Ferrari ha deciso di non mollare in F1. Ne avevamo parlato in tempi non sospetti, il 30 settembre 2024, sostenendo che il Cavallino Rampante avesse fissato una deadline per il Gran Premio del Messico. Nello specifico, ci riferivamo al fatto che, a seconda della posizione in classifica e della competitività mostrata dalla rossa sino alla gara nel circuito dedicato ai fratelli Rodriguez, sarebbe giunta una decisione sul piano di lavoro da seguire per l’ultima parte della campagna agonistica 2024. Da quella data citata nello scritto sono arrivate due vittorie consecutive.
La prima negli Stati Uniti d’America. Una gara convincente a dir poco, dove Ferrari ha segnato una doppietta storica, annichilendo la concorrenza. Una prova di forza inattesa che ha fornito coraggio e molta fiducia nei propri mezzi. Poi, una settimana più tardi, nello splendido scenario messicano arriva il bis. Un uno-due mancato per poco, che ha ribadito l’alto rendimento della vettura italiana e la capacità di massimizzare il risultato, all’interno di un contesto competitivo dove il miglior pacchetto era quello della McLaren. Da qui la decisione di continuare a profondere il massimo sforzo nel mondiale 2024.
Questo non significa che il team di Maranello non stia pensando alla prossima annata. D’altra parte, la vettura 2025, progetto 677, nasce proprio dalla monoposto attuale. Ed è per questo che continuare a percorrere la curva di apprendimento sulla SF-24 sarà parecchio utile per gettare le basi di un campionato importante, non di transizione, in cui Ferrari nutre l’obiettivo più alto: lottare e possibilmente vincere ambedue i titoli iridati a disposizione. Il tutto con una coppia di piloti stellare, dove Charles Leclerc sarà affiancato dal sette volte campione del mondo di F1, al secolo Lewis Hamilton.
Mancano ancora 3 Gran Premi al termine della stagione. Due di questi possono essere favorevoli alla rossa. Ci riferiamo al prossimo appuntamento, sempre negli States, il Gran Premio di Las Vegas, e all’ultima tappa che chiuderà il campionato a Yas Marina, Abu Dhabi. Presumibilmente, invece, come gli stessi diretti interessati hanno dichiarato, la corsa in Qatar non sarà affatto semplice, tenendo a mente il layout arabo e le caratteristiche della SF-24. Un appuntamento in cui Ferrari dovrà cercare di limitare i danni, perché McLaren partirà senza dubbio con il favore del pronostico.
F1, Ferrari mette pressione a McLaren fornendo il massimo supporto alla SF-24
McLaren, dicevamo. Una squadra di F1 che, nell’arco di questa stagione, ha mostrato il tasso tecnico più alto. Un potenziale che però, la storica scuderia britannica non è stata in grado di gestire al meglio. Troppe le corse in cui il team ha perso molto punti: errori di valutazione sulla strategia e set-up spesso non ottimali hanno limitato il potenziale. Senza contare i diversi sbagli commessi dai piloti. Tutto questo ha fatto sì che Verstappen, di fatto, non abbia mai visto messa in discussione la sua leadership nel campionato piloti. Al contrario, il gap con Norris è addirittura aumentato.
Per i costruttori le cose stanno in un altro modo, e McLaren si trova ormai da tempo in testa alla classifica dedicata a chi costruisce le vetture. Ciononostante, la distanza dal primo inseguitore non è poi così ampia. Sono infatti solo 36 le lunghezze che separano la scuderia di Woking dalla Ferrari. Un divario che, in tre corse e una Sprint Race, è più che recuperabile, specie se il team inglese continua nello sperpero prestazionale in cui ormai “abita” da troppo tempo. Su questo aspetto fa pressione la rossa, convinta di poter farcela ancora e per questo decisa a non gettare la spugna sino alla fine.
A meno di un improvviso e nuovo calo di forma delle Red Bull, l’olandese Verstappen ha ormai il mondiale piloti tra le mani. Norris è fuori dai giochi, e sebbene i due piloti vestiti color papaya debbano lottare per i costruttori, l’ordine di arrivo tra di loro non sarà più così importante. Piastri potrebbe sentirsi legittimato ad affondare il colpo sul compagno, e visto che tra i due ci sono già state scaramucce, è probabile che tale scenario potrebbe riproporsi. Ferrari lo sa e ci punta, sempre che il team sia in grado di presentarsi al massimo nei restanti round della stagione.
Ogni tanto parla pure Vigna. Il team principal Frederic Vasseur, in passato, ha chiesto a John Elkann di estromettere l’amministratore delegato della rossa dalla comunicazione sportiva. Lo ha fatto perché alcune dichiarazioni di Benedetto avevano creato polemiche. Ciononostante, il nostro, interpellato dai media nella call con gli analisti finanziari relativa alla contabilità del terzo trimestre, ha speso due parole sull’andamento della squadra nell’arco di questa stagione. Il CEO della Ferrari lo ha fatto parlando degli obiettivi attuali della scuderia, in questo ultimo scorcio di mondiale.
Vigna ha elogiato il gruppo di lavoro e applaudito le recenti vittorie ottenute tra Austin e Messico. Momento in cui, come anticipato dalla nostra redazione, era stata fissata una deadline. Risultati che hanno garantito la possibilità di continuate a spingere nella lotta per i costruttori sino al termine del mondiale. La concentrazione resta pertanto alta, perché sino all’ultima curva delle 58 tornate di Abu Dhabi, se ce ne sarà la possibilità, Ferrari continuerà a profondere il massimo sforzo verso un target importante che, nella migliore delle ipotesi, potrebbe riportare sul tetto del mondo in Cavallino Rampante.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv