. Lewis commette un errore e arriva largo alla 13. Il madrileño ne approfitta di immediato e lo sorpassa portandosi in tredicesima piazza mettendo in scia della Williams si Colapinto.
F1, GP Brasile: Ferrari cerca di cambiare strategia
Il monegasco è nervoso. Non riesce a massimizzare il tratto ad alta velocità di percorrenza, la “Subida do Boxes“, in quanto la sua trazione non è buona. Verstappen resta dietro però. Tsunoda sta facendo un tappo clamoroso seguito da Ocon, mentre il duo Russell Norris ha ormai preso il largo con in gap superiore ai 10 secondi. Max fiuta il nervosismo del ferrarista e prova a pressarlo. Alla tornata 25 Leclerc entra ai box per sostiene le gomme. Un’altro treno di Intermedie nuove di pacca per tornare in pista dietro a al sette volte campione del mondo Lewis Hamilton.
La pioggia aumenta ancora di intensità e in questo momento sta piovendo davvero forte. Stiamo assistendo ad una gara parecchio complicata, dove gli equilibri sono molto sottili. L’iberico ne approfitta e cambia le gomme. La visibilità è scarsissima e i tempi sul giro si alzano di parecchio. Leclerc si trova ora in settima piazza, cambiare le gomme prima dell’acquazzone ha aiutato a recuperare terreno. Mentre Sainz tardando il cambio gomme non ha avuto benedici come il compagno. La direzione gara si rende conto che la pioggia è troppo forte e fa entrare la Safety Car.
La pista non è guidabile. Lo stesso Bozzi lo sostiene. Per questo Charles non si capacità sul perché on venga fermata la corsa. Cinque minuti più tardi arriva la bandiera rossa. Tutti nella corsia box con i motori spenti. Circa 20 minuti più tardi i motori tornano ad accendersi. Chiaramente tutti possono cambiare le gomme. Questo significa che Verstappen realizza una sosta gratis, senza perdere tempo, trovandosi in seconda piazza. Mentre Russell e Norris che il cambio gomme lo avevano appena fatto, ripartono dalla 4° e 5° piazza. Quando la corsa riparte Leclerc si trova tra le due McLaren.
F1, GP Brasile: Ferrari si ritira con Sainz, Leclerc sorpassa Norris e Russell
Le condizioni dell’asfalto non è che siano tanto meglio di prima ma per lo meno l’intensità della pioggia è davvero minima. Le due Ferrari fanno ancora una volta fatica ad attivare le gomme. La temperature resta più basse del limite per diverse tornare anche se sta salendo in maniera graduale. Il muretto fa sapere che ci vorranno ancora un paio di passaggi e le coperture dovrebbe essere finalmente pronte ad offrire un livello di grip più consistente. Quando le cose parevano migliorare per la rossa Sainz commette un altro errore. Si gira nel T2 ed è costretto al ritiro. Ancora Safety Car.
Lo spagnolo chiude un weekend nefasto, al pari di quello canadese dove la pioggia aveva fatto da padrone. Servono 4 giri per tornare a spingere, dopo che la numero 55 viene rimossa dal tracciato. Il gruppo è compatto nuovamente. Allo strappo un super Leclerc sorpassa due vettura in curva 1, Piastri e Norris, prendendo la quarta posizione dietro a Gasly. Poi nel T2 commette in errore ma con un grande riflesso riesce a tenerla senza farsi passare. Le gomme sono ancora fredde, sempre il solito messaggio in radio. Bozzi cerca di animalo, riportano che poco a poco le mescole stanno entrando in finestra.
Leclerc cerca di fare del suo meglio ma il grip è basso e commette un altro errore. Questa volta gli costa caso e la Mercedes numero numero 63 passa. Nel frattempo Verstappen fa secco Ocon e si prende la testa della gara. Chapeau, considerando che era partito praticamente ultimo. Il passo di Leclerc non è un granché e Russell degli sta rifilando 1 secondo al giro. Le due McLaren al momento restano dietro solamente perché sorpassare in queste condizioni e davvero complicato. Le limitazioni della SF-24 sono parecchie. Bozzi se ne rende conto e chiede un feedback al monegasco.
Charles senza mezzi termini sostiene che odia guidare in questo modo e da quando abbiamo capito, tenendo a mente che la radio è davvero disturbata, la carenza superiore è relativa al retrotreno. Dobbiamo davvero fare un plauso a Leclerc perché sta tenendo in strada una vettura altamente inguidabile. Ogni due curve c’è la tendenza a perdere il posteriore. Senza contare che il front end è molto impreciso. Eppure le due super McLaren sono ambedue dietro. Quando mancano circa 10 giri al termine di questo lunghissimo Gran Premio di F1, le gomme delle numero 16 sembra che inizino a stabilizzarsi un minimo.
Scenario che gli permette di mettersi sui tempi di Russell. Nell’ultima parte della corsa la pista via asciugandosi parecchio. Contesto che aiuta non poco la rossa, che finalmente riesce ad amministrare le gomme in maniera decente. In questo frangente Leclerc è secondo solo a Verstappen nei tempi sul giro. La corsa scorre via in questo modo sino alla bandiera a scacchi. Sainz è “caduto” in battaglia perché non ha saputo resistere nel moneto più complicato. Al contrario Charles ha dato il massimo in questo frangente e si porta a casa un 5° posto battendo ambedue le McLaren.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv