Russell e Hamilton: la prestazione delle due Mercedes a Las Vegas ha sorpreso molti, ma già nel corso del weekend in Nevada abbiamo visto come la W15 si fosse adattata alla grande alle caratteristiche sia del tracciato ma anche delle temperature che si sono presentate nel fine settimana di gara, ovvero fredde, rigide e che necessitavano una gestione molto particolare degli pneumatici, cosa che è riuscita soltanto a George e Lewis nel marasma generale.
La gara di George è stata pressoché perfetta: mai una sbavatura, una difesa serrata su Leclerc dopo un paio di giri e poi nulla più, nel senso, nulla che potesse giustificare una ripresa da parte delle telecamere, le quali lo hanno inquadrato, durante la corsa, soltanto nel momento dei pit-stop e alla bandiera a scacchi. Una prestazione di altri tempi per la Mercedes, difficilmente dominante così negli ultimi anni.
A corredo, c’è la performance magica di Hamilton, partito decimo e arrivato secondo con un distacco tutt’altro che ampio nei confronti del compagno di squadra. Quasi sicuramente, senza quell’erroraccio nel corso del Q3, il sette volte campione del mondo sarebbe stato in grado di vincere, magari non a mani basse, perché Russell non è certamente un pilota accomodante, ma avrebbe avuto molte più occasioni per piazzare il muso della sua monoposto davanti a quella del compagno di squadra.
Diciamo che, indirettamente e senza alcun cenno di volontà, Lewis ha restituito a George quella vittoria regalatagli a Spa per via della squalifica di quest’ultimo per essere risultato sottopeso ai controlli della FIA, dopo aver gestito perfettamente le gomme con una sola sosta, mossa poi replicata con successo da Leclerc un mese dopo a Monza nei confronti della McLaren.
Mercedes, Russell mai inquadrato dalle telecamere
Il quarto successo stagionale della Mercedes coincide con il secondo di Russell (sarebbe il terzo senza la squalifica di cui sopra, nda). L’inglese è stato perfetto, non ha commesso alcun errore e anche nel momento di maggior pressione, ovvero nei primi giri, ha mantenuto la giusta concentrazione. Il primo stint con le medie è stato determinante, per entrambi i piloti della W15 a dire il vero, a dimostrazione di come la monoposto fosse nettamente a proprio agio anche con la gestione delle gomme, un fattore chiave a Las Vegas.
“Il primo stint con le medie è stato decisivo – ha confermato Russell -. Dopo un’intensa battaglia con Charles, il nostro ritmo è stato straordinario. Con le dure ho gestito attentamente per evitare il graining, unico rischio per la vittoria. Trionfare a Las Vegas è incredibile! Sono grato al team per questa serata perfetta: pole, leadership costante, e doppietta. Salire sul podio con Lewis, autore di una rimonta eccezionale dalla decima posizione, rende tutto ancora più speciale. Non avremmo potuto chiedere di meglio”.
E’ invece molto rammaricato Lewis Hamilton, perché quel secondo posto non può che stargli stretto per come ha guidato in gara, ovvero in maniera magistrale. Nonostante avesse a che fare con tante macchine davanti in partenza, da grande mago delle gomme è riuscito a gestirle alla grande fino al primo pit stop, e anzi, non voleva nemmeno rientrare, ed è un fattore che ha sottolineato anche nelle dichiarazioni post gara: forse, con una strategia leggermente diversa, Lewis avrebbe potuto anche lottare per la vittoria con il compagno di squadra, ma tutto nasce dalla terribile qualifica di sabato, laddove avrebbe potuto conquistare la pole position.
“Non pensavo di poter vincere – ha detto Hamilton -. Con soste troppo anticipate rispetto a George, che aveva gomme più fresche, raggiungerlo era impossibile. Ma sono felicissimo per il team: è stato un weekend straordinario, coronato dalla doppietta. La macchina è stata forte per tutta la gara, e mi sono davvero divertito. È un risultato agrodolce: con una qualifica migliore ieri, avrei avuto concrete possibilità di vincere. Mantenere comunque quel ritmo e recuperare così tanto è stata una soddisfazione enorme”.
E’ certamente un’occasione persa per il sette volte iridato, forse all’ultima vera chance di poter vincere con la Mercedes nella sua carriera. Poco male, perché resta la grande prestazione. Il team di Brackley sta gettando le basi per un 2025 misto, tra assestamento e voglia di riprendersi la scena, ma il vero obiettivo è il 2026. Certo, se nel mezzo della prossima stagione ci metti anche qualche vittoria, così come accaduto in questi mesi, non puoi che essere soddisfatto, considerando anche lo scempio visto a inizio anno con la forma base della W15, davvero da mani nei capelli.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Mercedes AMG F1 Team