Il GP di Las Vegas ha consegnato un altro podio alla Ferrari grazie al terzo posto di Carlos Sainz. Lo spagnolo ha avuto la meglio proprio di Charles Leclerc, suo compagno di squadra. I due sono stati super protagonisti del sabato in Nevada per la solita lotta interna e che è sfociata in accuse, specialmente da parte del monegasco nei confronti del madrileno, reo di non aver rispettato degli accordi probabilmente presi nei briefing pre gara.
Tra i due ci sono ormai da tre stagioni screzi continui. Insomma, diciamocelo chiaramente: Leclerc e Sainz non si sopportano più. O meglio, da quando la vettura è sembrata essere davvero competitiva, quindi dal 2022, ogniqualvolta sono stati vicini in pista, specialmente da parte dello spagnolo, va detto, ci sono stati dei comportamenti volti a dare fastidio all’altro, lo abbiamo visto in diverse occasioni anche in questa stagione.
Nel 2024 poi, con Carlos fuori dalla squadra già prima della gara di esordio, le cose si sono accentuate, visto che lo spagnolo ha cercato di fare più i fatti suoi che quelli del team. Giustamente magari, non può essere accusato per questo, però un Leclerc che dice chiaramente come il compagno di squadra non rispetti gli accordi, insomma, fa storcere un po’ il naso.
La gara di Las Vegas ci ha consegnato Max Verstappen quattro volte campione del mondo, era solo questione di tempo, complimenti a lui. Bene la Mercedes, con una doppietta fantastica sia per la guida di Russell nel primo stint che per la super rimonta di un Hamilton che ha ancora fame, è evidente. Male le McLaren, le quali provano comunque a limitare i danni mantenendo un vantaggio di 24 punti sulla Ferrari nel mondiale costruttori.
Ferrari, le accuse di Leclerc nei confronti di Sainz
Torniamo alla questione Ferrari: Leclerc accusa Sainz di non essere uomo squadra. Dopo la seconda sosta, il monegasco esce davanti al compagno di team ma con gomme fredde. A quel punto l’ingegnere Bozzi lo rassicura, dicendogli: “E’ stato detto a Carlos di non metterti pressione, quindi gestisci tranquillamente l’ingresso della gomma”. Detto fatto? No. Sainz passa Leclerc, e Charles inizia a non vederci più: “Forse dovreste dirglielo in spagnolo”. Come dire che lo spagnolo o non capisce, o probabilmente non vuole capire.
Il numero 16 della Scuderia di Maranello, a gara finita, sbrocca: “Ho fatto il mio lavoro, ma essere rispettoso mi fotte sempre! Non si tratta solo di gentilezza, è questione di rispetto. Devo restare in silenzio, lo so, ma succede sempre la stessa cosa”. Di fatto, Sainz, come spesso accade, non rispetta gli accordi presi prima o durante la gara. Per il monegasco questo è motivo di forte frustrazione, e che a malapena riesce a mascherare davanti alle telecamere nel post gara.
“Ho cercato di essere aggressivo, e non mi pento, anche se il primo stint mi ha fatto perdere molto tempo – ha spiegato Leclerc parlando della lotta con Russell nei primi giri -. Con le gomme dure eravamo tra i più veloci, ma con le medie ho faticato tanto: non ho avuto alcun segnale prima che l’anteriore cedesse”.
Poi, sulla questione Sainz: “Per quanto riguarda Carlos, preferisco non entrare nei dettagli. Non sono soddisfatto perché alcune cose concordate non sono state rispettate. Va bene, però: per il team non cambia nulla nel costruttori, dato che siamo arrivati terzo e quarto. Per il campionato piloti sono un po’ deluso, considerando la lotta con Norris. Ora devo concentrarmi su me stesso, cercando di fare tutto al meglio, specialmente in qualifica, e massimizzare ogni opportunità da qui in avanti”.
Ferrari, Sainz non ne vuole parlare
Sainz si gode l’ottavo podio della sua stagione. Lo spagnolo sa benissimo di avere le ultime chance per conquistare piazzamenti importanti in F1 prima di passare in Williams, e chissà cosa gli riserverà la carriera. Già Carlos è poco avvezzo agli accordi di squadra con Leclerc, lo possiamo ribadire tranquillamente, e da quando non è stato confermato in Ferrari ha qualche motivo in più per fare un po’ di testa sua. A parte tutto, preferisce non parlarne troppo alla stampa.
Ho accordi chiari con la squadra e con Charles, e preferisco non alimentare polemiche pubblicamente – ha spiegato Sainz -. Discuteremo internamente quanto accaduto, senza bisogno di chiarimenti davanti ai media. Non uso la radio per lamentarmi né parlo di queste cose alla stampa: non è il mio stile e non lo ritengo corretto. Penso che sia più utile affrontare tutto in modo riservato, come si deve fare in un team”.
Carlos ha voluto dire la sua in merito alla sosta mancata, quando ha tagliato l’ingresso della corsia box perché, a quanto pare, i meccanici non erano pronti per la sosta richiesta espressamente dallo spagnolo già da qualche giro: “Non intendo accusare nessuno. Voglio analizzare e chiarire cosa sia successo. Avevo chiesto di rientrare ai box due giri prima, sapendo che Charles era più veloce e che avrei potuto agevolarlo, ma con Hamilton alle spalle la situazione era complicata. Inoltre, il graining rendeva difficile proseguire, per questo ho insistito per fermarmi. Nonostante tutto, siamo rimasti fuori, con confusione nell’ingresso ai box. Il mio passo è crollato dopo. Preferisco discuterne internamente senza alimentare polemiche pubbliche”.
Insomma, questo podio di Sainz sarà ricco di chiarimenti post gara. Al di là di tutto, la Ferrari raccoglie meno di quanto sperato nella lotta con la McLaren, e ora i punti di distacco sono 24, quando mancano due gare e una Sprint Race al termine del mondiale. Adesso si vola in Qatar, laddove la MCL38 dovrebbe essere favorita. Probabilmente la gestione della corsa da parte della Scuderia di Maranello non è stata il massimo, perché avrebbe potuto ottenere qualcosa in più. Mondiale chiuso? Assolutamente no, ma bisognerà remare tutti nella stessa direzione per avere più chance di vittoria, e quindi i due “Carletti” devono andare d’amore e d’accordo, anche solo per finta.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari
