Carlos Sainz e Charles Leclerc, la coppia della Ferrari che presto si scioglierà. Ancora tre gare con il Cavallino Rampante e i “due Carlo” si diranno addio (o arrivederci) dopo quattro anni di collaborazione. Stagioni in cui il pilota spagnolo ha arricchito il proprio palmarès con le prime vittorie e diverse partenze al palo, nella sua decennale carriera in F1, iniziata al fianco di Max Verstappen nel 2015. È opinione abbastanza diffusa nel paddock che quella della rossa fosse la migliore line-up, grazie alle qualità complementari dei due alfieri della team di Maranello.
Sin dal suo arrivo in Ferrari, Sainz si è fatto apprezzare per il suo approccio metodico nella comprensione della vettura, fattore lampante nei fine settimana di gara in cui, spesso e volentieri, Leclerc è stato subito veloce, mentre Carlos ha costruito il feeling con il proprio mezzo in maniera progressiva nel corso del weekend. Il figlio del due volte campione del mondo rally saluta la storica scuderia modenese con molte più certezze rispetto a quando è entrato a far parte del team fondato dal “Drake”. Dire il contrario non sarebbe corretto per la curva di crescita mostrata dall’iberico.
Alla sua proverbiale consistenza, Sainz ha aggiunto la capacità di vincere e di essere molto più veloce in qualifica, grazie alla rivalità con Leclerc che, sul giro secco, rappresenta il benchmark della categoria. È mancata la possibilità di lottare per il mondiale, questo si, che rappresenta l’ultimo step di una carriera tutt’altro che ridimensionata nelle ambizioni per il madrileno. Ciò nonostante, la prossima sfida professionale con la scuderia Williams, almeno sulla carta, non dovrebbe consentire al pilota spagnolo di lottare per obiettivi più ambiziosi di quelli già raggiunti in rosso.
Ferrari, Leclerc vs Sainz: una rivalità senza vincitori e sconfitti
La fisiologica rivalità tra i due compagni di squadra non è stata deleteria per il team italiano. Ci sono stati momenti di tensione, a volte, ma la competizione ha aiutato ad alzare l’asticella delle performance. Leclerc in questi quattro anni non ha affatto avuto vita facile e questo fattore lo ha aiutato e non poco a cercare di colmare alcune aree di debolezza che lo hanno portato a essere un pilota completo. I numeri indicano che il pilota del Principato di Monaco ha primeggiato nel confronto interno, in base ai principali indicatori considerati: vittorie, pole, punti, ecc.
Ciononostante, la considerazione nei confronti di Carlos è aumentata in modo esponenziale e solo particolari dinamiche di mercato gli hanno impedito di essere ingaggiato da un altro top team. Il suo passaggio in Williams viene considerato un vero e propio downgrade nel percorso professionale dello spagnolo; ciononostante, quella con il team di Grove, potrebbe essere anche una parentesi molto breve nella sua carriere. Senza dubbio la concorrenza con Charles può essere considerata una collaborazione win-win, come si suol dire, ovvero senza vincitori e sconfitti.
Entrambi, rispetto al 2021, sono diventati piloti migliori grazie alla forte rivalità interna. Il monegasco ha compreso rapidamente che dall’altro lato del “ring” non c’era uno sparring partner, né una chioccia ingaggiata per favorire l’esplosione del pilota intorno al quale il Cavallino Rampante intende costruire i suoi futuri successi. Tale equilibrio è stato una costante , sia durante la gestione Binotto che con l’arrivo al timone della GES da parte di Frédéric Vasseur, in molti considerata una scelta che in automatico avrebbe assicurato il ruolo di prima guida a Leclerc.
Invece, anche il manager transalpino ha apprezzato le doti del campione iberico: consistenza, lavoro sodo, “aziendalismo” e velocità. Con questi “pillar” il driver classe 1994 ha conquistato la stima di tutto il team di Maranello. Con ogni probabilità, Sainz sarebbe ancora un pilota della rossa se non si fosse presentata una di quelle occasioni che la storia dello sport offre raramente: unire i destini di due leggende. Solo l’arrivo di Lewis Hamilton o di Max Verstappen avrebbe potuto modificare i piani, che sembravano già scritti da tempo.
Diciamo questo, perché i diretti interessati non chiudono alla possibilità che il sodalizio attuale si possa creare nuovamente anche in futuro. Per Leclerc, queste quattro annate sono state parecchio impegnative anche grazie a Sainz. Il monegasco ha tratto giovamento dal confronto con uno dei piloti più analitici e metodici, attitudini grazie alle quali Carlos è spesso riuscito a compensare la minore velocità pura del suo compagno. La coppia ha funzionato alla grande, favorendo la crescita del team e quella individuale dei piloti al volante delle Ferrari.
Autore e grafiche: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv