Ferrari voleva testare la bontà delle modiche apportate alle sue vetture di F1. Parliamo di precisi cambi relativi ai sistemi sospensivi per rafforzare il rendimento delle SF-24. Lo scopo era quello di migliorare la percorrenza dei curvoni ad ampio raggio, come ad esempio curva 6 e, contestualmente, cercare di fare un passo avanti nel T1, primo settore che di fatto è stato quello che in gergo possiamo chiamare il “main lost” della rossa in tutto il fine settimana speso sino ad ora a Interlagos. Problemi derivati dalla gestione della “S di Senna“, dove per limitare l’inabilità la traiettoria in entrata di curva 1 non era proficua.
Durante la Sprint Race, per di più, gli pneumatici hanno fatto ammattire le vetture modenesi, costrette a realizzare una forte gestione. Scenario competitivo dove parte delle prestazioni dell’auto sono rimaste inespresse. Eppure il passo c’era, perché nella prima metta della mini gara da 100 km Leclerc era in scia alle McLaren. Poi il lift and coast aggressivo, operazione che ha rallentato la numero 16 e indotto all’errore il monegasco per la troppa pressione di Max Verstappen. Sainz un po’ peggio, visto che non è mai stato in lotta con i due piloti citati.
Oggi potrebbe essere un’altra storia, però. O per lo meno questo pensa e spera il Cavallino Rampante quando mancano pochi minuti all’inizio della sessione. In questo momento la pioggia non fa presenza (la pioggia fa da conto). Anzi tutto diamo un’occhiata ai numeri delle condizioni meteo così come alle temperature del piano di riferimento: 20,0 °C la temperatura dell’aria, 22,4°C quella dell’asfalto. Umidità al 95%, 1,8 Km/h l’intensità del vento che soffia da pesante sud. In questo momento sta piovigginando e in pochi minuti l’intensità dovrebbe aumentare.
F1, GP Brasile 2024 Q1: Ferrari passa il taglio gestendo con calma la situazione
Quando mancano 5 minuti all’inizio della sessione di F1 le due rosse son nel traffico della pit-lane in attesa della bandiera verde. Le gomme sono per tutti le Pirelli full wet. Gli ingegneri si pista dei “due Carlo” ricordano con insistenza la necessità di portare in temperature le mescole. Si procede con l’outlap con molta prudenza, per non commettere errori che in queste condizioni sarebbero fatali. Nemmeno il tempo di iniziare e Lawson esce di pista, ma per fortuna riesce a ripartire. Fanno sapere che i freni sono freddi e ovviamente non offriranno il medesimo rendimento.
Le condizioni sono davvero al limite. Al momento le vetture non stanno mostrano nessun tipo di bilanciamento. È un po’ come se corressero sul ghiaccio. Ferrari riesce a marcare un primo riscontro cronometrico. Ovviamente, gli alfieri della rossa non alzano il piede dopo aver registrato il primo riscontro. Si parla delle gomme intermedie, nel mentre, per capire se ci sarà la possibilità di calzare le Pirelli a banda verde. Attualmente non pare possibile. Tra le altre cose c’è molto traffico e tutto pare davvero un caos. Le rosse passano alla modalità Soc 2, per avere un supporto dell’ibrido consistente.
Nel frattempo si utilizzano mappature sui freni, RB (real brake) position 1, per dipanare il più possibile calore dai dichi e scaldare le gomme. Dopo una tornata per caricare le batterie si torna a spingere, questa volta utilizzando la massima potenza offerta dai moto generatori. Franco Colapinto sbatte contro le barriere in curva 3. Per questo la direzione gara stoppa la sessione con la red flag. I ferraristi tornano nei garage, e a quanto pare, almeno secondo Charles, il crossover per passare alle coperture intermedie era parecchio vicino prima della bandiera rossa.
Pochi minuti e si torna in corsia box, sotto l’acqua per attendere la bandiera verde. La pioggia sembra aumentare di intensità. Ambedue le rosse montano ancora le gomme full wet. Medesima strategia di prima per gestire freni e gomme nell’outlap, poi mode race e si torna a spingere. La pioggia sembra dare una tregua e la pista diviene più veloce in maniera progressiva. Leclerc pare più a suo agio, anche se effettua un’escursione fuori pista alla 6. Sainz più in difficoltà ma al temine della sessione, ma come il compagno riesce a passera il taglio verso la Q2.
F1, GP Brasile 2024 Q2: Sainz a muro, Ferrari resta viva con Leclerc che soffre parecchio
La situazione inizia a farsi davvero seria. La necessità di spingere maggiormente alzerà in maniera drastica la percentuale di errore. Non commettere sbagli è fondamentale, in quanto un botto contro le barriere rovinerebbe completamente la gara. Il primo colpo di scena riguarda l’eliminazione di Lewis Hamilton, con Norris che stava pure lui per restare fuori dalla seconda parte della qualifica, aspetto che ci fa capire quanto tutto sia tremendamente complicato anche se si ci trova al volante di una vettura competitiva. La sensibilità al volante dei piloti è fondamentale.
Ci siamo, bandiera verde. Ancora Pirelli cerchiate di blu per le Ferrari, poiché sebbene la pioggia abbia placato la sua furia la pista non asciuga come dovrebbe con l’asfalto nuovo. Le rosse sono le prime ad abbandonare la corsia box. Le condizioni sembrano migliorare anche perché in Q2, secondo Meteo France, non dovrebbe piovere. Questo significa che le gomme intermedie potrebbero fare presenza. Si attua la medesima tattica per il warm-up. Sainz si lancia nel suo primo tentativo e il suo compagno lo segue a ruota, mentre altre vetture stanno giù utilizzando i compound a banda verde.
Messo da parte il primo riscontro cronometrico si continua a spingere, perché al momento i tempi sono buoni con queste “calzature”. Dopo due passaggi si realizza un giro di cool down dove viene altresì caricato il sistema ibrido. I ferraristi si convincono che è il momento di passare alle intermedie. Carlos per primo, lo segue Charles. I suggerimenti per ottimizzare l’handling sono una marea. Si torna in pista, dove saranno 5 i passaggi a disposizione a livello potenziale. Si procede con un doble push, poi pausa e poi ancora due giri alla massima potenza.
Sainz purtroppo sbatte in curva 1. Il colpo arriva nella parte destra della vettura. Purtroppo lo spagnolo sfascia sospensione e ala posteriore. Avevamo detto che un errore sarebbe stato fatale e tocca proprio alla Ferrari numero 55 che perde il posteriore alla “S di Senna“. Bandiera rossa e tutti nei box. Lo spagnolo si scusa con i meccanici per l’extra lavoro che dovranno realizzare, necessario per rimettere assieme la vettura prima della corsa. Brutta tegola per la rossa che partirà con un grande handicap nella corsa al titolo costruttori della stagione di F1
I commissari sono abbastanza rapidi nel rimuovere la vettura dell’iberico. Riparte la sessione e Charles torna a calcare l’asfalto brasiliano con le Intermedie di prima. Il monegasco dopo due tentativi chiude un tempo decente che però lo vede ancora a rischio eliminazione. nel mentre Stroll sbaglia e in uscita dalla 3 perde la vettura e sbatte contro le barriere. Ancora red flag quando mancano 46 secondi al termine della sessione che, considerando il tempo insufficiente, di fatto non riprenderà più. La numero 16 passa il taglio ma con molte difficoltà.
F1, GP Brasile 2024 Q3: Ferrari fa quello che può con un’aderenza minima
I commissari hanno ritirato la Aston Martin AMR24 numero 18 dal tracciato. In seguito, dopo aver riparato le barriere, si passa direttamente alla Q3 come supposto. Ferrari cerca di di difendersi con il solo Leclerc. Se per il team italiano non è andata alla grande peggio ha fatto Red Bull. Ambedue le RB20 sono eliminate e non parteciperanno all’ultima parte della sessione classificatoria. Verstappen dodicesimo, Perez tredicesimo. Segue Sainz quattordicesimo. Considerando la penalità di 5 posizione per il cambio di motore, Max partirà solo dalla diciassettesima. Ma torniamo alla pista.
Oramai non piove più dalla Q1. Charles scende nuovamente in pista con un treno di Pirelli a banda verde nuovo di pacca. L’outlap è abbastanza prudente per cerare di immettere il giusto quantitativo di energia sulle gomme e mantenerle in temperature senza andare oltre la working range. Nel primo tentativo il monegasco arriva un pelo lungo in curva 1. Nel T2 si difende come può, ma il suo rendimento è scarso, idem per la terza ultima parte della tracciato. Sono quasi 2 i secondi. Nemmeno il tempo di pesarci e ancora red flag. Questa volta è Alonso a sfociare la Aston Martin ARM24.
Nuovamente tutti in garage, in attesa che gli steward possano ristabilire le normali condizioni della pista. Sino a disposizione ancora 7 minuti e pertanto la possibilità di realizzare diverse tornate fa presenza. Ci siamo, si torna in pista. Charles questa volta preferisce accodarsi agli avversari con la sua F1 tutta rossa. Sarà alquanto complicato dare il massimo, se il ciclo di isteresi delle coperture non verrà amministrato al meglio. Per questa ultima parte della qualifica, la SF-24 numero 16 monta ancora le Pirelli cerchiate di verde, le intermedie per intenderci.
Ci saranno a disposizione almeno 3 giri spinti. Il primo parte ore. Nel mezzo del T2 il monegasco alza il piede perché soffre un grande sottosterzo. Poco dopo ancora bandiera rossa provocata da Alexander Albon che, in curva 1, sbatte violentemente contro le barriere dopo aver perso il culo della sua Williams in staccata. Dieci minuti più tardi ancora tutti a fare la fila in pit-lane. Questa volta sono 3 minuti e mezzo a disposizione, dove dovrebbero arrivare almeno due tentativi lanciati. La SF-24 fa quello che può. Parliamo di una vettura a cui non piace l’acqua.
Leclerc cerca di attivare le mescole e si lancia. Nel T1 uno con ancora le gomme fredde smanetta parecchio con il volante per tenere in pista la sua monoposto. La tornata buona è quella successiva dove si prende la sesta piazza, dietro a vetture come VCarb e Alpine. Il metro di paragone ci fa capire quanti problemi con le gomme abbia sofferto la rossa. Il monegasco spiega che dopo 3 giri le gomme non erano ancora in temperature e, di riflesso, l’aderenza della sua SF-24 era alquanto scarsa. In ultima istanza un breve riassunto sulla qualifica della Ferrari.
Nel primo settore la SF-24 non è mai parsa competitiva, soffrendo parecchio specie nelle curve 1, 2 e 3. Per quanto riguarda la parte centrale della pista il rendimento non era poi così male in Q1 per poi peggiorare nel corso della qualifica. Nel lungo tratto ad alta velocità di percorrenza, va registrato una prestazione non ottimale perché la trazione su pista bagnata, in uscita da curva 13, non è stata di certo delle migliori. Le gomme non hanno funzionato a dovere e si notava chiaramente mancanza di grip endemica che ha reso la corretta attivazione delle gomme impossibile.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv