Hamilton presto in Ferrari, ma nel mentre l’ultima stagione con Mercedes sta diventando progressivamente un’agonia. Il sette volte campione del mondo, come accaduto dal 2022, non è quasi mai riuscito a entrare in simbiosi con i progetti tecnici della stella a tre punte. Nonostante il 2024 sia la campagna con il maggior numero di successi dall’introduzione delle monoposto a effetto suolo, Mercedes non riesce a dare continuità ai propri risultati, evidenziando l’immutata difficoltà degli uomini diretti da Toto Wolff nel comprendere e progettare una wing car dal comportamento prevedibile e vincente.
Le frequenti sbavature dell’epta campione del mondo, negli ultimi round della stagione, non devono trarre in inganno: Hamilton continua ad affrontare i race weekend con la massima professionalità; tuttavia, sembra combattere con una monoposto che non asseconda le sue necessità. Probabilmente la chiamata della Ferrari è arrivata nel momento migliore della sua carriera, a quando pare. È molto improbabile che Mercedes torni ai fasti di qualche anno fa nell’ultima stagione del quadro regolamentare, che appunto non è mai riuscita a interpretare in modo efficace.
Ferrari: Hamilton desiderava discontinuità e nuove motivazioni
Per la leggenda vivente della massima categoria del motorsport, al secolo Sir. Lewis Hamilton, lottare per posizioni di rincalzo è alquanto demotivante, nonostante l’impegno non sia mai cessato. Anche domenica scorsa, nella lotta per la decima posizione in Brasile, non si è certo tirato indietro l’inglese. Dal 2022 Lewis è ormai passeggero dei mali del team anglo-tedesco, nonostante alcuni sprazzi di competitività. Il Re nero aveva bisogno di una sfida che chiudesse il cerchio della sua già straordinaria carriera, e non poteva esserci altra destinazione che Maranello, alla corte della Ferrari.
Indossare la divisa della scuderia italiana e chiamarsi Lewis Hamilton implica un solo obiettivo: vincere o per lo meno fare di tutto per riuscirci. L’impresa è di quelle titaniche, su questo non c’erano dubbio, e le ragioni sono svariate. Un pilota della rossa non vince il titolo mondiale proprio da quando Lewis, ancora rookie, stava per conquistare la corona iridata nel lontano 2007, persa ai danni di Kimi Raikkonen. Nella storica scuderia modenese troverà all’altro capo del box. Uno dei piloti più forti in circolazione, nonché amatissimo dai fan della rossa: Charles Leclerc.
Sulla carta, rimanere nella propria “comfort zone” poteva essere l’opzione più logica prima di assumere il ruolo di testimonial della stella a tre punte. Così non è stato: il ragazzo di Stevenage aveva bisogno di motivazioni e discontinuità. Per tale ragione Lewis ha scelto la rossa a scatola chiusa, quando ancora la scuderia italiana non aveva mostrato la crescita esponenziale a cui stiamo assistendo nella seconda parte della stagione. Step iniziato dopo la pausa estiva, quando il reparto tecnici della Ferrari ha corretto quel fondo sciagurato messo in pista sotto la direzione di Enrico Cardile.
Ferrari: Hamilton già in lotta per la corona iridata dal 2025
Nelle rituali interviste alla vigilia del Gran Premio del Brasile, Lewis ha ammesso di guardare con occhio molto interessato all’importante progresso sciorinato dalla SF-24 durante la campagna agnostica in corso. Del resto, le monoposto della prossima stagione saranno le logiche evoluzioni dei progetti tecnici attuale che i team stanno sviluppando sino al termine dell’attuale stagione. Da gennaio 2025, invece, le priorità di tutte quante le scuderie di F1 saranno quelle di comprendere e progettare le vetture di nuova generazione, che debutteranno nel 2026.
Se il progetto 677 del Cavallino Rampante mostrerà sin dal primo Gran Premio in Bahrain l’attuale livello di competitività, o ancora meglio un ulteriore salto in avanti nelle prestazioni, ecco che il pilota inglese avrà la più grande occasione per conquistare l’agognata ottava corona mondiale. Quando Lewis percepisce l’odore del sangue, torna a essere quello che abbiamo sempre apprezzato sin dall’esordio in Formula 1: un pilota dalla velocità intatta, con un’eccelsa visione di gara, a cui può aggiungere un’esperienza seconda soltanto a quella di Fernando Alonso.
Se la Gestione Sportiva realizzerà un progetto all’altezza del talento dei propri piloti, allora ci sarà solo un problema: gestire l’inevitabile concorrenza interna tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Un duello che potrebbe essere assai complicato per il fuoriclasse britannico conscio, dal momento in cui ha sottoscritto il contratto con il Cavallino Rampante, che battere mi monegasco sarà tutto tranne che semplice.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv