Gp Las Vegas, round di F1 2024. Nelle prove libere la Ferrari si è dimostrata vicina a McLaren nella simulazione del passo gara. La seconda non ha ancora definito chiaramente i valori in campo, non potrebbe essere altrimenti d’altronde, complice la diversità delle simulazioni svolte dalle varie scuderie che abitano la massima categoria del motorsport. McLaren e Mercedes, ad esempio, hanno adottato approcci differenziati tra i propri piloti: uno tram ha spinto da subito mettendo sotto torchio le coperture, mentre l’altro ha preferito mantenere un passo più cauto.
Uno dei problemi principali emersi, sia nelle simulazioni a serbatoio pieno che nei giri veloci, è stato quello di portare in temperatura gli pneumatici anteriori. Come annunciato tramite ne nostre consuete anteprime, l’asse anteriore si è rivelato particolarmente difficile da portare in temperatura. Situazione che ha causato fenomeni di “early graining” e sottosterzo. Nel complesso, Ferrari e McLaren hanno mostrato le migliori performance, mentre Mercedes, ottima sul giro secco, e Red Bull in difficoltà in linea generale, hanno faticato parecchio principalmente a causa di problemi creati dal graining.
Piastri è stato il più veloce nella simulazione passo gara, precedendo di circa due decimi il duo Ferrari. Il team di Maranello ha scelto di differenziare le strategie tra i due piloti per ampliare la finestra dei dati raccolti. Charles, al pari di Oscar ha spinto da subito, mentre Sainz è stato decisamente più cauto. La scelta effettuata sulla numero 55 si è rivelata più efficace: lo spagnolo ha attivato gradualmente gli pneumatici, ritardando l’inizio del degrado. In questo modo, Sainz ha prevenuto il fenomeno dell’early graining, causato dallo scivolamento delle gomme sull’asfalto prima del raggiungere la temperatura ottimale.
In casa McLaren, Piastri ha spinto subito, siglando il miglior tempo della simulazione long run in 1:37.395. L’australiano è riuscito rapidamente a incrementare la temperatura delle mescole, migliorando il grip nei primi giri. Dall’altra parte del box, invece, Norris ha incontrato maggiori difficoltà, girando 6 decimi più lento del compagno. A differenza della solidità mostrata sul giro secco, il pilota britannico ha commesso diversi errori causati dal graining, soffrendo in fase di inserimento. Questo lo ha costretto a rallentare parecchio in curva per evitare il sottosterzo.
La MCL38 di Norris necessita di alcune modifiche al setup, in particolare per migliorare il ciclo di isteresi. Il lavoro potrebbe concentrarsi sugli angoli di contatto della gomma con l’asfalto e sulla geometria delle sospensioni, al fine di favorire un riscaldamento più efficace delle coperture. Anche Red Bull e Mercedes sono risultate circa mezzo secondo più lente rispetto a Piastri. Come spesso accade nelle prove libere, il team tedesco ha differenziato gli approcci tra Hamilton e Russell. Lewis, con gomme soft, più semplici da scaldare, ha adottato una strategia aggressiva, risultando quattro decimi più veloce del compagno.
Russell, invece, con gomme medium, è stato troppo cauto evitando di sovraccaricare le coperture e impiegando molti giri per portarle alla temperatura adeguata. Problemi di riscaldamento che hanno rallentato anche le Red Bull. Sia Checo che Max hanno segnalato una costante mancanza di grip, imputabile alla difficoltà nel portare in temperatura gli pneumatici. Nonostante il lavoro dei tecnici per migliorare l’impronta a terra e aumentare lo sforzo verticale sulle coperture, i risultati sono stati deludenti, con entrambi che hanno sofferto di un eccessivo graining sull’assale anteriore, compromettendo il ritmo.
F1, Analisi degrado Fp2 Gp Las Vegas: Ferrari migliore nel bilanciare passo ed usura
Osservando il grafico a seguire, si nota come Piastri e Leclerc siano stati i più veloci nelle prime fasi della simulazione, ma anche i più penalizzati dal degrado degli pneumatici. Ambedue hanno subito un peggioramento in media di oltre tre decimi al giro, a causa di un’introduzione aggressiva sulle coperture che ha compromesso la vita utile dello pneumatico. Al contrario, Sainz è stato l’unico pilota a trovare un buon equilibrio tra usura e passo. Nonostante un passo leggermente più lento rispetto a Piastri, lo spagnolo ha mantenuto più costanza, grazie a una gestione attenta che ha contenuto il consumo.
Russell ha registrato il miglior degrado in termini assoluti con la Mercedes, grazie a un approccio conservativo. Tuttavia, questa strategia ha limitato il suo ritmo complessivo, rendendolo meno competitivo della Ferrari e della McLaren. Il talento di Hasselt, al secolo il tre volte campione del mondo di F1 Max Verstappen, ha adottato un andamento progressivo e migliorato i propri tempi nelle prime tornate, grazie a un’attivazione graduale delle mescole. Tuttavia, dal quinto giro in poi, il graining sull’asse anteriore della sua RB20 ha rallentato il suo ritmo, compromettendo la simulazione.
La gestione delle temperature relativa agli pneumatici si conferma una sfida cruciale a Las Vegas, visto che la colonnina di mercurio in Nevada e tutto tranne che alta. Ferrari sembra aver trovato un compromesso efficace, in particolare con Sainz, mentre gli altri team di F1 devono ancora cercare delle soluzioni. Una possibile chiave di letture potrebbe essere l’aumento dell’angolo di camber statico, che andrebbe a incrementare l’area di contatto tra pneumatico e asfalto. Mossa che migliora il riscaldamento delle mescole e il grip nelle curve, anche se comporterebbe una maggiore resistenza al rotolamento sui rettilinei.
Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv